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a un corso di horowitz, a salisburgo, si incontrano tre giovani pianisti. due sono brillanti, promettenti. ma il terzo e` glenn gould: qualcuno che non brilla, non promettente, perche` e`. una magistrale variazione romanzesca sul tema della grazia e dell`invidia, di mozart e salieri, ma ancor piu` sul tema terribile del "non riuscire a essere".

matricidio. nella catena dei delitti che trascinano nel sangue la famiglia degli atridi, e` questo il nodo cruciale, davanti al quale l`antica giustizia familiare e` costretta ad arrestarsi. agamennone sacrifica la figlia ifigenia, clitennestra uccide agamennone; a oreste, figlio di agamennone, spetta il compito di vendicare il padre uccidendo clitennestra. ma clitennestra e` sua madre. la necessita` della vendetta e l`empieta` del delitto, i diritti del padre e la pieta` per la madre, stringono il figlio di agamennone e di clitennestra in una morsa da cui ne` la coscienza, ne` gli dei potranno liberarlo. la speranza, con cui si chiude la tragedia, e` in un assoluzione affidata alla giustizia umana, che segnera` l`avvento di una nuova era.

questa operetta, pubblicata postuma nel 1830, e` considerata la massima espressione della concezione materialistica del suo autore, filosofo illuminista e condirettore, assieme a d`alambert dell`encyclope`die. ma, nonostante la serieta` della tematica, il brio e la spigliatezza con cui la materia e` trattata, il senso di umanita` che traspare dall`andamento del dialogo, di volta in volta entusiastico, scherzoso o dubbioso, rendono il "sogno" una lettura piacevole e coinvolgente anche per chi non abbia dimestichezza con le letture filosofiche. testo francese a fronte.

"il centro abitato piu` vicino era una piccola frazione. all`altezza della prima casa, una misera catapecchia, la macchina aveva deviato e si era fermata davanti alla porta. ma ormai era ripartita, e dall`abitazione non filtrava alcun chiarore. "anche stavolta schultz busso` con il manico del frustino: nessuna risposta. allora giro` il chiavistello ed entro`. "buio pesto. il vetturino aveva paura e non riusciva a trovare i fiammiferi. urto` contro una poltrona e gli parve che vi fosse seduto qualcuno. "finalmente recupero` i fiammiferi, ne accese uno e soffoco` un grido: sulla vecchia poltrona c`era un uomo immobile, con gli occhi spalancati...>.

ha scritto di se` il grande poeta triestino di origine ebraica: . questo volume, che raccoglie tutta l`opera in versi di umberto saba - come ebbe a dire gianfranco contini -, offre al lettore una ricca annotazione, a cura di arrigo stara, attraverso cui si documentano le varie fasi di composizione del suo canzoniere. l`introduzione e` firmata da mario lavagetto.

da"il piu lungo giorno"- primo manoscritto inviato a papini e soffici in vista di una possibile pubblicazione e poi a lungo disperso - ai taccuini, fino ai testi contenuti in fondi divenuti col tempo irreperibili, il meridiano, a cura di gianni turchetta, offre per la prima volta a lettori, studiosi e appassionati la possibilita di leggere per intero, con un ampio apparato di commento, l?opera in versi e in prosa dell?autore dei"canti orfici. intorno a questo libro"- ricorda turchetta -"si concentra infatti l?"ossessione variantistica" di campana, non solo"attribuibile"alla vicenda biografica, ma specchio di quella "tensione verso la verita e la perfezione dello stile [...] per definizione irraggiungibile". il volume raccoglie inoltre, in ordine cronologico, tutte le lettere, comprese quelle indirizzate a sibilla aleramo, con la quale il poeta intrattenne una tormentata e"ormai celeberrima"storia d?amore.

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