
"ammesso che si possa riconoscere l`anima di un altro essere umano, non e` mai dato riconoscere la propria". nel racconto di un alienato a un altro se stesso, la lotta dilaniante e mortale per strapparsi a luoghi che da sempre generano terrore allo stato piu` puro: i propri sogni.

"la prima fase potremmo chiamarla fede emotiva. la seconda potremmo chiamarla fede metafisica. la terza, disillusione assoluta. la quarta, comprensione estetica". difficile immaginare che queste parole siano state pronunciate nel 1924 sul piccolo palco di un albergo newyorkese, dove ad assistere powys nella sua orazione c`era una celebre attrice di vaudeville. ma con powys l`immaginazione corrente e` sempre destinata a rimanere in difetto.

le esistenze di de quincey, keats e schwob raccontate come tre minuscoli romanzi.

il racconto, fin qui inedito, da cui ha avuto origine "la storia di un matrimonio". in precedenza infatti il romanzo, pubblicato nel 2008, era stato un breve racconto: e` presentato qui con una breve nota in cui l`autore ricostruisce i legami, le affinita` e le differenze tra i due testi.

la formula fe`ne`on secondo il suo inventore: una riga per l`ambiente, una per la cronaca piu` o meno nera, una per l`epilogo a sorpresa. leggere per credere.




