
un baedeker insolito, graffiante, appassionante come un racconto. la firenze che torniamo a vedere attraverso gli occhi della scrittrice non e` quella del turismo di oggi, ma quella della vita di ieri, del rinascimento al suo zenit: quando l`italia era maestra del mondo.

"questi scritti narrativi di colorni sono certo impari alla sua opera e ai suoi studi di filosofia, ma documentano - in un itinerario in cui il dialogo con saba e` un momento fondamentale - un`umile, attenta ricerca della concretezza, una lotta contro l`astrazione che cosi` facilmente puo` irrigidire l`universale pur appassionatamente professato, una resistenza alle maiuscole di tanti anche grandi sistemi concettuali." (claudio magris)

questo volume ripercorre la complessa vicenda della formazione e dello sviluppo della scienza politica contemporanea e presenta la prima storia dell`analisi empirica dei fenomeni politici, cosi` come questa si e` venuta configurando dal secondo dopoguerra alla prima meta` degli anni novanta. una seria indagine storica, tanto piu` se ha l`ambizione di disegnare un quadro nitido e unitario, non puo` certo risolversi in una pur diligente raccolta di schede e sommari concernenti scuole e indirizzi di ricerca. proprio per cio` l`autore ha inteso ricondurre la varieta` dei punti di vista e la molteplicita` degli apporti scientifici ad alcuni orientamenti di carattere generale, per codificare concetti e teorie, problemi e modelli, ipotesi e risultati.

se la follia e` la negazione della ragione e la ragione e` il luogo del linguaggio, la malattia mentale dovrebbe allora colpire alla radice la competenza linguistica dei soggetti psicotici. come mai, allora, gli schizofrenici non solo sono capaci di prestazioni lessicali e sintattiche sorprendenti, ma riescono addirittura a costruire ex novo lingue intere perfettamente regolari? perche` i paranoici, all`interno della loro lucidita` delirante, riescono a fabbricare argomentazioni e simulazioni formalmente inconfutabili? questo volume intende rispondere a tali interrogativi. raffrontando sistematicamente, in una prospettiva storica, teorica ed empirica, il discorso psicotico con le strutture linguistiche delle patologie cerebrali - afasia, agnosia, autismo - o con quelle esibite dai soggetti normali, si dimostra come la follia conduca a un drastico impoverimento della complessita` dei significati: la semantica schizofrenica, anche se realizzata in forme superficiali corrette, e` sempre un universo incomunicabile del tutto "privato" il discorso paranoico e` un virtuosistico dispiegarsi di un unico contenuto delirante che eternamente ritorna. la filosofia della mente psicotica appare, cosi`, paradossalmente, un modello vivente di quello stesso riduzionismo con cui le scienze cognitive cercano di spiegare il pensiero intelligente. nel corso delle tre parti in cui si articola, il libro mette a disposizione degli studi universitari non solo il confronto fra le diverse filosofie della mente con cui si e` interpretato il linguaggio psicotico, ma soprattutto l`analisi di testi originali - lettere, biografie, trattati, poesie - conservati negli archivi di alcuni ex manicomi, o appositamente registrati in interviste tra medici e pazienti: un materiale affascinante e ricco d`interesse per linguisti, filosofi, semiotici, psicologi e operatori clinici.

il romanzo "la tela di ragno" usci` a puntate dal 7 ottobre al 6 novembre 1923 sul quotidiano socialista viennese "arbeiterzeitung". soltanto due giorni dopo la sua interruzione - l`opera doveva infatti rimanere incompiuta - adolf hitler tentava il suo primo, fallito colpo di stato, il famoso putsch di monaco, e questo puo` spiegare senz`altro meglio di ogni altra circostanza il quadro storico da cui scaturisce la figura del protagonista di questa straordinaria narrazione, theodor lhose, un mediocre ufficiale tedesco della grande guerra roso dall`invidia e assetato di potere che, come ha scritto claudio magris, "percorre tutte le tappe dell`abiezione personale e politica, sullo sfondo di una germania insanguinata dalle squadre di ludendorff". accanto a lui sfilano gli altri personaggi, dal `detective` klitsche al dottor trebitsch, dal principe heinrich a benjamin lenz, vero `alter ego` di theodor, "ebreo di lodz, assoldato come spia da un centro d`informazioni e spionaggio durante la guerra". uomini devastati dalla loro stessa pochezza umana, frutti famelici di un`epoca che sta sempre piu` sprofondando nella violenza cieca. un romanzo davvero impressionante per lucidita` e intensita`, e - insieme un`agghiacciante preconizzazione degli orrori del nazismo.


tartufo ha saputo conquistare, con la sua falsita`, orgon e madame pernelle, sua madre. elmire, moglie di orgon, ne ha invece riconosciuto l`ipocrisia cosi` come il figlio damis che viene addirittura cacciato di casa quando rivela che tartufo ha cercato di sedurre elmire. orgon vorrebbe invece dargli in moglie la figlia e gli fa donazione dei suoi beni. infine elmire convince il marito ad assistere, non visto, ad un suo colloquio con tartufo in cui lei fingera` di corrispondere alla sua passione. orgon scoprira` cosi` la vera natura del suo protetto. scoperto, tartufo cerca di impadronirsi dei beni di orgon, riconosciuto dalla giustizia, da cui era ricercato da tempo, viene arrestato.





"si puo` leggere di primo acchito, senza pause, o comunque indifferenti alle interruzioni; poiche` da qualsiasi punto si ricominci la lettura, e` come riprendere la storia da un punto fermo, senza nessi da ricordare con quanto precede. ogni pagina e` un inizio: per l`episodio che segue, per il personaggio che viene introdotto, per la situazione in cui alice si trova. [...] l`invito al lettore e` di seguire alice nel suo viaggio fantasioso cosi` come le piccole liddell l`hanno seguito in barca, lungo il tamigi, il 4 luglio del 1865. rinunciare a cercare troppo astrusi significati ha un grande effetto liberatorio; alla luce di quello che ancora una volta il saggio re di quadri sentenzia nell`ultimo capitolo: `se non c`e` nessun significato... questo, sapete, ci risparmia un mondo di guai, perche` non abbiamo piu` bisogno di cercarne uno`." (dalla prefazione di luigi lunari)

queste "opere in raccolta" segnano un punto di svolta nelle nostre conoscenze dell`autore. questa nuova edizione non solo integra significativamente, attingendo a una vastissima e pressoche` ignota produzione dispersa, il cosiddetto "canone ambroise" (cioe` il gruppo di opere che sciascia stesso volle includere nei due volumi apparsi fra il 1987 e il 1991 a cura di claude ambroise), ma soprattutto mira a ricostruire, sulla base di un rigoroso studio di manoscritti e dattiloscritti, la genesi e la storia dei testi. i due volumi saranno organizzati per tipologie testuali: narrativa, testi teatrali, poesie e traduzioni poetiche (vol. i); racconti-inchiesta, "inquisizioni", cronachette e memorie (vol. ii, tomo i); saggi letterari, storici, d`arte e civili (vol. ii, tomo ii). li correderanno rigorose note ai testi, una bibliografia esaustiva degli scritti di sciascia e un indice dei nomi (autori e opere citati, personaggi letterari).






pensato per chi si avvicina al cinese per studio, lavoro o turismo, il dizionario contiene tutte le parole, le forme derivate e le locuzioni piu importanti della lingua. l?opera comprende una breve guida alla trascrizione pinyin e alla fonetica del cinese, oltre a una grammatica che tratta gli argomenti principali: scrittura cinese, sostantivi, pronomi e aggettivi, numerali e classificatori, avverbi, verbi e preposizioni, congiunzioni e particelle, costruzione della frase, complementi verbali. una ricca appendice fraseologica fornisce esempi pratici da usare al lavoro e in contesti informali: le frasi per chiedere l?ora, il linguaggio di internet, che cosa dire in banca, in albergo, nei negozi, al ristorante. * oltre 40.000 lemmi * oltre 58.000 significati * indice dei radicali e tavola delle chiavi * ordinamento alfabetico in base alla trascrizione pinyin * indicazione dei toni per la pronuncia corretta * in appendice: nomi dei principali stati, numeri, unita di misura * breve introduzione alla grammatica cinese * sezione di fraseologia con trascrizione pinyin




questa trilogia, scritta in forma di diario, pone l`inquietante figura di dracula al centro di un puzzle particolarmente intricato. partendo cinquant`anni prima dell`inizio del romanzo di stoker, "il patto con il vampiro" svela infatti l`esistenza di un antico e segreto accordo nella famiglia dracula. arkady, pronipote del principe vlad tsepesh, meglio conosciuto come dracula, vi`ve nell`incubo di una terribile minaccia, costretto a procurare sempre nuove vittime al suo adorato prozio per salvare la vita alle persone amate. coinvolto in un abisso di morte e di sangue, arkady osera` ribellarsi al suo tragico destino e sfidare dracula, per il bene della sua famiglia. nei "figli del vampiro" arkady, divenuto anch`egli un vampiro, ha un unico, bruciante desiderio: distruggere vlad prima che riduca in eterna schiavitu` il suo primogenito stefan. nel "signore dei vampiri" e` abraham a cercare di porre fine all`atroce patto di sangue che da secoli riduce in schiavitu` la famiglia tsepesh.


il filebo rappresenta l`ultima e la maggior opera etica di platone. tuttavia, rientra a pieno diritto anche nel novero dei dialoghi dialettici. tre sono i temi che si intrecciano lungo il dialogo tra protarco e socrate: le domanda su quale sia la "vita buona" per l`uomo; la questione teoretica centrale del bene e della sua natura; e, infine, il tema della vita divina e l`uomo. ma il vero argomento trattato dal filebo e` il "piacere". attraverso una lunga e dettagliata analisi dei vari tipi di piaceri, a partire dalla prima e fondamentale distinzione tra piaceri corporei e piaceri spirituali, platone giunge da una parte a condannare la concezione edonista della vita che identifica senza mezzi termini il piacere sensibile con il bene arrivando a conclusioni assurde; dall`altra, pero`, non respinge tutti i piaceri in blocco. l`uomo, infatti, non e` un sasso: e` necessario, percio`, condurre una vita temperante che consenta di dedicarsi a quelle conoscenze che garantiscono maggiori e piu` elevati piaceri, tanto piu` che non vi puo` essere conoscenza senza godimento del conoscere. tutto e` misto: ma i misti buoni sono soltanto quelli "misurati". quest`edizione e` curata da maurizio migliori, autore di una delle piu` cospicue monografie su questo dialogo (l`uomo fra piacere, intelligenza e bene, vita e pensiero, milano 1993) ed esperto internazionale dei dialoghi dialettici di platone. la sua introduzione e` una guida sintetica e precisa al dialogo. le note al testo sono brevi ed essenziali e rispondono all`esigenza di chiarire i passi e i concetti piu` controversi e difficili. le parole-chiave permettono di entrare in profondita` ma con immediatezza nel nucleo dello scritto. la bibliografia raccoglie gli studi piu` importanti sul filebo degli ultimi cinquant`anni. il testo greco a fronte e` quello dell`edizione critica oggi di riferimento (j. burnet, platonis opera, "scriptorum classicorum bibliotheca oxoniensis"), di cui conserva struttura di riga e numerazione.