
parlare di moda in termini appropriati richiede di partire da una fondamentale distinzione: l`abbigliamento e` un prodotto materiale, la moda un prodotto culturale. insistere su questo scarto significa sfatare il mito dello stilista come genio creativo, mostrare l`importanza e il funzionamento dei sistema istituzionale (produttori, giornalisti, sfilate, pubblicita`) che governa il mondo della moda, svelare i meccanismi che al suo interno decretano il successo e l`insuccesso, esplicitare il valore delle moda per coloro che la consumano. la moda, ribadisce l`autrice, e` una questione di significati, non di abiti.


gatti radiosi e ingegnosi, stupefatti e soddisfatti, monelli e ribelli... la piu` fine e pura tradizione artistica indiana in un`emozionante galleria di irresistibili "tipi" felini.

una grande casa tra le dune di martha`s vineyard - il rifugio ideale per le vacanze estive della upper class del new england. ma in questa casa non si tengono party sontuosi, ne` si scambiano ovattate confidenze: si organizzano semmai meeting di finanziamento delle piu` disparate iniziative insurrezionali e si combattono schermaglie degne di un pub all`ora di chiusura. gia`, perche` ad abitarla e` il clan dei "fantastici flanagan", stirpe irlandese emancipata da qualsiasi preoccupazione economica grazie alle sovvenzioni di un distante e temuto patriarca, magnate dei media. circondati da cani di ogni taglia, charlie flanagan, donnaiolo seducente e sconsiderato, e la moglie, bella ereditiera di simpatie sovversive, conducono un me`nage insieme crudele ed esilarante. di crescere collie e bingo, i due figli della coppia, si preoccupa lo zio toni, il fratello di charlie - perlomeno quando non e` impegnato nell`addestramento dei colombi o in qualche concitata rissa verbale. ma se bingo, adorabile scavezzacollo, e` il degno prodotto di un simile dressage, collie, il narratore, e` diverso: e` serio, sensibile e coscienzioso, e decisamente piu` attratto da cio` che il nonno rappresenta. certo, la fascinazione di collie per le ville in stile georgiano, i roseti ben tenuti, i mastini a guardia della proprieta` lo espone all`occasionale biasimo dei piu` stretti congiunti, ma lo rende anche l`unico plausibile erede dell`impero familiare. sennonche`, un giorno d`estate, tutto va a pezzi...


salvatore silvestro, il padre. laura, la madre. margherita, la figlia piu` piccola. e caterina, la figlia maggiore. nella mente di caterina ormai dodicenne continua a risuonare l`urlo della zia, quella notte di tre anni fa giu` a nacamarina. l`urlo che annunciava il `focu`, la sciagura. dopo quella notte, per salvarsi, la famiglia silvestre e` dovuta fuggire. in altitalia. dove ha conosciuto l`esilio, e anche una insperata liberta`. adesso qui, al nord, arriva la notizia di un`altra sciagura. la morte di zio `ntoni. salvatore deve separarsi dalla moglie e le figlie - loro cosi uniti - e tornare nel luogo in cui e` nato, per il funerale. il romanzo alterna il tempo dell`oggi, in cui laura e le bambine spiano ansiose il viaggio di salvatore, costretto a fare i conti con le proprie radici, e il tempo del ricordo: la fuga, l`arrivo nel nuovo mondo, lo spaesamento...

questa e` una storia della musica occidentale: dei suoi grandi compositori come degli interpreti e del pubblico, nonche` delle mutevoli concezioni sull`essenza e le funzioni della musica. paul griffiths espone il cammino della musica nei secoli, e suggerisce come la sua evoluzione rispecchi gli sviluppi della nozione umana di tempo, dall`eternita` dei cieli ai nanosecondi del computer. il volume offre una piacevole introduzione per studenti e principianti, riducendo al minimo i termini tecnici, tutti definiti in maniera semplice nel glossario. i suggerimenti per ulteriori letture e la discografia ragionata completano il volume che costituisce uno strumento prezioso per studenti e insegnanti e per tutti gli appassionati di musica "classica".

il volume completa lo studio di fubini "l`estetica musicale dal settecento a oggi" e mira a fornire al lettore anche non specialista un quadro sintetico del pensiero musicale in occidente, dalla grecia antica fino alle soglie dell`illuminismo. nel mondo greco-alessandrino, medievale e rinascimentale la musica e` stata oggetto di una ricca riflessione teorica con frequenti agganci ad altre discipline, dalla filosofia alla medicina, dalla matematica alla pedagogia, dall`estetica alla religione alla politica. conclude il saggio il capitolo su "parola e musica nella controriforma".

scritta a corinto, probabilmente nell`inverno dell`anno 58-59, la lettera ai romani occupa un posto assolutamente centrale nel pensiero paolino. slegata da problematiche contingenti, priva di stretti riferimenti alla situazione concreta della comunita` cristiana a cui e` indirizzata, essa e` una riflessione sul vangelo in quanto tale, e raggiunge una profondita` e un`ampiezza che non hanno riscontro in altri scritti: questa e` senz`altro la piu` squisitamente teologica delle lettere di san paolo, e non a caso e` quella che ha avuto maggior influenza sullo sviluppo della teologia della chiesa, da san`agostino ai giorni nostri. il volume si inserisce nella serie di pubblicazioni dei libri della bibbia introdotti da famosi scrittori, in questo caso s. vassalli.

il nuovo romanzo di silvana grasso racconta in toni comici e grotteschi le ossessioni di una virilita` che si rovescia in un dramma di solitudine e destino. l`albero di giuda e` la storia di sasa` azzarello, un vecchio siciliano di cui si ripercorre la vita.

paul mccartney, celeberrima voce dei beatles, racconta insieme a philip ardagh, giornalista e scrittore per ragazzi, la storia dello scoiattolino wirral alla ricerca dell`isola favolosa di animalia. insieme a lui la cercheranno il simpatico ratto ratsy, e poi whilalmina, scoiattolina rossa, coccodrilli metropolitani, pulci intraprendenti e l`amico froggo, ranocchio che viaggia in mongolfiera... eta` di lettura: da 6 anni.


"questo mio libro non corrisponde a nessun progetto che io abbia formulato e coltivato, a nessuna precedente esperienza scritturale che io abbia fatto. dal momento in cui ho cominciato a scriverlo sono andato avanti senza nessun piano, nessuna sequenza predeterminata, nessun limite di spazio e di tempo... "non sono io che ho fatto il mio libro, ma il mio libro che ha fatto me". poiche` non saprei dir meglio, cito montaigne per spiegare con le sue parole cio` che mi accade da qualche tempo. del resto non avevo mai letto con cosi` intenso interesse e cosi ampia varieta` d`argomenti e di autori come dal momento in cui ho cominciato a riempire queste pagine. man mano che un pensiero ne suscitava uno successivo sorgeva il desiderio di rileggere e leggere un testo e questo ne richiamava un altro e cosi` per molti mesi, tornando indietro, riscrivendo, rifacendo, rimontando... dunque ho letto e riletto come non avevo fatto neppure ai miei diciotto anni, che son l`eta` in cui si scoprono i libri e si ascoltano gli echi che vengono da lontano; ed ho scritto e riscritto per molto tempo." (e. scalfari)

arno e sara si incontrano da ragazzini e istintivamente si amano. un pomeriggio d`estate lei lo lascia, dicendogli che "le piacciono gli amori infelici". si ritrovano molti anni dopo, decidono di sposarsi: sono allegri, innamorati, sembrano felici. arno e` convinto di darle tutto se stesso e non si spiega le malinconie e le bugie che affiorano poco a poco. in fondo, la sua vita gli piace cosi` com`e`: suona il violoncello alla scala, ha avuto tre figli dalla donna della sua vita, non si fa domande. ma il disagio di sara col tempo aumenta, finche` una mattina arno non sara` costretto da un evento inconcepibile a chiedersi chi e` davvero la persona con cui ha vissuto tredici anni, la donna che ama da sempre. con titubanza, inizia a seguire una pista di ferite giovanili e passioni soffocate e, con crescente sgomento, ritrova il bandolo di storie insospettabili. puo` una donna restare con un uomo che pensa di amarla ma non ha mai voluto conoscerla davvero? puo` un uomo accettare che sua moglie non si fidi di lui? si puo` vivere senza esprimere se stessi? e come incide il dolore nelle nostre vite? abbiamo tutti le stesse carte in mano?





reina coral, la "donna cannibale" della storia che da` il titolo a questa raccolta, e` la soubrette dello spettacolo di varieta` del teatro cosmopolita di buenos aires. alta un metro e ottantacinque e di sembianze decisamente mascoline, ha da tempo rinunciato ad ogni ulteriore traguardo professionale e si consola accoppiandosi con "venti russi" alla volta. ma un giorno un ricco ammiratore la invita nella sua villa: sara` la svolta per reina?





proviamo a sederci sulle gradinate del colosseo e immaginiamo di assistere a una giornata di spettacolo, fra cinquantamila romani esultanti. la mattina ci aspettano le lotte tra animali e a ruota le battute di caccia. all`ora di pranzo, le esecuzioni di criminali e di schiavi, intervallate da gare di atletica e numeri comici. finalmente, nel pomeriggio, il pezzo forte del programma: i combattimenti dei gladiatori. fik meijer e` professore ordinario di storia antica all`universita` di amsterdam. all`attivita` accademica unisce il gusto per la divulgazione.




il volume raccoglie la trilogia completa da cui e` stato tratto il film "la bussola d`oro". "a me interessa parlare di temi importanti: la vita, la morte, l`esistenza di dio, il libero arbitrio. il fantastico non e` fine a se stesso, ma sostiene e da corpo al realismo... non abbiamo bisogno di liste di cio` che e` giusto e cio` che e` sbagliato, abbiamo bisogno di libri. `non devi` e` presto dimenticato, `c`era una volta` durera` per sempre`". (philip pullman). eta` di lettura: da 12 anni.

"tre anelli" e` il racconto di tre vite geniali e randagie, quelle di tre uomini che hanno scelto o subito l`esilio in momenti diversi della storia. ed e` allo stesso tempo il racconto di una tecnica letteraria, la narrazione ad anello che, almeno dall` odissea, e` il ritmo con cui l`occidente plasma le storie. ma "tre anelli" e` anche il racconto di un modo di vedere il mondo, il racconto della vita di tutti, perche` le vite di tutti sono fatte di luce e oscurita`, di curve e deviazioni, di incontri e abbandoni, di anelli che ci fanno scoprire noi stessi.
il pianeta terra crediamo che ci appartenga, eppure stiamo qui a guardarlo bruciare da vicino. intorno a noi accadono cose enormi, sempre piu` velocemente, ma le teniamo relegate in un angolo buio della nostra attenzione. se vogliamo capire i tempi che verranno e quelli che gia` viviamo, se vogliamo sentirli davvero, ci servono parole piu` intime, visioni, immaginazione. avvicinarci, immedesimarci: e` questo il senso profondo dell`antologia che abbiamo tra le mani. venti racconti perfetti, limpidi e coraggiosi, per tratteggiare nella sua complessita` la narrazione - e il sentimento - della crisi ecologica. oggi piu` che mai ci serve un alfabeto nuovo con cui ripensare il mondo, e il modo scriteriato che abbiamo di abitarlo. benvenuti nell`antropocene: l`era geologica - la nostra - in cui l`uomo e` diventato l`agente di trasformazione decisivo del pianeta. l`uomo al centro di tutto, che sta distruggendo tutto. siamo gia` in ritardo: dobbiamo intervenire e dobbiamo farlo subito, lo sappiamo, ma per cambiare abbiamo bisogno di comprendere; e per comprendere, fin da bambini, ci servono le parole. al centro dei venti racconti scelti da niccolo` scaffai, il futuro che si apre e il passato profondo della terra si intrecciano e si specchiano. scrittrici e scrittori prodigiosi illuminano il nostro sguardo una volta per tutte, aiutandoci a ragionare sul rapporto che intratteniamo con le altre specie, sul nostro impatto ambientale, sul fantasma dell`emergenza in arrivo. se leopardi nelle operette morali aveva anticipato il tema dell`estinzione, qui si arriva ai territori della distopia esplorati da amis, ballard e le guin, attraversando il tempo e lo spazio del pianeta terra. e poi jack london rovescia nell`allegoria le scoperte scientifiche della sua epoca, rigoni stern sussurra con saggezza dei ghiri e degli abeti, ortese e safran foer denunciano la relazione dispari tra animali e uomini, mentre volodine li colloca finalmente sullo stesso piano, ma spingendosi a un passo dal