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il naufragio, l`amore, la solitudine, un inquietante malinteso, una polena restituita dal mare, l`ombra dell`insondabile conde, pescatore di morti, nel racconto di un anonimo barcaiolo del douro che ripercorre la sua vita; paesaggi e figure delineano l`itinerario che conduce a una sgomenta e pur impassibile accettazione di se e del proprio destino.

"le armi canto e l`uomo che per primo dalla terra di troia esule raggiunse l`italia e i lidi di lavinio". e` il celebre inizio del poema che narra le vicende di enea, ultimo superstite della dinastia troiana, fondatore, in terra italica, della nuova troia e della stirpe romana. nella figura di enea, il guerriero dell`"iliade" e l`errante protagonista dell`"odissea" si fondono per celebrare, nel nome dell`imperatore augusto, la citta` di roma, i principi e i valori della sua tradizione. violenza e pieta`, eroismo e gloria, dovere e destino sono i temi dominanti di un poema epico che e` modello assoluto per la cultura occidentale. introduzione di gian biagio conte.

l?imprevedibile avventura di un tranquillo impiegato di lisbona che, suonando un campanello piovuto dal nulla, provoca la morte di un mandarino cinese, ereditandone cosi le immense ricchezze. apparso a puntate nel 1880 sul 1diario de portugal", "il mandarino" e divenuto uno dei piu celebri racconti del narratore portoghese jose maria eca de queiroz. apparso dapprima a puntate sulla "gazeta de noticias" di rio de janeiro nel 1895, il racconto la buonanima ha diversi punti in comune con il piu celebre il mandarino. in entrambi, infatti, vivi e morti si trovano non solo a coesistere, ma anche a intrecciare i propri destini; e se nel mandarino si narra di un vivo che per salvarsi l?anima va alla ricerca di un morto da lui stesso ucciso, nella buonanima e il morto che, per quello stesso scopo salvifico, va alla ricerca di un vivo che possa nuovamente ucciderlo. e alla domanda se e vivo o morto, rispondera filosoficamente: "chi puo dire che cos?e la vita? chi puo dire che cos?e la morte?".

uno splendido percorso alla scoperta della meteorologia osservata nelle diverse aree della nostra regione, dai monti alle colline, dalle valli alle pianure. oggetto dello studio e` l`analisi della risposta del territorio lombardo alle configurazioni meteo che tipicamente si riscontrano nel corso delle stagioni, approfondendo nel dettaglio le mille sfumature che differenziano il nostro clima. ciascun capitolo e` corredato da una vasta collezione di fotografie, dati, tabelle, carte, mappe e grafici esclusivi redatti sulla base delle rilevazioni storiche della rete cml. un`opera imperdibile per appassionati, studiosi e tecnici del settore, ma anche un`ottima guida per chi vuole formarsi una coscienza meteorologica fondata su ricerche attuali e osservazioni scientifiche sul campo.

la storia di tonle bintarn, contadino veneto, pastore, contrabbandiere ed eterno fuggiasco e` l`odissea di un uomo che tra la fine dell`ottocento e la grande guerra rimane coinvolto per caso nei grandi eventi della storia e combatte una battaglia solitaria per la sopravvivenza sua e della civilta` cui sente di appartenere. "l`anno della vittoria", continuazione ideale della "storia di tonle", e` quello che va dal novembre 1918 all`inverno successivo e racconta la storia di una famiglia e di un paese che devono risollevarsi dall`immane naufragio della guerra. il lento ritorno alla vita, la fatica di riannodare i fili degli affetti e dei sentimenti, la riscoperta di luoghi e ritmi di vita perduti: rigoni stern da` voce alle cose, alle persone, alla natura nei loro aspetti piu` autentici, testimonianze di un`umanita` di confine che vince nonostante la storia.

in questo volume "stadelmann", "le voci", "essere gia` stati", "la mostra", "lei dunque capira`". a partire dal 1988, quando pubblica stadelmann, la scrittura per la scena prende un posto sempre piu` importante nell`opera di claudio magris. anche perche` i suoi testi teatrali accolgono spesso quella che ernesto saba`to contrappone alla , razionale e consapevole. la drammaturgia di magris fa dunque emergere verita` piu` profonde, quelle che magari non si sa neppure di possedere e che anzi, a volte, addirittura perche` contraddicono quello in cui si crede. non a caso, come annota nella sua prefazione guido davico bonino, questepie`ces rientrano in una drammaturgia del disagio, variamente esplorata. stadelmann, servitore e collaboratore di goethe, prende via via coscienza del disagio del vivere e dello svanire della vita. "le voci", giocando in apparenza sulla discrepanza tra voce umana e voce registrata, si ribaltano in una fiaba romantica su una ricerca di verita` e autenticita` che diviene ossessione e follia. "la mostra" mette in scena il destino minimo di un uomo, un artista morto in manicomio, e la sua regale, anarchica e colpevole autodistruzione, in una frantumazione dell`io che diviene babelica frantumazione del linguaggio. il microdramma "essere gia` stati" esplode, nonostante il tono apparentemente pacato, in una tensione estrema e radicale, in un desiderio di vivere postumi rispetto a se` stessi. "lei dunque capira`", riprendendo in forma di monologo al femminile il mito di orfeo ma dando la parola a euridice, amplia il disagio fino a una dimensione metafisica che comprende l`amore e l`impossibile ricerca della verita`.

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