nato a new york nel 1929, glaser inizia qui la sua formazione artistica, completata nel 1952-53 da un importante soggiorno italiano. frequenta infatti l`accademia di belle arti di bologna dove ha come maestro giorgio morandi. nel 1954 fonda i leggendari push pin studios. la sua attivita` spazia dai manifesti - dedicati soprattutto alla musica, alla cultura e allo spettacolo - alla creazione di oggetti, dall`architettura d`interni alle illustrazioni editoriali, dall`impostazione grafica di libri e riviste alle copertine di dischi. dopo le celebri interpretazioni di botticelli, blake e dore`, glaser si confronta con i versi delle cantiche dantesche, dando immagine e vita a celebri passi e personaggi memorabili.
se nascere femmina puo complicarti la vita, figuriamoci nascere femmina in una borgata romana alla fine degli anni settanta. crescere, scoprire l?altro sesso, le differenze di classe, e la vergogna. e andartene dall?altra parte del mondo, sposarti, fare figli, divorziare, costruire una carriera, con tutto lo sforzo che implica cambiare il proprio destino. arianna farinelli e una politologa: ha insegnato alla city university di new york, viene da un quartiere popolare. negli anni del liceo si vergognava di abitare "allo sprofondo", ma grazie al lavoro da barista della madre ha fatto un dottorato negli stati uniti. eccellere nello studio era un modo per essere vista al di la del suo corpo, che i maschi tentavano continuamente di predare, maldestri e ingordi come si e nell?adolescenza, soprattutto in un paese sessista, in cui fino al 1996 lo stupro e stato reato contro la morale anziche contro la persona. che cos?e un corpo femminile, che cos?e una donna? farinelli si interroga e ci interroga, mettendo a nudo la sua storia personale e quella delle donne della sua vita: la nonna, la madre, le amiche di sempre. facendo appello alle scrittrici che hanno segnato la sua strada, da annie ernaux a bell hooks, da virginia woolf a susan sontag, porta il loro sguardo fino alla periferia romana, per esplorarne le dinamiche primordiali e restituirle con irresistibile ironia. e ci racconta una tormentata emancipazione, senza negare le contraddizioni che toccano ciascuna di noi: l?aver introiettato, malgrado la fatica fatta per combatterlo, tutto il patriarcato possibile. "puoi davvero scappare da un destino quando quel destino e scritto sul tuo corpo di donna?"