nelle pagine qui raccolte, pietro annigoni (1910-1988) riferisce e commenta le vicende di una lunga fase della sua vita, dal 1946 al 1969. da questi scritti prendono a vivere i luoghi, i personaggi e le situazioni che giorno dopo giorno hanno marcato un percorso fitto di incontri e di emozioni, di lavoro e di pause, di ricordi e di riflessioni, di viaggi e di soste. perno di questo documento e` dunque il suo viatico attraverso culture, paesaggi, tradizioni, mondi oltre i confini a lui noti, come anche i suoi contatti con varie personalita`, dagli amici a prestigiose celebrita`, rappresentate nei suoi famosi ritratti. artista "viandante", come ebbe lui stesso a definirsi, annigoni sperimenta il viaggio come mezzo di conoscenza, di ispirazione e di approfondimento per la sua pittura, alimentando una passione radicata fin dalla giovinezza. da questa narrazione multiforme, fatta di cronache e descrizioni, pensieri e parole, sogni e realta`, luoghi segreti e mete famose, emerge una visione diretta di annigoni, un autoritratto cangiante che sa svelarci, oltre al temperamento e al mestiere dell`artista, le sue doti di scrittore. (angela sanna)
l`epistolario americano di garcia lorca alla famiglia, relativo al soggiorno negli stati uniti e cuba (1929-1930) e poi al viaggio a buenos aires e montevideo (1933-1934), comprende 58 lettere, di cui 32 inedite anche nel testo spagnolo. ci restituisce l`immagine di un lorca che, in contrasto con la denuncia dei libri americani, indossa la maschera dell`allegria e della sicurezza. il carteggio del 1933-1934, concernente il viaggio a buenos aires vede il trionfo del poeta e del drammaturgo acclamato dalle folle teatrali. ma quando l`eco degli scontri politici in spagna viene a turbare la grande euforia del momento, le ultime lettere chiariscono le idee repubblicane del poeta che sente l`imminenza della guerra civile. due anni dopo morira` a granada.