fra il 1998 e il 2003, con l`intensificarsi delle sue collaborazioni a giornali e riviste, roberto bola?o accumula una quantita` rilevante di discorsi, interventi, recensioni. sembra un effetto collaterale dell`idea compulsiva di scrittura a cui da sempre pagava il suo tributo. in realta`, come i lettori avranno modo di scoprire, bola?o stava dando vita a qualcosa di diverso e imprevedibile: un autoritratto per frammenti d`occasione. tale infatti si rivela subito "tra parentesi": i testi che vi sono radunati alcuni ancora inediti - sono tutti dedicati a temi o a personaggi niente affatto incidentali nella carriera di bola?o: il cile, l`esilio, la poesia latino-americana, la vita e le opere - reinventate in poche frasi - di philip k. dick e burroughs, nicanor parra` e gombrowicz, borges e rodolfo j. wilcock. una divagazione alla volta, un`incursione dopo l`altra in territori noti a lui solo, questo libro diventa proprio il genere di opera che bola?o pretendeva di odiare sopra ogni altra: un`autobiografia - qualcosa che, come lui stesso dice delle memorie di ellroy, "finisce con un uomo solo che rimane in piedi... vale a dire, non finisce mai". difficile immaginare un epitaffio piu` conseguente e piu` lusinghiero.
il libro ripercorre il cammino tracciato dal creatore di don chisciotte osservando in prima istanza gli aspetti piu` significativi della sua esistenza e della sua attivita` artistica, dai primi esperimenti poetici e prosastici (la golotea) all`euforia del narrare (nel chisciotte, nelle novelle esemplari e nel persiles), con accenti piu` marcati sui due prodotti (chisciotte e persiles). l`immagine cosi` costruita si staglia, poi, su uno sfondo di smalti italiani per evidenziare alcune questioni di traducibilita` del linguaggio cervantino nell`universo linguistico italiano antico e moderno e per osservare il dialogo intertestuale che cervantes stabilisce con ludovico ariosto e con torquato tasso.
un`introduzione organica alla filosofia di heinrich friedrich jacobi (1743-1819), universalmente riconosciuto come un protagonista della filosofia tedesca classica nel passaggio dall`eta` dei lumi alla stagione del romanticismo. dopo un capitolo iniziale, in cui vengono messi in luce la formazione di jacobi, i suoi primi esperimenti letterari e filosofici, il pensiero economico e politico, si prende in considerazione il nucleo filosofico dei due romanzi allwill e woldemar. seguono le ricostruzioni delle controversie sulla dottrina di spinoza, che ha assicurato a jacobi un posto fondamentale nella storia della filosofia moderna, contro l`idealismo e "sulle cose divine" con schelling.