
chi e` il misterioso uomo vestito di blu appena arrivato in treno a malgudi? quali sono i motivi che lo inducono a dimorare in pianta stabile nella sala d`aspetto della stazione, alle prese con cimici e polvere? davvero proviene dalla leggendaria timbuctu`? e su cosa verte infine l`appassionante studio cui sembra dedicare i suoi viaggi e che e` destinato a sconvolgere il mondo della ricerca scientifica e le sorti dell`umanita` intera? disturbati da questi interrogativi, a poco a poco gli imperturbabili abitanti della cittadina di malgudi, gia` teatro di molte altre storie raccontate da narayan, abbandonano la loro proverbiale e sonnolenta apatia, ritrovandosi a partecipare coralmente e quasi inconsapevolmente a una sorta di indagine investigativa.




l`8 giugno 1870 charles dickens, morendo, lascio` incompiuto il suo ultimo romanzo, "il mistero di edwin drood", e gia` all`indomani della sua prima edizione esso fu definito "la piu` misteriosa storia che sia mai stata scritta". al fascino della vicenda di suspense costruita dalla fantasia creativa del grande scrittore inglese s`aggiunse la curiosita` per il mistero non risolto, l`emozione della ricerca di una soluzione, di un finale, che dickens non aveva rivelato ne` affidato a nessuno dei suoi appunti. tanti provarono a dare una risposta ai molti interrogativi della trama. la risposta piu` convincente venne da leon garfield, lo studioso inglese che piu` di tutti riusci` a penetrare nel mondo dickensiano.


una storia dell`altra europa: quella degli scandinavi e degli abitanti dei mari ghiacciati del nord, dei germani e degli slavi delle foreste del centro, delle genti che vivevano, a oriente, nelle immense distese fino agli urali. quei popoli, chiamati genericamente e con disprezzo "barbari", lontani dalla grecia, da roma e dalla chiesa cristiana. una nuova interpretazione delle origini dell`europa, attraverso la ricostruzione di quel mondo ancora poco conosciuto. quel mondo fa parte a tutti gli effetti delle radici dell`europa odierna. l`autore mette assieme fonti e testimonianze di popoli diversi e scritte in tempi diversi (qualora le accomuni una situazione antropologica simile). ne risulta un quadro di societa` tradizionali, nelle quali il singolo era trattato come un elemento del gruppo, non venivano distinti il sacro e il profano, e le istituzioni del culto pagano erano strettamente legate alle istituzioni politiche della comunita` tribale. il cristianesimo fu l`inizio della fine del mondo dei barbari, ma quel mondo non scomparve senza tracce. la sua eredita`, oggi in differenti gradi in diversi paesi, rimane un importante indicatore dell`eterogeneita` delle culture europee.



incorniciato in una finzione editoriale che lo vuole pubblicato postumo, il diario di damiano e` un lungo faccia a faccia dell`autore con se stesso e con la miseria morale dell`italia fascista in guerra. in una milano bombardata, svuotata dallo sfollamento, l`autore assiste con disgusto alle mille scene di ordinaria piccineria innescate dall`incombere della tragedia e riflette con durezza sulle corresponsabilita` degli italiani, e sulle proprie, nel fascismo. una riflessione di un pessimismo radicale, che la liberazione e le sue feste crudeli non fanno che acuire.


Omnibus Press, 1995, USA. Un accurato diario attraverso parole e immagini della vita e della carriera di John Lennon dal 1940 al 1980 con migliaia di notizie quasi giorno per giorno e foto rare e esclusive. Libro di grande formato in Lingua Inglese.

Omnibus Press, 1997, UK. I testi di tutte le canzoni scritte da John Lennon per i suoi dischi solisti. Illustrato con bellissime foto in b/n.




in questo romanzo, pubblicato nel 1920 e concepito idealmente come seguito de "l`arcobaleno" (1915), lawrence esplora, avvalendosi di una trama esile e pretestuosa ma anche di un`estrema dilatazione e intensificazione dei dialoghi, le piu` diverse implicazioni dei rapporti tra i due sessi, l`assurdita` delle convenzioni sociali che vorrebbero delimitarne le possibilita` e i modi, il tormento dell`eterno conflitto tra istinto e intelletto, tra sensualita` e ragione, sullo sfondo della societa` industriale inglese del primo novecento. l`abbandono della tradizione narrativa ottocentesca, del romanzo "ben costruito" in virtu` di uno sviluppo regolare della storia e dell`aderenza realistica ai fatti, e` definitivo: la struttura di "donne innamorate" e` accidentata, spezzata, apparentemente incoerente e segna l`inizio di una significazione espressionistica e simbolica tipicamente novecentesca.












redatta da piu` di 150 autori, la storia della tecnologia ricostruisce lo sviluppo delle civilta` dall`eta` della pietra al ventesimo secolo attraverso la descrizione di come l`uomo ha manipolato la materia e l`ambiente. la tecnologia e` vista sempre nella sua accezione piu` ampia e nelle sue implicazioni economiche, sociopolitiche e culturali.


"il problema era che io aspettavo i corvi, e invece arrivavano i pensieri". cosa accade quando la realta si smaglia, e lascia entrare l?allucinazione? quando la paura ti avvinghia e si accorcia il respiro? quando l?unico modo che hai per stare al mondo e vivere su un precipizio, nello "sbilico" delle cose? alcide pierantozzi si e immerso in quel precipizio, e ne e uscito stringendo tra le mani un libro unico, letterario e ossessivo, capace di raccontarci per la prima volta in modo crudo e vero, "da dentro", un male che e di molti. una storia di una potenza disarmante, che urtica e lenisce insieme, e che una volta iniziata pretende di essere letta fino all?ultima parola. o bevuta fino all?ultima goccia, come una medicina. alcide ha quarant?anni, a volte dorme ancora con sua madre, prende sette pasticche al giorno (cinque la mattina e due dopo cena), ed e considerato "un paziente lucido, vigile, collaborativo, dall?eloquio fluido". e un essere umano "difettoso" tra i tanti, ma i suoi difetti stanno tutti dentro quattro pagine di diagnosi controfirmate da uno dei piu famosi psichiatri italiani: "disturbo bipolare", "spettro dell?autismo", "dissociazione dell?io", "antipsicotici", "pensieri di mancata autoconservazione"... dal suo esilio in una cittadina dell?abruzzo, dove ogni cosa sembra da sempre uguale a se stessa, alcide ci racconta il tempo melmoso delle sue giornate. le ore in spiaggia, o a sfinirsi in palestra, dove va per riguadagnare in muscoli quello che ha perso in lucidita mentale. soprattutto ci racconta - con tutta la chimica che ha in testa - cosa accade quando l?equilibrio psichico s?incrina: l?innesco della paranoia, la percezione che si sdoppia, il modo in cui il tempo fermo di un?attesa non e mai davvero fermo, perche e li che arrivano i pensieri. nel suo resoconto si alternano momenti di un "prima" a milano, la citta che da sola sembrava poterlo tenere in vita, e di un "prima ancora", un?infanzia in cui tutto faceva gia troppo male ma a salvarlo c?e