il volume fa parte di una serie suddivisa in tre sezioni, dedicate alle diverse arti, alla storia dell`estetica e ai suoi concetti chiave. il presente volume appartiene alla sezione storica. "l`estetica dell`ottocento" descrive l`ampia parabola che va dall`idealismo tedesco alle declinazioni positiviste e formaliste fin de sie`cle. il libro inizia dunque esponendo i grandi sistemi idealistici di schelling e hegel, per affrontare poi l`evoluzione dell`idea della bellezza nell`estetica post-hegeliana e in pensatori quali schopenhauer, kierkegaard, nietzsche, morris e ruskin. un terzo capitolo si occupa delle poetiche del moderno, mentre l`ultimo capitolo da` conto dell`estetica del positivismo.
il libro e` costituito da due lettere che cioran e noica si scambiano nel 1957. due amici lontani, che negli anni trenta hanno condiviso le passioni intellettuali della giovinezza, si scrivono a distanza di un ventennio. uno dei due, cioran, e` emigrato in francia insieme ad altri noti scrittori rumeni, tra cui ionesco e eliade; l`altro, noica, ha rifiutato la fuga ed e` rimasto stoicamente fedele alle proprie radici nazionali, nonostante la persecuzione del regime di ceausescu che gli costera` 25 anni di confino e di carcere. la radicalita` di tale separazione si consuma in un dialogo al centro del quale troviamo una tradizione culturale che, nata nella bucarest degli anni tra le due guerre, e` ancora in gran parte da scoprire.
un giornalista italiano, appena arrivato a mosca, non resiste alla tentazione di scoprire cosa nasconda il misterioso messaggio apparso in una rubrica per cuori solitari. cosi` prende avvio un`intrigante e rischiosa avventura, che si dipana leggera tra sogno e realta`. in un triangolo di amore, giornali e politica, sfilano i personaggi di una russia in cui sta morendo il comunismo: prostitute romantiche e poliziotti pasticcioni, spie in minigonne e preti coraggiosi, il segretario generale del pcus e il capo del kgb, diplomatici chiacchieroni e contrabbandieri di icone. si incontrano, si inseguono, si perdono, in un frenetico "carosello" intorno alla piazza rossa e ai labirintici tunnel che ne intessono la trama sotterranea.