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storie comuni, metropolitane, d`attesa, questi racconti di anna rodiani raffo. accade sempre, (che il luogo sia roma o londra o istanbul o qualche altra citta`), di rimanere in bilico sopra un abisso di sospetti e paure, affascinati dalla discesa ma frenati, allo stesso tempo, da un vago senso di vertigine. spesso un`ombra inquietante s`allunga quindi sul cammino dei personaggi; man mano che si prosegue tuttavia, essa svanisce come quando, passata una notte sospesa ad un terrore senza nome che ci ha fatto sudare freddo, arriva la luce del giorno a spazzare via tutti i fantasmi. alla fine cio` che si attende, in genere, non accade e il mistero sbiadisce, prosciugato dalla banalita` del quotidiano. si resta svuotati, per un po` senza identita`, regalata tutta a quel breve sogno d`attesa. l`attesa e` il leit motiv che lega tutti i racconti dell`autrice, non come semplice forma di inquietudine nei confronti dell`ignoto, ma come aspettativa di qualcosa che arrivi a sconvolgere situazioni o persone, dalle loro radici, trasformandole, anche solo per breve tempo, nell`identico contrario. e l`altrove, l`eterna utopia.

alla fine degli anni `70 si ipotizzava che l`accumulo di diossido di carbonio nell`atmosfera terrestre avrebbe minacciato lo scioglimento delle lastre di ghiaccio polari e il cambiamento del clima. questo volume ipotizza che entro la fine del secolo, il mondo sara` piu` caldo di come lo e` stato negli ultimi due milioni di anni e le conseguenze di tale cambiamento pregiudicheranno il futuro della vita della terra per intere generazioni a venire.

appunti e riflessioni sul mondo, osservato dal tavolino di un caffe`. ogni luogo ha una storia, ogni personaggio ha una vita. racconti appassionanti tra humor e colpi di scena.

Kathy, Tommy e Ruth vivono in un collegio, Hailsham, immerso nella campagna inglese. Non hanno genitori, ma non sono neppure orfani, e crescono insieme ai compagni, accuditi da un gruppo di tutori, che si occupano della loro educazione. Fin dalla più tenera età nasce fra i tre bambini una grande amicizia. La loro vita, voluta e programmata da un'autorità superiore nascosta, sarà accompagnata dalla musica dei sentimenti, dall'intimità più calda al distacco più violento. Una delle responsabili del collegio, che i bambini chiamano semplicemente Madame, si comporta in modo strano con i piccoli. Anche gli altri tutori hanno talvolta reazioni eccessive quando i bambini pongono domande apparentemente semplici. Cosa ne sarà di loro in futuro? Che cosa significano le parole "donatore" e "assistente"? E perché i loro disegni e le loro poesie, raccolti da Madame in un luogo misterioso, sono così importanti? Non lasciarmi è prima di tutto una grande storia d'amore. È anche un romanzo politico e visionario, dove viene messa in scena un'utopia al rovescio che non vorremmo mai vedere realizzata. È uno di quei libri che agiscono sul lettore come lenti d'ingrandimento: facendogli percepire in modo intenso la fragilità e la finitezza di qualunque vita.

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