


Arcana, 1997, IT. Nel 1967, chiuso nella cantina di una casa nei pressi di Woodstock, Bob Dylan registrò ore e ore di musica con la Band. Fuori, il mondo del rock si proiettava nel futuro, vivendo una stagione di irripetibili fermenti creativi. Dentro quella cantina, invece, Dylan rileggeva la tradizione musicale americana. Da quelle incisioni, che sprigionarono per anni il fascino irresistibile delle cose segrete e che vennero poi denominate The Basement Tapes (i nastri della cantina) prende vita La Repubblica Invisibile, l'ultimo capolavoro di Greil Marcus, uno dei più autorevoli critici musicali statunitensi. Partendo dalla controversa apparizione di Dylan al Festival di Newport (1965), indicata da molti come un colpo basso inferto alla musica folk da parte del rock elettrico, Marcus interpreta le registrazioni dei Basement Tapes come la risposta di Dylan agli attacchi di chi lo considerava un traditore. Svelandone genesi e retroscena, Marcus penetra il mistero dei Basement Tapes e di una musica che, portandosi appresso un'aura di familiarità, appariva al tempo stesso trasparente e inesplicabile. E che, con gli anni, si è rivelata essere una straordinaria rilettura del patrimonio culturale americano.

(introduzione di franco fabbri).


anche chi non ha mai messo piede negli stati uniti sembra conoscere new york, scenario di migliaia di film, di telefilm, di romanzi, capitale del mondo, citta` moderna per eccellenza, crogiolo e laboratorio universale. se non ci siamo mai andati vorremmo andarci, e quando ci arriviamo corriamo a vedere cose che abbiamo visto decine di volte al cinema, in televisione, sui giornali: l`empire state building, broadway e la fifth avenue, harlem e la statua della liberta`, little italy e central park, il metropolitan museum e il moma. new york come immenso de`ja` vu. questo volume e` una guida colta e appassionata per penetrare i misteri di new york, per coglierne l`inesauribile ricchezza, per sentire il battito della metropoli e insieme leggervi le tracce del suo passato. un ritratto capace di disegnare la mappa di un luogo dell`immaginario, di muoversi fra il "sopra" dei grattacieli e il "sotto" della metropolitana, fra i tanti villaggi in cui si suddivide la citta`, fra le migliaia di pagine che gli scrittori le hanno dedicato. mario maffi ha studiato, vissuto, amato ogni angolo di new york. la racconta con lo stile brillante ed evocativo del saggista, in questa sorta di enciclopedia vitale e informatissima, viatico per chi vuole comprendere la citta`, o piuttosto perdersi nei suoi labirinti.


