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N.

l`uomo grassocio che sbarca, nel maggio 1814, all`isola d`elba sembra un commerciante qualsiasi: e` napoleone bonaparte. tra gli elbani che lo accolgono diffidenti e curiosi c`e` martino aquabona, un letterato che non si rassegna all`inumanita` degli uomini e che da anni cerca di decifrare il mistero dell`eroe, o dell`orco, che ha sconvolto l`europa. nominato bibliotecario dell`imperatore, martino diventa testimone e interprete dello strano interludio dei 300 giorni e dell`intera parabola napoleonica, di cui cerchera` di deviare il percorso con un gesto estremo. le sue memorie sono il dialogo su due modi di vivere: modificare il mondo attraverso l`azione eroica, o cercare di dargli un senso attraverso la scrittura. da questo romanzo e` stato tratto il film di paolo virzi` n (io e napoleone).

obiettivo dell`opera e` mettere in evidenza le relazioni che si sono stabilite tra le conoscenze mediche e le mentalita`, la filosofia, le scienze e le diverse arti, sottolineando sia l`influenza di queste discipline sullo sviluppo del pensiero medico che l`influenza di questo pensiero sugli altri campi del sapere e sul comportamento umano.

come trasformare situazioni dall`impatto potenzialmente devastante in altrettante esperienze per rigenerare la propria vita? grazie al principio positivo. in questo libro l`autore ci insegna come rinnovare e nutrire il potere del pensiero positivo... aiutandoci a dimenticare l`esistenza di parole come impossibile, irrealizzabile, insormontabile. mettendo in pratica il principio positivo, impareremo a: sviluppare una personalita` tesa all`azione; sfruttare un entusiasmo praticamente inesauribile; liberarci di pensieri e abitudini negative; osare l`incredibile con un atteggiamento positivo; reagire creativamente di fronte a situazioni spiazzanti; credere che nulla potra` abbatterci; usare il potere della fede per risollevarci.

gli ebrei europei sanno che la shoa`h fu frutto della cultura di destra, razzista e nazionalista. le cose si sono pero` modificate e complicate col tempo. continua a esistere, drammatico, un antisemitismo di destra, ma e` tornato in superficie anche un antisemitismo di sinistra, sul quale si sono innestati nuovi temi germogliati da vecchie radici, mai del tutto estirpate. per capire quale linguaggio si carica di elementi di antisemitismo bisogna conoscere un po` di storia. cosi come bisogna saper leggere il passato per capire le ragioni che ne hanno diffuso l`ombra anche tra chi e` al di sopra di ogni sospetto. in cento pagine, luzzatto voghera affronta un tema di altissima complessita` con un linguaggio limpido e appassionato.

ripartizione della materia: buddhismo; cristianesimo; ebraismo; induismo; islam; nuovi movimenti religiosi; religioni antiche: america precolombiana, asia minore, siria e palestina, egitto, europa, grecia, iran, mesopotamia, roma; religioni del mondo ellenistico; religioni dell`estremo oriente; religioni indigene: africa, america del nord, america del sud, pacifico; religioni artiche; religioni preistoriche; tradizioni esoteriche. sessanta studiosi hanno collaborato alla stesura delle circa settecento voci.

paura e umorismo, un intreccio di invenzioni, finali inattesi e sarcastici caratterizzano questi racconti. dopo i fondali gotici ed elisabettiani dei romanzi, i luoghi che fanno da sfondo ai racconti sono meno esotici, ma non meno inquietanti: un luogo di villeggiatura sul lago maggiore, un collegio a quarto dei mille, tagli urbani gremiti di quei segnali che solo una furiosa paranoia riesce a decifrare.

da sempre, chi detiene il potere politico cerca di controllare il tempo: c`e` stato chi lo ha fatto modificando il calendario, chi utilizzando gli orologi per controllare la vita dei propri sudditi, chi cambiando il fuso orario al proprio paese. ma, soprattutto, proponendo una propria interpretazione del tempo storico. quale che sia la forma del potere, infatti, una cultura o un regime adottano una concezione del tempo caratterizzata da . ci saranno cosi` alcuni segmenti del passato che vengono sentiti come vicini e intimamente connessi al presente e altri invece come estranei e remoti. concretamente christopher clark, un gigante della storiografia contemporanea, ci mostra come, rispettivamente, la prussia di federico guglielmo e quella di federico ii, la germania di bismarck e quella del terzo reich optarono ciascuna per diverse concezioni del tempo e della storia con enormi conseguenze politiche e culturali. questi casi specifici ci aiutano a comprendere come il tempo non costituisce una sostanza neutra o universale nel cui vuoto si svolge qualcosa chiamato `storia`, bensi` una costruzione contingente che ha avuto forme, strutture e trame diverse. un libro che testimonia una vera e propria `svolta temporale` negli studi storici, un mutamento di sensibilita` paragonabile a quello delle svolte linguistiche e culturali degli anni ottanta e novanta del secolo scorso. una lettura per tutti coloro che vogliano conoscere e approfondire una di quelle rimodulazioni dell`attenzione mediante cui la disciplina storica periodicamente si rinnova.

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