un`opera "indipendente, nuova, in se` conchiusa", cosi` feuerbach definisce "l`essenza del cristianesimo" nel sottoporne il manoscritto all`editore wigand di lipsia. e il gennaio 1841: dopo pochi mesi vede la luce l`opera che sancira` la rottura della scuola hegeliana e rivoluzionera` la scena filosofica tedesca. la novita` non stava solo nel principio ispiratore della critica "antropologica" della religione, nell`idea che dio e` "l`intimo rivelato dell`uomo" e che "il mistero della religione" consiste in un movimento proiettivo della coscienza alienata in virtu` del quale "l`uomo oggettiva la propria essenza per poi far di se` l`oggetto di tale essenza oggettivata e personificata". nuova era anche la concezione della filosofia che, nel radicalizzare la critica antispeculativa a hegel, feuerbach traeva da queste premesse. dalla dissacrazione del dogma prendeva forma, insieme all`immagine di una religione laica dell`umanita` incentrata sul recupero dei "vincoli naturali della specie", l`idea di una teoria fondata sul "rapporto reale dell`uomo con l`uomo" nella quale il giovane marx vide la fonte della "scienza reale" e del "vero materialismo".
martin scorsese prosegue la sua vena rockumentaria con un film sulla leggendaria band che ama fin dai tempi di mean streets. prodotto dallo stesso mick jagger, "shine a light" e` un documentario eccezionale che mette su pellicola le esibizioni, le prove e soprattutto i momenti privati delle quattro icone del rock, utilizzando il materiale girato nell`autunno 2006, durante e nei backstage dei quattro concerti tenuti dagli stones al beacon theatre di new york city. per catturare l`energia di una band leggendaria, scorsese mette in campo troupe di primissimo livello, a partire dall`operatore robert richardson e da john toll e andrew lesine. nel film figurano ospiti d`eccezione e popstar, da jack white dei white stripes a christina aguilera e buddy guy.
"se questo libro e`, oltre che una biografia critica densa di illuminazioni, un vero e proprio racconto, il `romanzo` della vita della mansfield, lo si deve a un dono raro, che citati - sono parole di mario praz - possiede al pari della scrittrice: `... egli aspira, assorbe il contenuto, l`essenza di un personaggio, lo condensa, l`amplifica, e lo ripresenta con un effetto sonoro che fa pensare al `bolero` di ravel: ora e` goethe, ora e` cosroe, e ora la mansfield. shelley scrisse `la sensitiva` con sfoggio di spettacoli del giardino nelle varie stagioni che accompagna l`esistenza della dama eletta. citati ha circonfuso la sua vita della mansfield con le esalazioni di un incensiere carico di tutti i profumi della poesia`".