
quando i greci hanno rappresentato gli dei in forma umana, hanno svincolato il mito dai simboli del rituale religioso e lo hanno trasformato in immagine. secondo vernant questa evoluzione corrisponde alla nascita dell`arte in senso moderno. raffigurando i defunti e le divinita` si suole esorcizzare, rendere presente e visibile cio` che e` altrove: questo e` il paradosso e al tempo stesso il ruolo dell`immagine. il volume vuole precisare le condizioni, le modalita` e gli effetti di un cambiamento cosi` decisivo.

duby e geremek si sono conosciuti a varsavia nel 1960, e da allora la loro amicizia si e` alimentata delle molte pasioni comuni: la storia, il medioevo, certo, ma, piu` in particolare, una concezione aperta e problematica della storia stessa, e poi una dimensione d`impegno. nel corso della conversazione duby e geremek raccontano la propria esperienza, l`avviamento alle discipline storiche, il maturare dei loro interessi specifici, ma anche il proprio passaggio attraverso le temperie culturali che hanno dominato il nostro continente dagli anni trenta ad oggi.

questi "diari europei" sono appunti, riflessioni, descrizioni dei viaggi e dei colloqui che dahrendorf ha avuto con imprenditori, ministri e uomini politici. un motivo non secondario dell`attrazione suscitata da questi schizzi e` dato dall`ironia con cui sono presentati gli eventi politici e statali piu` rilevanti. vi si affrontano questioni serie come gli sviluppi degli avvenimenti in europa orientale, il ritorno della destra in italia, le chances di maastricht. i testi nascono dai contributi pubblicati a partire dal 1992 sulla rivista tedesca "merkur" e poi tradotti, tranne alcuni, sulla rivista italiana "micromega" e vengono preceduti da una introduzione appositamente scritta per questa edizione.

il libro e` dedicato alle risposte della societa` civile internazionale alla globalizzazione e al predominio di una economia monetaria virtuale, facendo riferimento al settore non profit, con particolare riguardo al fair trade, o commercio equo e solidale.







Inquieto e sempre in movimento, Jimbo James Mathus prosegue una carriera interessante, geniale quanto disordinata. Rocker, bluesman, produtture, membro fondatore degli Squirrel Nut Zippers, membro della South Memphis String Band, leader dei Tri-State Coalition, Jimbo è un vulcano di idee e di suoni. Come conferma questo nuovo lavoro, scritto tra Memphis e le colline del Mississippi dove il blues la fa da padrone, senza dimenticare rock e southern rock. 9 canzoni imbevute di sonorità sudistes. Edizione limitata in vinile ( solo in vinile ! ). Stampa Usa. Contiene download card.





una buona pratica preliminare di qualunque altra e` la pratica della meraviglia. esercitarsi a non sapere e a meravigliarsi. guardarsi attorno e lasciar andare il concetto di albero, strada, casa, mare e guardare con sguardo che ignora il risaputo. esercitare la meraviglia cura il cuore malato che ha potuto esercitare solo la paura. questo e` un libro disordinato. e l`autrice ha scelto di lasciarlo cosi.

la conoscenza del cosmo e` una storia di balzi in avanti, autentiche rivoluzioni che hanno messo in crisi certezze radicate, sostituendole - talvolta a fatica - con altre. ersilia vaudo ce le racconta e ce le spiega in un libro pieno di fascino. una meravigliosa avventura attraverso una serie di

"non esiste genio senza una vena di follia", sentenziava seneca. e anche la musica rock ne sa qualcosa, potendo vantare una lunga lista di "folli" e follie passate alla storia, di cui si e` sempre nutrita per creare opere immortali, performance eccezionali ed emozioni contrastanti - non senza gli eccessi che l`hanno resa cosi` celebre e seguita. da chi ha lasciato piccoli e grandi capolavori prima di una fine tragica o evitabile, a chi per tutta la carriera ha convissuto con i propri demoni piu` o meno nascosti, non di rado il processo creativo del rock e` stato indotto ed esasperato da un uso spregiudicato di sostanze stupefacenti e alcol, oltre che da inquietudini, angosce e traumi irrisolti. molti musicisti, per questo, hanno gettato la spugna perche` perseguitati dalle proprie ossessioni; tanti altri invece hanno proseguito tra alti e bassi in precario equilibrio, continuando a regalarci preziosi segni della loro arte. dal fondatore dei pink floyd, syd barrett, al genio dei beach boys, brian wilson, dalle sregolatezze di amy winehouse ai traumi di sinead o`connor, dalle fobie di mike patton alle follie estreme di gg allin, la lista e` lunga e suggestiva, e nasconde la parte piu` intima e tormentata della musica rock. quella che l`ha resa unica. prefazione di gianni maroccolo.