figlio della piu` grande attrice inglese dell`ottocento, attore egli stesso dai 17 ai 25 anni, gordon craig (1872-1966) nel 1896 abbandono` la carriera di attore e si dedico` allo studio dell`apparato scenico e alla direzione degli spettacoli. sostenitore dell`assoluta priorita` del regista, creatore e coordinatore di tutte le componenti della scena, arriva a teorizzare l`abolizione sia del testo letterario che dell`attore, sostituito, dalla supermarionetta. l`autore in questa presentazione traccia il percorso dell`attivita` teatrale di craig, sia teorica che pratica, e propone una nuova lettura interpretativa delle sue teorie, in particolare di quella della supermarionetta.
nell`itinerario narrativo di nagib mahfuz, "il ladro e i cani" segna l`affrancamento da alcune proposizioni del realismo e la ricerca di uno stile in cui confluiscano quotidianita` e trascendenza, come segni esemplari del mondo concreto e del mondo fantastico. nelle vicende di un ladro che, attraverso la vendetta, insegue un`improbabile giustizia per il tradimento degli ideali giovanili, si celebra infatti la rappresentazione allegorica di una concezione tragicamente catartica dell`esistenza. le pagine del romanzo si affollano allora di personaggi identificanti le trascorse esperienze del protagonista e il rispecchiamento di questi in una mutevole realta` che sempre lo relega in quella dimensione dove verita` e menzogna coincidono annullando sia i miti del passato sia le speranze nel futuro. il saggio, il poliziotto, l`amico importante, la prostituta, l`oste, la moglie, il rivale e la figlia che lo rifiuta, costituiscono per sadi mahran un travagliato presente ossessivamente segnato dall`imperativo della rivalsa: un mondo fitto di viuzze, palmizi, taverne, periferie desolate, contrafforti sabbiosi e cimiteri prospicienti il deserto, in cui solamente il ricordo puo` guidarlo, dopo un cammino scandito da morti innocenti, all`appuntamento con il proprio destino. infine il pensiero di sadi mahran si aggruma intorno all`idea di un`entita` superiore, di cui la morte personifica l`araldo...
le storie che si intrecciano in questo libro sono tutte ambientate nell`estate del 1939, quando i destini delle persone che viaggiano il mondo, visitano parigi e villeggiano a cortina si ritrovano improvvisamente a confronto, sospinti dall`avvicinarsi della tempesta che travolgera` l`europa. ognuna di queste storie rappresenta un desiderio andato perduto. ritratto impietoso di un ambiente, il libro si concentra su quella terra di nessuno dove la vita famigliare si ritrova esposta al richiamo di trasgressioni tanto piu` insistenti quanto piu` vengono tenute lontano da casa.
il romanzo inglese, con la sua varieta` di forme, linguaggi, generi e sottogeneri, costituisce una delle principali ricchezze del patrimonio letterario europeo. gli autori, le opere e i temi di questa grande tradizione, dalla sua nascita nel settecento a oggi, in una sintesi mirabile che e` anche una guida alla lettura di defoe e fielding, dickens e george eliot, delle sorelle bronte e hardy, di joyce, woolf, le carre` e molti altri.