Le canzoni di Hank interpretate da Carl Smith, Ray Price, Johnny Cash, Marty Robbins, Little Jimmy Dickens, Anita Carter, Curley Williams, George Morgan ed altri. Dagli archivi Columbia. Copia non sigillata.
se, come sosteneva alexander pope, lo studio dell`umanita` e` essenzialmente studio dell`uomo, ne consegue che un viaggiatore che si rispetti dovrebbe essere piu` interessato agli abitanti del paese visitato che al paese stesso. raramente accade, vuoi per la differenza della lingua, vuoi per quella culturale, e anche quando si superano queste barriere, si e` a corto di soggetti di conversazione. ci si puo` parlare a gesti come succede a harriet martineau, ma due ore di conversazione gestuale possono sembrare incredibilmente lunghe, oppure si puo` imparare il tono della comunicazione in cinese, che rischia pero` di suscitare risate imbarazzanti. tuttavia, volenti o nolenti, si e` costretti a vivere spalla a spalla con gli indigeni, e sono loro il soggetto di questo libro. in qualche caso non sono nativi nel senso stretto della parola, o meglio, se lo sono, sono talvolta figli di coloni che non si sono mai integrati, come la famiglia inglese dei trawnbeigh descritta da charles macomb flandrau, un americano in visita nella loro fattoria in rovina nella campagna messicana. come diceva karl baedeker, il primo autore e editore di guide di viaggio (1827) nei suoi consigli ai viaggiatori in oriente: "si dovrebbe sempre evitare l`intimita`. la vera amicizia e` rara in oriente... quelli che capiscono come si trattano gli indigeni saranno spesso colpiti dalla loro dignita`, fierezza ed eleganza di modi. lo straniero deve percio` essere attento a mantenere un contegno al loro stesso livello".
ian gibson, irlandese di nascita, diventato cittadino spagnolo e attualmente residente a granada, e` uno dei massimi studiosi di federico garcia lorca, su cui ha pubblicato innumerevoli saggi e una monumentale biografia. questa monografia e` uno strumento conciso per conoscere l`opera del grande poeta spagnolo. le sue opere di poesia e di teatro sono tra le piu` alte espressioni della volonta` di esprimere fratellanza verso tutti i sofferenti e perseguitati; le radici della sua scrittura affondano in una sofferenza personale, nell`aver vissuto per lunghi anni sulla propria pelle la pena dell`emarginazione.
a cent`anni dalla nascita di dino buzzati, gli oscar mondadori rendono omaggio all`autore del deserto dei tartari con questo volume in cui lorenzo vigano`, attento studioso dell`opera e della vita dello scrittore bellunese, ne ricostruisce le vicende biografiche, intellettuali e artistiche attraverso interviste, lettere e pagine di diario dello stesso buzzati. accanto al testo, centinaia di foto, molte delle quali inedite e provenienti dall`archivio privato della famiglia: immagini in cui rivivono i personaggi, i luoghi, le atmosfere che hanno circondato lo scrittore, dalla nascita nella villa di famiglia a san pellegrino, nei pressi di belluno, allo stretto legame con milano, dal rapporto con l`amico arturo brambilla agli anni scolastici al liceo-ginnasio panni, dalla carriera giornalistica al "corriere della sera" alla passione per la letteratura, per la pittura e per la montagna. album buzzati costituisce uno strumento unico per conoscere da vicino il mondo pubblico e privato di uno degli autori piu` significativi e amati del novecento.
"un grande storico, noto nel mondo degli studiosi come uno dei maggiori eruditi di storia medievale, ha pubblicato un libro di divulgazione, eccezionale per qualita` e interesse. un libro non solo leggibile ma attraente, che al tempo stesso informa e induce a riflettere." (jacques le goff). da odoacre agli alleati, la storia di un paese da sempre terra di conquista e di incontro fra culture, ma anche dotato di un`identita` profonda e sostanziale, acquisita e maturata nel corso dei secoli. girolamo arnaldi e` stato archivista di stato e membro della scuola nazionale di studi medievali e ha insegnato storia medievale nelle universita` di bologna e di roma la sapienza.
per lungo tempo siamo stati costretti a sospettare che i progetti, i disegni, gli oggetti, le fotografie, le riviste di ettore sottsass, oltre a stupire e a innovare, raccontassero una storia. poi, alla fine della sua lunga vita, sottsass quella storia ha cominciato a scriverla - partendo da molto lontano. e cosi`, in queste schegge di un`autobiografia pensata come testamento, sottsass manovra una scatola ottica di cui lui solo sembra conoscere il funzionamento, e la usa per proporre al lettore, in un ordine solo apparentemente capriccioso, le immagini della sua infanzia e della sua giovinezza. la materia di cui il racconto e` fatto - i primi anni in austria, l`arrivo a torino, le retrovie e il fronte di una guerra a meta` orrenda e a meta` farsesca, e la milano del dopoguerra, e l`america, e la nascita del design contemporaneo - basterebbero a giustificarlo. ma a colpire, e subito a incantare, e` il fuori campo con cui sottsass accompagna ogni rievocazione: una voce ironica, beffarda, sorniona, che sembra sempre condurre a una conclusione gia` scritta, ma all`ultimo momento scarta verso il paradosso - riuscendo, ogni volta, a sorprendere. chi tiene fra le mani questo libro, dice sottsass in una sua breve introduzione al testo, tiene fra le mani (forse) un uomo nudo. la parentesi - e non potrebbe essere altrimenti - autorizza dunque un dubbio: per scioglierlo, non resta che cominciare a leggere.
Il nuovo albumn di studio, un ritorno al sano rock and roll, grazie anche alla produzione di John Parish. Siamo dalle parte di Souljacker, uno dischi più popolari degli Eels. Ascoltate Amateur Hour, Good Night on Earth, Grandfather Clock Strikes Twelve, I Know You're Right e Steam Engine.
Nuova edizione in vinile, rimasterizzata, Prestieg stampa Usa, vinile 180 grammi