Colonna sonora dello spettacolo teatrale, tratto dal famoso film di Mel Brooks.
i saggi di questo volume - su montaigne, pascal, racine, baudelaire, proust, sul pubblico del classicismo francese - completano e arricchiscono il quadro del realismo occidentale avviato da "mimesis" dello stesso autore. anche in queste pagine, come nella sua opera maggiore, auerbach mette in atto la sua originalissima metodologia critica, mobile e antidogmatica, capace di rendere significativo il "dettaglio", di risalire dallo stile di testi alla temperie complessiva di un`epoca, di una societa`, di una cultura. la costante attenzione per il pubblico gli permette di penetrare nella segreta dinamica delle opere, nel loro realizzarsi come esperienza estetica, di registrare le mutazioni della spiritualita` - la progressiva "secolarizzazione" in cui si rivela il destino del moderno -, ma anche di cogliere l`emergere di nuove sensibilita` e di nuove forme.
"il padre degli orfani" e` un altro giallo morale di soldati. ed e`, sottotraccia, una rilettura moderna della prima novella del decameron attraverso la rochefoucauld, e attraverso pascal: tra giansenismo e gesuitismo. il racconto ha avuto in cesare garboli il suo miglior lettore: "non so perche` la critica soldatiana abbia sempre negletto questa cenerentola, sia pure a favore delle grandi sorelle. magistrale studio di psicologia, il ritratto di antonio pellizzari, il protagonista, e` non il cartone ma il modello, si direbbe, del futuro alessandro rora` della "busta arancione", il falso devoto, il roseo e livido omosessuale complicato, torturato, introverso, domatore e fustigatore inflessibile dei suoi istinti."
durer era un visual designer come steve jobs? perche` eva longoria, di desperate housewives, apprezza photoshop come regalo di natale? scopo del catalogo ikea e` informare o incantare? walter benjamin ha sbagliato previsioni? e il visual designer e` un pericoloso rivoluzionario, un puro esperto di grafica o un progettista di futuro? mentre scrive la nuova guida a un mestiere che ha cinquecento anni alle spalle, e tutto il futuro davanti, falcinelli mette ogni lettore di fronte ai due nodi fondamentali di oggi: la consapevolezza e la responsabilita`. un manuale per chi non vuole limitarsi a riconoscere e usare le forme, ma capire chi davvero sta parlando. quasi cinquant`anni dopo "il medium e` il massaggio" di mcluhan e fiore, un racconto che aggiorna la mappa di un mondo sempre piu` governato dalle immagini.
Giovane rocker proveniente dall'Arkansas, Denny ha una voce forte ed intensa, che sta tra Bob Dylan e Roy Orbison. Una voce che sa soffrire e che interpreta molto bene la musica proposta in questo disco: una commistione di musica del Sud, rock, folk e gospel. Un suono definito Arkansas Soul che Denny rende reale grazie alla sua voce ed anche a parte della sua vita, legata per un certo periodo ad una sorta di autodistruzione, con alcool e droghe a farla da padrone.
Emi 2007.
