

phileas taylor barnum e` stato il piu` grande impiegato circense della seconda meta` dell`ottocento e il suo nome e` diventato sinonimo di spettacolo, di immenso baraccone di portenti. per alessandro baricco, barnum e` il mondo che si squaderna come un grande show, come una sequenza ininterrotta di spettacoli: spettacoli che son tali per definizione e spettacoli che son tali loro malgrado, gli uni e gli altri registrati con divertita passione. scritti da baricco per una rubrica sulla "stampa", i barnum rivelano, ora raccolti in volume, una partitura segreta di irresistibile fascino. a ritmo serrato entrano in pista jovanotti e mike buongiorno, la faccia di funari e il popolo della lega, la voce di carmelo bene e quella di tom waits, la musica di michael nyman e il minimalismo di philip glass, topolino e carlo magno, la liguria e la california, un film sterminato di wim wenders e una lunga coda davanti al louvre. un circo dentro il circo, un teatro dentro il gran teatro del mondo.

giovanni paolo ii ha voluto con questo scritto mettersi ?sulla strada di quel fecondo colloquio della chiesa con gli artisti, che in duemila anni di storia non si e` mai interrotto, e si prospetta ancora ricco di futuro alle soglie del terzo millennio?. ?in realta`, si tratta di un dialogo non dettato solamente da circostanze storiche o da motivi funzionali, ma radicato nell?essenza stessa sia dell? esperienza religiosa sia della creazione artistica?.