figlio di un asceta che ha fatto voto di silenzio per ribellarsi ai privilegi della propria casta e di una donna appartenente al gruppo sociale degli "sfavoriti", il giovane willie chandran si trasferisce dall`india nella londra degli anni cinquanta. qui entra in contatto con la realta` degli immigrati caraibici e dei primi tumulti razziali, frequenta il mondo bohe`mien che anima la vita notturna di notting hill e pubblica un libro di racconti d`ambientazione coloniale che riesce a ottenere il plauso moderato della critica. ma l`incontro con ana, immigrata dall`africa portoghese, lo spingera` a sottoporsi a una seconda "traduzione": la seguira` infatti nel suo paese d`origine, dove si celebrano gli ultimi mesti riti del colonialismo.
"il genio in fuga" e` un`interpretazione del teatro musicale di rossini condotta alla luce del sapere filosofico, piu` con la liberta` dell`ermeneutica che secondo le regole dell`indagine musicologica tradizionale. queste pagine rinviano a quell`irripetibile momento dell`illuminismo in cui l`uomo sperimento` la possibilita` di una propria realizzazione nella storia, senza piu` alcun riferimento con la trascendenza. baricco dimostra pero` che in rossini la soggettivita` "orizzontale" dell`uomo settecentesco trova una propria conciliazione con l`oggettivita` tramite una "fuga in avanti" in cui uomo e mondo convergono in una seconda natura, permeata dalla felicita` che si raggiunge attraverso un certo abbandono ai territori della follia.
Dopo Praise and Blame e Spirit in The Room, due dischi quasi acustici, sullo stile delle registrazioni di Johnny Cash per la American, Tom Jones fa un terzo album ancora di grande spessore. Un disco essenzialmente blues, più elettrico dei due precedenti, ma sempre in grande spolvero per quanto riguarda la qualità della musica e la scelta delle canzoni. Tra brani tradizionali, con classici come He Was A Friend of Mine. Bring it on Home, Raise A Ruckus, Everybody Loves A Train e sorprendenti canzoni nuove come Honey Honey e Elvis Presley Blues, il gallese mette sul piatto un disco di grande spessore. Essenziale. Edizione limitata in vinile, stampa EU.
Decca 1988. Vladimir Ashkenazy accompagnato dalla London Symphony Orchestra diretta da André Previn