in questo libro l`autore analizza quella particolare tipologia di ritratti (e di autoritratti) che sembra derivare direttamente dalle icone bizantine e, prima ancora, dai ritratti di el-faiyu`m: immagini dipinte di volti o di busti ritratti frontalmente che, quasi sempre, fissano lo spettatore e nei quali gli occhi sono protagonisti assoluti. la selezione ha inizio con la ritrattistica tardoromana orientale, non tanto perche` fu questa l`epoca in cui venne scoperta l`individualita`, ma piuttosto perche` i primi ritratti pittorici giunti fino a noi rimontano alle vestigia del mondo romano, all`epoca in cui le religioni misteriche orientali iniziarono a conquistare adepti.
e giusto perdonare? quanto puo` far bene alla vittima? esiste perdono senza riconciliazione? piu` semplice con se stessi o dopo un`offesa ricevuta, piu` complesso tra gruppi politici e religiosi, il perdono richiede tempo e fatica, ma e` necessario per non dimenticare. il perdono si prospetta come via alternativa alla vendetta o alla fuga.
fortemente influenzati da quelli greci, ma dotati anche di una originalita` dovuta a una tradizione piu` che millenaria, i miti romani sono stati l`asse portante della visione politica e religiosa della societa` che ha fondato l`impero piu` importante dell`antichita`. questo volume ricostruisce le leggende e le storie degli dei e dei personaggi divinizzati che hanno dato origine a uno dei piu` fastosi complessi di credenze religiose dell`antichita`.
i padri cappadoci furono noti pensatori cristiani noti per la difesa dell`ortodossia e la conoscenza della filosofia greca. il volume e` dedicato a gregorio di nissa, del quale presenta le opere teologiche piu` significative. trattasi del "grande discorso catechetico", una sintesi della dottrina cristiana; "la vita di mose", un`interpretazione spirituale della vita di mose; "l`anima e la resurrezione", che traccia una innovativa antropologia e una profonda teologia dell`amore di dio; il "contro eunomio", che propone una nuova teologia trinitaria basata sul rapporto tra sostanza divina e persone (in greco: "ipostasi") divine; ed infine le "opere teologiche minori", dedicate al medesimo rapporto tra sostanza ed ipostasi.