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"il popolo francese, che va verso la conquista dei suoi diritti, il popolo francese, che ogni giorno prende piu` coscienza dell`eguaglianza umana, non puo` piu` ignorare che i neri soffrono, i neri che, ancora meno felici di lui, non posseggono neppure se stessi". il nome di victor schoelcher (1804-1893) e` indissolubilmente legato all`impegno per l`abolizione della pena di morte e della schiavitu`. nato a parigi, fin dagli anni `30, a seguito di alcuni viaggi nelle colonie caraibiche, divenne un deciso sostenitore della causa abolizionista e denuncio` pubblicamente le violenze sistematiche dei colonizzatori. uomo di studi, ma anche uomo d`azione, schoelcher si mosse tra le colonie francesi della martinica e della guadalupa, che rappresento` al parlamento di parigi, e il variegato mondo dell`abolizionismo inglese e americano per proporre una nuova visione delle relazioni sociali tra bianchi e neri, ma soprattutto per difendere i diritti dell`uomo in quanto tale. pubblicato nel 1840, questo testo rimane non solo una richiesta ad alta voce per l`abolizione immediata della schiavitu`, ma anche un`efficace confutazione della presunta superiorita` dei bianchi nei confronti della gente di colore.

scriveva eugenio montale che "il caso di hardy e` piuttosto raro", perche` "non si ha notizia di un prosatore-pensatore che, su altro registro, sia stato tanto poeta-poeta". e in effetti il grande narratore inglese (1840-1928), giustamente famoso per i suoi romanzi (fra i quali "tess dei d`urberville" e "giuda l`oscuro") e i suoi racconti, e` stato anche grande poeta e la sua poesia ha avuto un ruolo di primo piano nella formazione di altri grandi poeti di lingua inglese, come robert graves, phiip larkin, dylan thomas e gli stessi pound e auden, che ebbe a dire di non poter "scrivere liberamente su hardy perche` una volta ero innamorato di lui", definendolo "mio padre poetico"; e non c`e` bisogno di ricordare che questo debito poetico lo confessava apertamente lo stesso eugenio montale per i suoi "xenia" pubblicati nella raccolta "satura", e che di lui scrisse ancora che sull`importanza della "sua poesia d`amore tutti sembrano concordi. le liriche in memoria della sua prima moglie sono una delle vette della poesia moderna, e non di quella poesia vittoriana alla quale si sarebbe tentati di ascrivere un poeta gia` operante nel 1870". un`ampia selezione di questa sua poesia d`amore viene qui proposta da un suo autorevole specialista, poeta e traduttore, g. singh, che gia` ha curato per la passigli editori una scelta dal suo vasto poema drammatico "i dinasti".

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