
"forse il modo migliore per leggere quello che insieme a "il ragazzo morto e le comete", a "il padrone" e a "l`odore del sangue" e` tra i vertici dell`opera di parise, e` fare come se di parise non conoscessimo nulla, e questo libro uscisse per la prima volta oggi. che immagine ci faremmo dell`autore dei "sillabari"? i suoi racconti sembrano prossimi alla mitteleuropa di peter altenberg: nel sentimento che non scade nel sentimentalismo, nell`asciutta creaturalita`, nella musica fintamente trasandata; ma puo` anche essere un seguace del robert walser dei racconti in forma di temi di scuola: meno follemente didascalico, piu` narrativo, piu` "carnale"; o puo` somigliare a uno scrittore americano alla truman capote: per lo sguardo acuto e quasi tattile che cala nel mondo dell`adolescenza, per la capacita` di dare parole ai trasalimenti privi di parole del corpo". (giuseppe montesano)




Eccellente documento che raccoglie due concerti, uno del 1958 e l'altro del 1959, di Johnny Cash con la sua prima band, The Tennessee Two. Qualità audio superba (entrambi i concerti furono trasmessi per radio), con version live, stringate, di classici senza tempo come Hey Porter, I Walk The Line, Rock Island Line, Cry Cry Cry, Get Rhythm, Don't Take Your Guns to Town etc.

3 LP. Terzo volume, dopo Personal Files e From Memphis to Hollywood, e forse il migliore della serie. Un doppio dal vivo con registrazioni eccellenti che riporta esibizioni storiche, di grande qualità, come quella di Newport '64 o il concerto alla Casa Bianca del 1970, di fronte a Nixon. Ce ne sono anche uno in Vietnam nel '69 ed uno incredibile del 1956. Cash in grande forma, alle prese con un repertorio di qualità, in cui vengono riletti buona parte dei suoi classici. Prima edizione in vinile. Tirtatura limitata, 1500 copie numerate singolarmente, in TRANSPARENT VINYL. Vinile audiofilo 180 grammi.

Nella tradizione della ACE, UK, ecco una bella compilation di brani scritti da Kris kristofferson ed interpretati da una serie di musicisti di tutto rispetto. Ci sono dei duetti e delle versioni decisamente rari ed interessanti. Come Willie Nelson ed Amy Irving in You Show Me Yours, oppure la versione incredibile di The Junkie and The Juicehead di Johnny Cash o, ancora, Roger Miller che si inventa Me and Bobby McGee, come anche Roger McGuinn ( Rock and Roll Time ), Roy Orbison ( Something They Can't Take Away), Isaac Hayes ( Fior The Good Times ), Waylon Jennings ( To Beat the Devil), George Jones ( Why me Lord ? ), Donnie Fritts ( Prone to Lean ), sino allo stesso Kris Kriostofferson ( The Taker ).

2 LP. Secondo album dal vivo per la formazione Usa, da 25 anni a questa parte ( il precedente, Alive in America, risale al 1995 ). Gli Steely Dan, formazione guidata da Donald Fagen e Walter Becker ( che ci ha lasciato poco tempo fa ), rimane uno dei gruppi più importanti in un ambito molto particolare. infatti la loro musica è rock, ma decisamente raffinata, con coinvolgimenti di soul, funky, jazz ed altre sonorità di genere. In questo disco, inciso nel corso del tour Americano dello scorso anno, la band rilegge alcuni classici e qualche brano minore. Con un suono brillante ed una registrazione di alto livello, gli Steely Dan presentano canzoni come Rikki Don't Lose That Number, Aja, Kid Charlemagne, Peg, Reelin' in The Years, A Man Ain't Supposed to Cry, Glamour Profession ed altri ancora. Vinile stampa Usa, 180 grammi

una cinquantennale accanita infedelta`: pier paolo pasolini e` stato per walter siti prima un oggetto di studio accademico, poi una palestra critica, quindi un classico di cui curare un monumentale progetto editoriale (le quindicimila pagine in dieci tomi dei "meridiani" mondadori), infine un vizio a cui tornare. ma soprattutto e` stato un inesauribile sparring partner; lo ha combattuto, odiato, imitato senza volere, ha scontato l`angoscia dell`influenza. in questo volume siti raccoglie finalmente tutti i suoi saggi pasoliniani, dal 1972 a oggi, con scritti ad ampio raggio e altri piu` specifici o occasionali. il pasolini di walter siti vale piu` nel complesso che sull`opera singola. poeta nativo, sociologo per amore, intellettuale appassionato; sempre pronto a ributtare sul piatto la vincita, sempre in lotta con l`impotenza dello scrittore. cio` che, sorprendentemente, emerge in queste pagine e` una visione unitaria, un ritratto multiforme capace di tenere insieme la miriade di contraddizioni che hanno caratterizzato pier paolo pasolini. un`interpretazione originale e che matura progressivamente di uno dei nostri autori novecenteschi piu` polemici e discussi, in grado di attrarre, come e` stato per siti, chi voglia riflettere sui rapporti intricati tra letteratura e vita. ma questo libro prende anche, in qualche modo, le sembianze di un addio. l`addio di uno scrittore a un`ossessione, uno specchio deformante, una pietra d`inciampo. un addio inevitabile, forse doloroso, senz`altro liberatorio.