

"l`amore, mia cara, e` un sentimento di lusso!": questo cerca di spiegare una madre che ha molto vissuto (e che dalla vita ha imparato una grande lezione: "dare pochissimo e pretendere ancora meno") alla figlia innamorata e infelice. ma lei, denise, non lo capisce: quando suo marito glielo ha presentato sulla spiaggia di hendaye, yves le e` apparso come un giovanotto elegante, raffinato, di bell`aspetto; e poiche` alloggiava nel suo stesso albergo, ha creduto che fosse ricco quanto l`uomo che ha sposato, e a cui la lega un affetto tiepido e un po` annoiato. poi il marito e` stato richiamato a londra da affari urgenti, e quelle giornate di settembre "piene e dorate " sono state come un sogno: la scoperta della reciproca attrazione, le passeggiate, le notti d`amore. il ritorno a parigi ha significato anche un brusco ritorno alla realta`: no, yves non e` ricco, tornato dal fronte si e` reso conto di aver perduto tutto, ed e` stato costretto (lui, cresciuto in un mondo in cui "c`erano ancora persone che potevano permettersi di non fare niente") a trovare un impiego che lo avvilisce e lo mortifica. in questa cronaca di un amore sghembo, in cui si fronteggiano due inconsapevoli egoismi, la giovanissima ire`ne ne`mirovsky sfodera gia` il suo sguardo acuminato e una perfetta padronanza della tecnica narrativa.

una donna giovane e insoddisfatta lascia marito e figli e si avventura da sola sulle montagne messicane per incontrare gli indiani discendenti da montezuma e dai re aztechi che le abitano e conoscere i loro de`i. le basta imboccare un piccolo sentiero per inoltrarsi in un altro mondo, in un clima rarefatto e contagioso. incontrera` i suoi indiani: sinuosi, insidiosi, femminei, feroci; spaventosamente impersonali e, come quel mondo, inumani.

questo libro magistrale, divenuto nel giro di pochi decenni un classico moderno della storiografia, ci conduce a una sorta di archeologia dell`immagine dell`america nella cultura europea. davanti a un continente che si presentava come un immenso altro, fin dall`inizio si accesero le fantasie e le speculazioni. gerbi prende le mosse dalla meta` del settecento, quando il grande naturalista francese buffon cerco` di dimostrare l`inferiorita` biologica dell`ambiente fisico e degli animali americani, condanna che l`abate de pauw estese agli abitanti, a suo avviso fiacchi e impotenti. ma nessuno dei due aveva mai messo piede nel nuovo mondo. l`autore parte da questa calunnia e arriva ai grandi autori dell`ottocento.

in questo limpido libretto del 1973, konrad lorenz, premio nobel per la medicina, affronta, nella prospettiva della biologia e dell`etologia, alcuni problemi capitali che si pongono al mondo di oggi. tali problemi, secondo lorenz, corrispondono ad altrettanti , che la civilta` occidentale ha accumulato nella sua evoluzione e che minacciano oggi di ucciderla. la sovrappopolazione, la devastazione della terra, l`indottrinamento coatto, le armi nucleari, l`ostilita` e l`indifferenza che si annidano nel corpo della societa` sono tutti anelli di una stessa catena fatale, prodotta da un atteggiamento incurante e rapace verso la vita. distesamente e acutamente, con l`occhio lucido dello scienziato e insieme con appassionata partecipazione, lorenz analizza le cause e i meccanismi di questi e altri peccati, la cui gravita` e` spesso tanto maggiore in quanto non vengono riconosciuti come tali - e le sue pagine daranno una prova convincente di quale aiuto prezioso possano offrire antiche e nuove scienze, come la biologia e l`etologia, nel tentativo di comprendere processi che coinvolgono oggi la vita di tutti.






Non più legato solo al blues, Keb Mo sta diventando un musicista a 360 gradi e la sua musica congloba gli stili più diversi: dal jazz al soul, dal blues al rhythm and blues. Un disco che ha richiesto due anni di lavoro, dove Mo collabora con musicisti del calibro di India.Arie, Vince Gill, Marcus Miller, Dave Koz, David T Walker e Mindi Abair.



erri e paolo sono entrambi napoletani. sono diventati amici. anche se paolo vive e lavora in california. erri comincia a scrivere, e paolo risponde. ne nasce una sequenza di missive in cui si parla di dna, di orologio circadiano, di olfatto, dei ritmi che cadenzano le risposte del corpo e della psiche alle sollecitazioni ambientali, e piu` in generale all`universo. gli studi di paolo sassone-corsi hanno a che fare, per l`appunto, con i geni clock che producono proteine all`interno di ogni cellula, accendendo risposte cicliche che governano le nostre funzioni fisiologiche. de luca interroga, sollecita, provoca l`amico lontano. sassone-corsi cerca sintonie, spiega, si sottrae alla condizione segregata e oscura dello scienziato. con leggerezza il clima fraterno del carteggio prende la forma di un`avventura dello spirito, erri e paolo sanno entrambi che la nettezza di certe risposte scientifiche corre accanto a un mistero che e` ragione del sapere ma anche condizione umana. "perche` siamo qui?" e` pur sempre la domanda e la risposta che poesia e scienza continuano a condividere.










il 30 luglio 1912 si spense in giappone l`imperatore meiji. nei giorni successivi, durante i solenni funerali di stato, il generale nogi, in un atto di junshi, di accompagnamento del proprio signore nella morte, si uccise insieme con la propria moglie. i due eventi luttuosi scossero profondamente il giappone del tempo. scompariva, infatti, con l`imperatore, non soltanto l`epoca cui il sovrano aveva dato il nome, ma l`intero mondo racchiuso esemplarmente nel gesto del generale: l`universo della tradizione e degli antichi costumi nipponici. due anni dopo, natsume so?seki pubblico` kokoro (il cuore delle cose), l`opera che e` oggi unanimemente riconosciuta come il suo capolavoro, il romanzo in cui si affaccia per la prima volta, nella moderna letteratura giapponese, il malinconico sentimento della fine, del tramonto del cuore stesso delle cose. protagonista dell`opera e` il , un uomo che nella solitudine e nel distacco dal mondo cerca la via per accedere a se` stesso. il prezzo, tuttavia, da pagare per essere nati in un tempo saturo di , e` davvero alto. come a segnalare la perdita totale dell`identita`, nessuno dei personaggi ha, in questo romanzo, un nome. ne` il giovane studente che, nella prima parte, descrive il proprio incontro con il maestro, ne` quest`ultimo o sua moglie e neppure l`amico morto indicato semplicemente come k. tutti i legami, inoltre, anche quelli piu` sacri, sono infranti. il cuore delle cose, tuttavia, non e` soltanto la struggente narrazione della fine di un`epoca, poiche` indica anche una via di salvezza nel tempo in cui gli antichi de`i sono fuggiti: la prospettiva di un`esistenza dove le passioni umane sono filtrate da un superiore distacco che ne attenua le asperita` e le rende piu` universali.

Sperling & Kupfer Ed., 1977, IT. E' nata una stella, un titolo notissimo, un film che fece epoca nel 1931, nel 1937, nel 1953 ed è riproposto interpretato da Barbra Streisand e Kris Kristofferson. Dalla sceneggiatura del film e dai testi delle stupende canzoni (ricordiamo Evergreen, musicata dalla Streisand e premiata con l'Oscar nel 1977) nasce questo romanzo, scritto sulla base di copioni originali.

LP. MGM Records, 1971, USA. La colonna sonora originale del capolavoro del regista Peter Bogdanovich, un film con sceneggiatura di Larry McMurtry che venne definito l'opera più impressionante di un giovane regista americano dai tempi di Quinto Potere. Le musiche di Hank Williams accompagnano le lunghe giornate dei protagonisti interpretati da Jeff Bridges, Timothy Bottoms e una meravigliosa Cybill Shepherd.