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la storia di questo libro racconta di come la lettura, grazie alla segreta malia di una misteriosa, preziosissima valigia di libri occidentali proibiti, riesca a sottrarre due ragazzi, colpevoli soltanto di essere figli di "sporchi borghesi", a svariate torture e permetta anche a uno di loro di conquistare la "piccola sarta cinese". cosi`, pur vivendo in mezzo agli orrori della rieducazione, i due ragazzi e la piccola sarta scopriranno, in virtu` di qualche goccia magica di balzac, che esiste un mondo fatto di pura, avventurosa bellezza. attraversando, nel frattempo, rocambolesche avventure.

"la volonta` di potenza", l`opera a cui nietzsche avrebbe consegnato la forma ultima del suo pensiero, e` in realta` il risultato di un`estrazione dal lascito del filosofo di alcuni scritti arbitrariamente accorpati in un volume. essi hanno ritrovato la loro originale collocazione grazie al lavoro filologico svolto da giorgio colli e mazzino montinari che giunsero alla pubblicazione integrale e in sequenza cronologica di quelli che oggi si presentano come "frammenti postumi". questa nuova edizione, prevista in venti volumi, mette a disposizione i testi stabiliti da colli e montinari, che vengono presentati nella loro autonomia, interamente riveduti e aggiornati ai recenti risultati della ricerca e con alcuni inediti venuti successivamente alla luce.

a pochi mesi di distanza dalla sua conclusione, delle tre settimane di guerra guerreggiata in iraq non si ricorda quasi piu` nulla. nonostante immagini e resoconti dal fronte abbiano monopolizzato pagine di giornali e schermi televisivi, risulta evidente come la macchina informativa predisposta dagli stati maggiori di eserciti e mass media era stata accuratamente tarata per far filtrare determinate notizie: ad esempio la carrellata su alcune maschere antigas in una trincea irachena quale prova inconfutabile dell`esistenza di armi di distruzione di massa. questo volume raccoglie tre reportages dell`autore, inviato di guerra per il "times", che cercano di orientare il lettore nel frastuono dell`informazione dal fronte.

il poeta guido ceronetti raccoglie in questo volume alcune delle piu` importanti composizioni di kavafis. un percorso, attraverso l`andamento musicalmente colloquiale della sua lingua, nei luoghi dello spirito e in quelli della memoria, in cui si accavallano eventi dell`epoca bizantina o ellenistico-romana, insieme a scorci della sua citta` natale. i temi e i motivi della poetica di kavafis - l`incertezza e la difettosita` del piacere, l`inafferrabilita` della bellezza, il vedersi invecchiare consapevoli di desiderare ancora - sono, come conclude lo stesso curatore, "bruciori e malinconie poetiche di chiunque abbia sensibilita` e mente".

ad amici e seguaci schopenhauer non aveva nascosto l`esistenza di un vademecum gelosamente custodito che era solito chiamare "eis heauton". dopo la sua morte molti tentarono di ritrovare quelle preziose carte. l`esecutore testamentario, wilhelm von gwinner, dichiaro` di averle distrutte per volonta` dello stesso schopenhauer. in realta`, prima di ricorrere al fuoco, le aveva utilizzate per scrivere una biografia del filosofo nella quale gli specialisti non tardarono a riconoscere passi, letteralmente citati, tratti da quelle pagine inedite, tanto che fu possibile ricostruire per congettura il testo originale. questo libro segreto consisteva probabilmente in una trentina di fogli fitti di annotazioni autobiografiche, ricordi, riflessioni, massime, citazioni.

questo libro e` composto da tre lunghi reportage. nel primo, william langewiesche esplora le rovine sottostanti alle torri gemelle. nel secondo, ricostruisce momento per momento la dinamica del loro crollo. nel terzo, descrive la lotta quasi per bande che nei mesi successivi all`11 settembre ha visto pompieri, poliziotti e dipendenti delle imprese edili contendersi, per ragioni molto diverse, il terreno desolato di ground zero. william langewiesche e` corrispondente di "the atlantic monthly", su cui questo libro e` apparso in tre parti. la prima edizione in volume di "american ground" e` del 2002.

il novelliere campagnuolo e` una testimonianza decisiva della riflessione di nievo intorno alla condizione contadina dell`italia del nord, ma e` pure una sperimentazione narrativa e linguistica che l`autore persegue, sullo sfondo del romanzo campestre francese e della letteratura rusticale italiana, con originalita` di strumenti e soluzioni espressive. nievo affianca il plurilinguismo della sfera dialettale (mantovano, veneto, friulano, milanese) alla polifonia di italiano, francese e toscano.

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