
louise assolant, giovane diciassettenne della borghesia parigina, si presenta nello studio di un`avvocato confessando di aver commesso un reato; immediatamente dopo scompare. l`avvocato, i genitori e alcuni amici di famiglia si mettono sulle sue tracce. su questo semplice spunto narrativo si esercita lo sguardo distaccato di emmanuel bove. dall`accumulo di dettagli infimi, di notazioni all`apparenza superflue, prende forma una scrittura compiuta e di alta intensita` emotiva.


questo volume raccoglie e ordina, a cura e con un`introduzione di pietro gelli, tutti gli scritti verdiani di mila, comparsi, oltre che nel libro giovanile "il melodramma di verdi", nei successivi "la giovinezza di verdi" (1974) e "l`arte di verdi" (1980). l`opera di mila e` insieme biografia e analisi critica, ed e` un testo di riferimento per gli studiosi, per gli appassionati di musica e per i comuni lettori.

polibio fu un uomo politico greco, comandante della cavalleria della lega achea sconfitta dai romani a pidna nel 168 a.c. fu mandato in ostaggio a roma, dove visse nella casa del vincitore di pidna, emilio paolo e divenne amico del figlio scipione emiliano, il futuro distruttore di cartagine. fu consigliere militare di scipione e lo accompagno` in vari viaggi nel mediterraneo. durante la sua vita polibio vide la conquista del predominio assoluto nel mediterraneo da parte di roma e decise cosi` di raccontare gli avvenimenti eccezionali che portarono alla supremazia di roma e di studiare le ragioni di questo successo.

una delle piu` fosche tragede dell`antichita` si consuma nella casa maledetta delle atridi: due fratelli, tieste e ateo - tiranno di micene - si odiano per la sete di potere. tieste torna in citta` lusingato dalle promesse di pace del fratello che invece, istigato dall`ombra di tantalo, liberato dall`ade dalle furie, gli servira` subdolamente come pasto riconciliatore le carni dei figli. una tragedia che ha suscitato al tempo stesso orrore e torbida attrazione in tutte le epoche; una spaventosa metafora dell`abiezione in cui puo` cadere chi vive solo per il potere.

la politica e` una scienza e anche una pratica che ha come obiettivo il bene della comunita`. il vero politico e` quello che si propone di rendere gli uomini virtuosi attraverso l`obbedienza alle leggi. tuttavia il genere di vita a cui si dedica e` ispirato alla ricerca degli onori ed e` diverso dalla vita contemplativa. scopo della politica e` anche ricercare qual e` la costituzione migliore della citta`. l`attivita` politica deve essere esercitata solo dagli uomini liberi, esclusi quindi i contadini, i commercianti e coloro che esercitano un lavoro manuale.

e la voce di bayard sartoris, esile e incessante corda vocale che lega insieme le storie e i personaggi, a condurre il lettore nel mississippi verso la fine della guerra civile. all`inizio del libro la fine e` gia` annunciata, gia` si sente da lontano la sconfitta degli stati confederati sudisti, ma i membri della famiglia sartoris, ciascuno a modo suo, sono invitti perche` non sanno di essere vinti. i personaggi di "invitti" fanno una mappa vivente di un breve scorcio di storia americana, nel quale il campo di battaglia e` spoglio e i rapporti di potere perdono di senso e fanno intravedere la prospettiva di un altro futuro per i sopravvissuti.


c`era una volta un vecchio pazzo che viveva su un marciapiede, circondato da una corolla di cartoni e di stracci, vegliato solo da un colombo ferito. forse un tempo e` stato un uomo importante, ma nessuno ne ha piu` memoria, nemmeno lui stesso. la sua vita procede immutabile, scandita dall`avvicendarsi del sole e della pioggia, dalla buona sorte di trovare in fondo a un cestino qualche succulento scarto della vita urbana. finche` succede una cosa incredibile. una meravigliosa ragazza dal corpo morbido e profumato incrocia gli occhi assenti del vecchio, gli sorride, lo porta a casa con se`, lo lava, lo ama. la nuova vita felice dura un tempo breve. un giorno il vecchio - come prima e` stato inaspettatamente riconosciuto e salvato - viene abbandonato e, lontano dalla meravigliosa ragazza, s`incammina verso la citta` dei morti, mentre la neve ricopre tutto. ma, a questo punto, succede un`altra cosa incredibile... secondo le parole di una straordinaria visitatrice del mondo fiabesco come cristina campo, "a chi va, nelle fiabe, la sorte meravigliosa? a colui che senza speranza si affida all`insperabile". cosi` la storia del vecchio pazzo non finisce qui, ma supera di slancio la soglia dell`impossibile, si addentra nel buio e lo trascende. meditazione estrema e inattuale sull`amore dietro un velo di desolazione e dolcezza, questa fiaba controcorrente indica un diverso cammino in questi tempi di chiusura degli orizzonti, ridando spazio all`invenzione della vita e del mondo.





questo libro intende descrivere e interpretare il funzionamento dei lager anche attraverso le testimonianze dei sopravvissuti e analizzare le forme di potere che governavano la vita quotidiana nei campi, attraverso l`esercizio del terrore organizzato. tesi portante del saggio e` il dimostrare come la logica del terrore nei lager non sia una temporanea caduta nella barbarie, ma un esito possibile della societa` moderna.
