
e` una sorta di diario poetico immaginario, quello del pellegrino lorenzo malagugini, ricostruito magistralmente da luzi attraverso "tracce, reminescenze di compagni, estasi ed `erramenti` confessati piu` che altro in lettere". nell`inanellarsi delle liriche tornano tutti i temi cari al poeta, in un`autentica summa: il simbolismo trasceso da una parola di tersa limpidezza, i limiti del sapere e del linguaggio umano e insieme la loro possibilita` di trascendenza, l`assenza e la presenza del senso.

pubblicati postumi, nel 1845, i pensieri erano stati scelti da leopardi stesso attingendo in gran parte alle pagine dello zibaldone, ma aggiungendone anche di nuovi che gli servivano a comporre un modernissimo discorso per frammenti e illuminazioni sui "caratteri degli uomini e sulla loro condotta in societa`".