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il filo rosso che lega fra di loro gli articoli raccolti in questo volume e` la difficolta` di informare per i giornalisti che possiedono l`orgoglio del proprio mestiere nel far conoscere notizie considerate scabrose e analizzarle secondo dati certi. e la difficolta` di esercitare il diritto all`informazione da parte di chi non e` disposto ad accettare pedestremente la visione del mondo spesso imposta, proprio attraverso i media, dai poteri economici e politici. da dieci anni gianni mina`, non trovando piu` spazio nella televisione, conduce attraverso i film documentari e la carta stampata la sua battaglia di giornalista fuori dal coro, stigmatizzando interventi approssimativi, ambigui o reticenti e smentendo le versioni ufficiali con la forza indiscutibile dei fatti. gli interventi raccolti in questo libro costituiscono un esercizio di controinformazione sugli avvenimenti piu` diversi e controversi del nostro tempo: dall`incontro con il subcomandante marcos alla cronaca della repressione messa in atto da un segmento delle nostre forze dell`ordine al g8 di genova nel 2001; dalle ipotesi sui meccanismi che hanno favorito gli attentati dell`11 settembre, alle rivelazioni del diplomatico usa wayne smith sulla ripresa delle relazioni con cuba che il presidente jimmy carter stava per firmare se non avesse perso le elezioni contro ronald reagan. osservazioni spesso provocatorie, ma comprovate e mai smentite, che costituiscono uno strumento per comporre un quadro lucido del nostro tempo.

"che disdetta, che jettatura... e` inutile, non ho fortuna!". il destino e` il nuovo dio di una societa` siciliana che ha perduto tutti i suoi numi (quelli della religione come quelli della scienza) cosi` come si presenta nel 1887 a de roberto, narratore allora esordiente. nelle storie dei personaggi piu` diversi (dalla principessa all`artigiano, dal barbiere ambizioso al suicida fallito) de roberto vede la `sorte` come provvisorio cemento ideologico di una comunita` altrimenti avviata alla disgregazione: il piu` adatto a gente che e` troppo debole per costruirsi una vita secondo volonta` ma che esige comunque una qualche spiegazione della propria sconfitta.

risale al 1988 la scoperta in mare di una colonia di alghe tropicali del genere caulerpa, inopinatamente acclimatatasi nel mediterraneo. utilizzata negli acquari come elemento decorativo perche` mette in evidenza i colori dei pesci tropicali con il suo verde acceso, questa specie si e` rivelata ben presto pericolosamente infestante. segnalata qualche anno dopo sulle coste francesi, poi in italia, poi sulle coste di altri paesi, la caulerpa taxifolia, prolifera senza controllo coprendo superfici tali che e` impossibile pensare di sradicarla. ne` puo` essere piu` efficace il ricorso a metodi di lotta biologica. si e` ormai in piena catastrofe ecologica dato che l`alga distrugge la vegetazione sottomarina tra i 3 e 30 metri di profondita`.

questo lavoro, del 1930, e` un tentativo di applicare le scoperte della psicoanalisi all`antropologia e al sociale. nell`affrontare il tema dei riti sacrificali, l`autore sceglie di limitarsi "alla questione psicologica delle motivazioni inconsce che vengono soddisfatte da un certo rito". afferma, riprendendo freud, che alcuni riti sono "la ripetizione di un parricidio", espressione di un odio inconscio dei figli per i padri. dobbiamo quindi a moneykirle la nascita di un pensiero antropologico che valorizza al massimo l`inconscio quale causa sotterranea delle manifestazioni umane piu` evidenti e piu` significative sul piano politico, storico, sociale ed economico.

alla fine degli anni quaranta 695 fascicoli processuali sui crimini di guerra nazi-fascisti "scomparvero" dagli archivi della procura generale militare; contenevano notizie su eccidi, omicidi, saccheggi compiuti in italia durante l`occupazione tedesca. recuperati solo nel 1994, hanno rivelato una verita` troppo a lungo taciuta: la rappresaglia contro i civili non era per i tedeschi e i repubblichini solo un modo per reagire agli attacchi partigiani, ma una vera e propria tattica terroristica preventiva.

(dalla prefazione di roby, dodi e red)

a cinque anni dalla scomparsa di sergio marchionne, tommaso ebhardt torna in libreria con un`attesa edizione aggiornata e ampliata del bestseller sul manager che ha salvato fiat e chrysler dalla scomparsa. l`autore riprende il filo del racconto andando a ritrovare i protagonisti di un`epoca rivoluzionaria, da john elkann a alfredo altavilla, agli amici della little italy di toronto in un viaggio ideale che parte da torino e arriva fino ad amatrice via detroit, alla ricerca di cosa resta del ciclone marchionne. durante i quattordici anni della sua guida ha piu` che decuplicato il valore del gruppo globale in borsa. ha trasformato fiat da azienda italiana sull`orlo del fallimento a sesta societa` automobilistica al mondo. e andato all`assalto dei mercati nel momento della grande crisi economica. ha pensato sempre in grande. le sue scelte, mai scontate, spesso drastiche, hanno esaltato gli investitori, ma gli hanno anche attirato pesanti accuse, tra cui l`aver spostato il baricentro dell`impresa lontano dall`italia e calpestato i diritti degli operai. chi e` stato sergio marchionne, leader visionario e divisivo, e che cosa resta della sua eredita`? tommaso ebhardt - che l`ha letteralmente inseguito per dieci anni da un capo all`altro del mondo, dal lingotto a detroit, a wall street, fino alla sua casa in michigan - ritrae in questo libro una figura complessa, che si rivela man mano al giornalista in rapide battute, rare interviste, numerose occasioni professionali e preziosi incontri a due, a microfoni spenti ma soprattutto indaga le convinzioni piu` profonde, gli interessi, i sentimenti privati di un uomo riservatissimo, che tuttavia gli aveva affidato a volte i suoi pensieri, riconoscendolo pubblicamente come , e prova a capire il segreto del personaggio che da sconosciuto outsider e` diventato uno dei manager piu` visionari del nuovo millennio.

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