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in occasione dei 25 anni dell`edizione nazionale delle opere di croce, viene pubblicata la ristampa anastatica dell`edizione del 1918 del contributo alla critica di me stesso, che usci` a napoli da riccardo ricciardi, in 100 esemplari destinati a una cerchia ristretta di amici. la curatrice felicita audisio ha ricostruito la genesi e la storia del testo e approntato un apparato critico fondato sui manoscritti, da cui emerge l`elaborazione cui croce sottopose il testo, sempre considerato dalla critica il "capolavoro" dell`espressione del filosofo.

perche` un viaggio sia ad alto tasso di "quozzita`" deve essere percorso lentamente, con l`animo di chi e` disponibile all`incontro. il cacciatore di quoz deve essere pronto a rispondere all`invito dell`insolito, al richiamo del sentiero meno battuto, della deviazione curiosa, della digressione vagolante. un devoto del "giro lungo", insomma, poco incline alla linea retta autostradale ma amante delle "strade blu". non serve una guida, tanto meno una guida turistica. quello che serve e` un compagno di viaggio. il viaggiatore che si inoltra tra le pagine di questo libro ha il privilegio di avere, come complice, niente meno che lui, il grande mago di quoz, la massima autorita` mondiale sui quoz, il quozzologo per eccellenza: william least heat-moon. ma cos`e`, si chiedera` l`esasperato lettore, un quoz ? per ora gli basti sapere che i quoz sono tutte quelle particelle di insolito, di imprevedibile, di incongruo e di prezioso che incontriamo nel cammino della nostra esistenza. i quoz sono oggetti, paesaggi, eventi, ma sono soprattutto persone, incontri lungo via, che si trasformano in ricordo, in cio` che resta una volta tornati a casa. il granello di sabbia intorno cui si forma la perla della memoria, e quindi del racconto. venticinque anni dopo "strade blu", least heat-moon torna a raccontare l`america meno battuta, e piu` sorprendente, attraverso sei viaggi, o, meglio, sei vagabondaggi nel cuore del paese

una laurea, uno studio nel quale lavora come praticante, un compagno. musica e tanti libri. la vita e` semplice per alice. fino a quando emanuele, imprenditore edile, chiede una consulenza. un solo sguardo e si e` gia` persa nel profondo di quegli occhi scuri. come un uragano, la passione risveglia in lei emozioni e sentimenti incontenibili. non e` cosi` per entrambi, purtroppo. e mentre le mura di un cantiere in periferia e la chiesetta di s. eusebio fanno da cornice agli incontri clandestini, alice dovra` lottare fino in fondo contro se stessa per rinascere a una nuova consapevolezza e accettare la realta`.

l`"emiliano postmoderno" e` un ritorno a casa. a casa di pier vittorio tondelli: tra le sue strade, i suoi amici, i suoi maestri, la sua vita. andrea paolella con una serie di ritratti tra cui quelli di umberto eco, francesco guccini, tonino guerra, vasco rossi, roberto freak antoni, bifo, nino nasi, enos rota, ci propone un viaggio nel postmoderno che genera immediatamente una domanda: finito il postmoderno, cosa resta? la risposta e` nella realta` che abbiamo sotto gli occhi oggi, una societa` che non e` capace di proporre nulla. la fotografia come certificato dell`ultimo passaggio epocale.

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