
leggende e fantasmi, magie e misteri, amore e morte irrompono nella oziosa esistenza di nikolaus toth, giovane sconsiderato che per pagare i suoi debiti di gioco e` costretto ad accompagnare nella campagna ungherese franz clarville, un enigmatico personaggio che si e` messo alla ricerca della tomba di attila e degli immensi tesori in essa custoditi. ma quando i due sono ormai certi di avere raggiunto la meta, la vicenda si complica per l`apparire di una serie di figure poco rassicuranti: una fanciulla dalle facolta` medianiche, un bandito sanguinario e, infine, "l`uomo col cappello", il fantasma che veglia sulla collina, una sorta di emblema dell`ispirazione visionaria dell`autore.

il romanzo e` ambientato ad acireale negli anni che corrono dallo scoppio del secondo conflitto mondiale allo sbarco alleato in sicilia e alla caduta del fascismo. citta` natale dello scrittore, in provincia di catania, scenario privilegiato di tragedie riconducibili tuttavia a ogni luogo e a ogni tempo, acireale e` intenta a rifarsi il trucco per celare all`ospite immedicabili ferite. nulla sembra scalfire lo scudo protettivo dei suoi abitanti, per quanto duri e drammatici siano gli accadimenti bellici, dirompenti negli aspetti, sconvolgenti negli esiti: bombardamenti e invasioni, soldati dispersi e nobili in pericolo; e ancora personaggi che appaiono e scompaiono, crollo di miti, ruoli illusori.


il testo costituisce un manuale di introduzione a vari sistemi logici che sono estensioni e/o alternative alla logica classica. la logica classica - detta anche "logica matematica" - infatti si fonda su alcuni presupposti che ne circoscrivono l`ambito di applicazione a una parte limitata del complesso dei ragionamenti umani. l`intento e` offrire una panoramica di ampio respiro dei molteplici settori in cui oggi si articolano le ricerche logiche: le logiche modali, deontiche, epistemiche e temporali, le logiche polivalenti, paracoerenti e della rilevanza, la logica intuizionista, e alcune altre recentemente sviluppate nell`ambito dell`intelligenza artificiale.

gli inizi avventurosi dei giornali e il primo formarsi dell`opinione politica pubblica. a intervalli regolari, verso la meta` del cinquecento, nelle piazze delle grandi citta` si diffuse una merce mai vista: fogli manoscritti dove si potevano leggere resoconti di attualita` politica e militare e tante altre informazioni. poi arrivarono le prime gazzette a stampa, le composizioni satiriche, le relazioni politiche e si impose ai governanti un problema nuovo: consentire la circolazione delle notizie politiche? controllarle?



in una casa scura all`ombra di una montagna, una vedova severa, pia, intransigente e la sua inerme e dolcissima figlia, si frontaggiano sempre, ma senza una vera intimita`. a causa di un fosco predicatore cappuccino che parla solo del diavolo e del peccato, questo desolato me`nage precipita nell`inferno. accade cio` che non doveva accadere. si scatenano i mostri. compare l`inesplicabile, la follia, la morte.

michel de palma, grande appassionato d`opera, ha alle spalle venticinque anni di onorata carriera nella polizia e di grandi successi: li prende tutti, lui, che siano trafficanti di droga o serial killer. finche` non vengono uccise, una di seguito all`altra, tre donne, delle quali due massacrate a colpi d`ascia e smembrate secondo un oscuro rituale, come se l`assassino avesse voluto celebrare un sacrificio umano. nessuno crede che fra i tre omicidi ci sia un legame. tranne de palma. "il barone", come lo chiamano, si ritrova cosi` immerso in un mondo ignoto, in cui ad appassionati d`arte preistorica e paleontologi si mescolano cacciatori e sciamani, quando non cannibali. un mondo arcano e spietato, che ha lasciato la propria impronta nelle grotte celate tra le rocce del litorale mediterraneo; lo stesso michel fatichera` a sfuggire al fascino di quei graffiti di bisonti, cavalli, mani, e a non cadere nella trappola mortale dell`"uomo ucciso": la piu` antica rappresentazione di un assassinio nella storia dell`umanita`, graffita sulle pareti di una grotta preistorica.

con piu` di 70 prose - e una storia - pamuk mette in scena nelle pagine di questo libro un singolare autoritratto intellettuale costruito con sequenze di frammenti autobiografici, pensieri e "momenti d`essere". al centro mette la sua citta` e la sua attivita` preferita (oltre a quella quasi compulsiva di leggere e scrivere): "guardare fuori dalla finestra", perche` le finestre di istanbul contengono tutte le storie della citta` - un gesto che da` il titolo al racconto che chiude il volume. lo scrittore turco riunisce in un continuum narrativo situazioni, idee e immagini che quasi inspiegabilmente non sono mai confluite nei suoi romanzi.

"nel raffigurare la gretta societa` di provincia, dostoevskij si ricollega alle invenzioni grottesche di gogol`. com`e` gogoliana l`assurda cittaduzza di morda`sov, covo di ipocrisia e maldicenza, dove le ciarle dilagano in modo ossessivo, moltiplicandosi come in un labirinto di specchi. tutto il racconto e` percorso da un brulichio di comari stizzose e malevole, che si passan la voce con rapidita` concitata, di insolenti megere, che intessono orditi mostruosi di calunnie e dispetti, piombando come uccellacci dove c`e` odore di scandalo. in questo groviglio di serpi, in questo terreno malfido capita, inerme e spaesato, il ridicolo principe k." (angelo m. ripellino)


tante dritte e tanti consigli e un aiuto magico dalle witch alla scoperta del pianeta amicizia, confidenti, complici e dintorni. eta` di lettura: da 8 anni.

"lo voglio. voglio quello!" il piccolo corey non ha dubbi: quel cucciolo timido con le zampe enormi e un cuore nero sul petto deve essere suo. per meta` dalmata, per meta` ingrediente segreto, mister mosly non e` un cane supereroe come quelli della tivu`, ma e` ugualmente speciale: goffo, esuberante e travolgente; intelligente, ma anche un po` zuccone; fedele, protettivo e affettuoso, sempre. e nelle difficolta` della vita forse e` il solo in grado di tenere unita la sua famiglia. perche` mister mosly e` unico, come ogni cane che abbiamo amato. eta` di lettura: da 10 anni.

e in gioco il destino di una generazione, di una generazione venuta dopo il secondo conflitto mondiale, cresciuta per essere sana, salda, e di solidi princi`pi, benedetta dai genitori e benedetta dal mercato in via di espansione, dalla merenda preparata in casa al buondi` motta. maggiani chiama i suoi coetanei "beati", e delle beatitudini stila l`elenco, come fosse la carta delle grandi promesse da mantenere. e poi arriva la svolta e la rivolta, arriva che i beati educano una nuova classe dirigente che pero` veste ancora la camicia della rivoluzione. seguono dunque le maledizioni delle occasioni sprecate, dei tradimenti perpetrati e di quelli subiti, degli amori sbagliati e dei leader incensati. quei "figli della repubblica" che avrebbero potuto essere la coscienza critica dei tempi nuovi sembrano perdersi in una sbornia cattiva e svegliarsi senza potere, e forse anche senza volere. maggiani scrive e dice l`amara invettiva a conferma che i conti non sono stati ancora fatti, e che forse qualcuno, dei giovani che avanzano nell`incertezza, puo` farsi venire l`idea di prendere il testimone la` dove e` stato abbandonato. in fondo qui non e` in gioco il passato, ma cio` che un certo passato ha lasciato e continua a lasciare nel nostro presente.







si ripropone qui una importante e ormai classica opera: tre saggi in cui il grande filosofo francofortese si cimenta con il pensiero hegeliano, offrendone una difesa lucida e serrata. se nel primo studio predomina un`analisi storico-filosofica dei temi obbligati della riflessione di hegel, il secondo affronta il tema dell`esperienza - in particolare di quella scientifica vista in rapporto con la filosofia idealistica. il terzo saggio pone infine sotto la lente il problema di come mettere a frutto l`oscura densita` del linguaggio hegeliano.

dodici potenti storie che illuminano, senza sentimentalismi ma con matura compassione, le intime e crude verita` di due mondi ben noti all`autrice, la nigeria e gli stati uniti. in questi racconti chimamanda ngozi adichie delinea lucidamente e senza reticenze patriottiche gli aspetti piu` problematici della societa` nigeriana, attraversata da scontri religiosi, omicidi politici, corruzione, brutalita` nelle carceri e maschilismo. tra senso di smarrimento e piu` concreti problemi di soldi e di documenti, risulta pero` altrettanto chiaro che neppure l`emigrazione assicura una vita felice, nello specifico in quell`america che, seppure tanto vagheggiata, vista da vicino e` ben diversa dal paradiso di ordinate villette unifamiliari dipinto in certi film. gli affetti, i sapori e le usanze di casa continuano infatti a tormentare le protagoniste dei racconti di adichie, che siano arrivate negli stati uniti quasi per caso, sposando un uomo ricco che poi le ha parcheggiate nell`agio di una terra straniera con figli e domestica, oppure dopo aver atteso per anni il ricongiungimento con il compagno.