nel 1929 albert londres, giornalista francese, parte alla scoperta degli ebrei, per incarico del quotidiano "le petit parisien". l`inchiesta lo porta da londra alla russia subcarpatica, poi in transilvania, in bessarabia, in bucovina, in galizia, dove visita gli insediamenti ebraici, testimoniando le difficili condizioni di vita e il diffondersi dell`ideologia sionista. poi da varsavia, vera capitale ebraica in europa, segue le vie delle navi di emigranti verso la terra promessa. e alla fine del viaggio, nel vivo del progetto sionista della neonata tel aviv, a gerusalemme, hebron, safed, che londres registra il "dramma dell`idealismo" alle sue prime battute cruente, tra "focolare nazionale ebraico", rivolta araba e ignavia dell`occidente.
come in un album di fotografie il racconto procede per istantanee: il rituale dell`andare a letto, la pessima acqua di colonia del parrucchiere, le figurine dei re di francia nelle confezioni del burro salato, le vacanze al mare e i fumetti di tintin, il fascino perverso di terence stamp e poi la gelosia del padre e quella reciproca del figlio che lo ha sorpreso con la madre. le immagini dell`infanzia piene di struggente nostalgia lasciano il posto all`astio e al rancore, ma nascosta da un velo di pudore si indovina una tenerezza inconfessata, tradita e insieme testimoniata dal dolore per l`indifferenza e l`ingratitudine, dall`aridita` degli affetti ridotti a semplici formule, dalla stessa spietatezza della confessione.