la dolorosa esperienza della guerra e del suo tragico epilogo tracciano un solco profondo nella storia del paese, scandiscono in maniera inequivocabile la fine di un`epoca e l`inizio di un`altra. da quella frattura si pongono le basi per la nascita di un diverso sistema dei partiti, per l`introduzione di un nuovo assetto istituzionale, per l`inserimento del paese in una ben definita sfera di influenza, per un cammino, pur incerto e contrastato, verso la democrazia. il 1945 va dunque ricostruito come un anno terribile e straordinario, incerto ed eccezionalmente intenso: di certo, come uno dei periodi di maggiore crisi e risveglio della storia nazionale.
a tutti noi e` capitato di restare sorpresi per un improvviso scatto d`ira o per un attacco d`ansia, per manifestazioni che ci sembrano inconciliabili con una condizione di "normalita`". si tratta della rivelazione di un disagio profondo o semplicemente dell`altra faccia di una condizione del tutto ordinaria? il nuovo libro di andreoli e` dedicato proprio a queste "piccole follie quotidiane".
questo volume raccoglie tutti gli scritti di saggistica, con particolare attenzione all`argomento letterario, stesi da giorgio bassani nel corso di circa quarant`anni, dai primi anni `40 fino alla fine degli anni `70. un lungo e vario percorso intellettuale e morale, in stretto rapporto con la produzione narrativa e lirica dell`autore: lettere dal carcere, estratti di diari, studi su scrittori italiani e stranieri dell`otto e novecento, pagine di critica artistica. da "le parole preparate", che bassani dedico` a venezia e alla letteratura ispirata dalla serenissima, a "la rivoluzione come gioco", scritto nel 1944, in una roma occupata dai tedeschi, in cui l`autore analizza quell`europa nazista e fascista che fa da sfondo ai suoi romanzi.