Tributo celtico alle canzoni dei Grateful Dead.
Registrazioni 1955 / 56 / 57 con Phil Woods, Al Cohn, Art Farmer, Nat Pierce, Bob Brookmeyer, Urbie Green etc.

James Luther Dickinson, padre dei due North Mississippi All Stars, produttore e session man. Quarto disco in trenta anni e vertice della carriera. Un album che mischia gli umori del Sud, rock e voodoo, swamp e soul, blues e Rolling Stones. Country e Commander Cody. Un disco eclettico, assolutamente godibile, da mettere subito tra i migliori di quest'anno. CD non sigillato.
katie e` bella, alta e da tutti considerata fortunata. la sua carriera di attrice di teatro sta per imboccare una svolta decisiva: un vero successo per una ragazza di provincia piena di speranze ma senza un soldo in tasca. ma nel suo cuore katie sa di non essere cosi` fortunata. una tragedia consumatasi anni addietro la ossessiona ancora. e determinata a riscattare il destino delle sue due migliori amiche - vittime di un brutale assalto di un violentatore che ne ha uccisa una e lasciata in coma l`altra - e realizzare il suo sogno anche per loro. ma per farlo dovra` superare le ombre del passato.
estate 1967, in una casa decadente nel cuore del suffolk, un giovane artista sta dipingendo il ritratto di maisie, tredici anni, e delle sorelle piu` grandi. contemporaneamente, maise dipinge un ritratto. ma lo fa con le parole, la fantasia, i racconti sulla sua famiglia, le sorelle, e il suo amico daniel. il quadro di maisie sembra un idillio estivo, ma lo e` stato davvero? perche` nell`estate del 1967 la vita delle sorelle sara` irrimediabilmente segnata e a distanza di decenni il quadro del giovane artista testimoniera` l`ombra della tragedia.
il filo rosso che lega fra di loro gli articoli raccolti in questo volume e` la difficolta` di informare per i giornalisti che possiedono l`orgoglio del proprio mestiere nel far conoscere notizie considerate scabrose e analizzarle secondo dati certi. e la difficolta` di esercitare il diritto all`informazione da parte di chi non e` disposto ad accettare pedestremente la visione del mondo spesso imposta, proprio attraverso i media, dai poteri economici e politici. da dieci anni gianni mina`, non trovando piu` spazio nella televisione, conduce attraverso i film documentari e la carta stampata la sua battaglia di giornalista fuori dal coro, stigmatizzando interventi approssimativi, ambigui o reticenti e smentendo le versioni ufficiali con la forza indiscutibile dei fatti. gli interventi raccolti in questo libro costituiscono un esercizio di controinformazione sugli avvenimenti piu` diversi e controversi del nostro tempo: dall`incontro con il subcomandante marcos alla cronaca della repressione messa in atto da un segmento delle nostre forze dell`ordine al g8 di genova nel 2001; dalle ipotesi sui meccanismi che hanno favorito gli attentati dell`11 settembre, alle rivelazioni del diplomatico usa wayne smith sulla ripresa delle relazioni con cuba che il presidente jimmy carter stava per firmare se non avesse perso le elezioni contro ronald reagan. osservazioni spesso provocatorie, ma comprovate e mai smentite, che costituiscono uno strumento per comporre un quadro lucido del nostro tempo.
la chiave dell`arte dello scrivere, sosteneva hardy anticipando di piu` di mezzo secolo quello che dira` borges a difesa della narrativa d`intreccio, sta nella capacita` di mescolare in giuste dosi il banale quotidiano e lo straordinario. l`avventura grandiosa di un essere umano qualunque, o la giornata qualunque di un grande personaggio: questo e` il racconto. e il dosaggio e` cosi` riuscito in questi racconti del 1894, da incoraggiare a sottoscrivere il giudizio che nel 1949 ne dava annie messina: e` impossibile annoiarsi leggendoli. sono parabole rapide e disastrose di destini comuni, che il caso invece seduce e poi atterra: ironicamente, appunto. hardy le segue nel loro tragitto con uno sguardo di sconsolata pieta`, di romantica malinconia.
un nuovo libro della famosa attrice americana in cui racconta dell`intenso rapporto con il suo cane. un animale e` capace di un amore incondizionato, di insegnare molte cose sul senso della vita, sull`amicizia, la fedelta` e la riconoscenza: sentimenti che spesso gli umani non riescono a suscitare nei loro simili.
il 1977 e` un anno breve. inizia il 7 dicembre 1976, giorno della contestazione alla prima della scala, e si chiude a maggio, con la morte di giorgiana masi. nell`arco di pochi mesi, decine di migliaia di giovani si riprendono la piazza: occupano universita`, fondano giornali, radio libere e fanzine, sfilano con la faccia dipinta o la p38 nel giubbotto, contestano tutto cio` che e "vecchio", compresi i fratelli maggiori del `68. urlano, amano, sparano. muoiono. il `77 e` una miscela esplosiva di spontaneita` e nichilismo, di creativita` e violenza.
enrico metz ha deciso di tornare a vivere nella casa di famiglia, di ridurre il lavoro a poche consulenze (e` stato fino ad allora il legale di operazioni di portata planetaria, e` stato al fianco di tutti gli uomini che contano) e di rimodellare la propria esistenza borghese intorno ad alcuni amici ritrovati, alla famiglia, alla memoria ritrovata. coinvolto in uno dei piu` rovinosi crack finanziari del paese, quello dell`ingegner marani, metz e` stato sotto la luce dei riflettori, ma, grazie alla lungimiranza dell`uomo di cui e` stato fedele braccio destro, ha salvato la propria posizione. ora l`ingegner marani lo chiama per accertarsi che la "nuova vita" sia cominciata, in realta` per accomiatarsi. il giorno seguente arriva la notizia della sua morte. intanto metz, esperto di legislazione internazionale, e` riuscito a ottenere un manipolo di clienti locali, forti, interessanti. ma il suo ritorno in citta` non e` passato inosservato presso gli altri studi che ne temono la concorrenza. i suoi nuovi nemici, sconcertati e sospettosi, scatenano una campagna denigratoria che lo induce a ritrarsi piu` drasticamente. il rumore del mondo svanisce e metz comincia un lento abbandono di se` a se stesso, una progressiva cancellazione di atti ed emozioni, che non ha nulla di remissivo ma semmai e` l`estremo omaggio alla vita, alla bellezza, a quel che poteva essere e non e` stato.
Il nuovo di Costello, assieme alla band black dei Roots, ha diviso la critica. Le critiche, positive e negative, non hanno fatto altro che alimentare la curiosità.Il disco è indubbiamente interessante anche se, a parere nostro, il suono dei Roots non è il più adatto per accompagnare la voce di Elvis. Ai posteri l'ardua sentenza. L'edizione De Luxe contiene 15 canzoni.
Jolie Holland, onesta e cocciuta, è una buona musicista. Ha sempre fatto dei buoni dischi, ma non ha mai sfondato, e non ha mai neppure lasciato il segno. E lo stesso accade con questo nuovo lavoro, dove Jolie si spende con forza e ci dà dentro con tutte le sue forze, ma la solfa è la solita.
Per chi ama le figure secondarie.
Buon sangue non mente. Elijah Ford è il figlio di Marc Ford e, come il padre, ama il blues. Ma la sua musica non è blues classico bensì un cocktail di rock, blues, accenni psichedelici e qualche attacco hard. Un suono deciso e potente, ma anche diverso, con elementi texani inseriti nel profondo. Indubbiamente Elijah ha dei numeri, vista anche la forza delle canzoni, che rispondono a titoli come Relief, Faltering, Blessed, Try As You Might, Hollow Years.

Charles Lloyd ed il suo gruppo, The Marvels (di cui fanno parte Bill Frisell e Greg Leisz), uniscono le forze con Lucinda Williams per Vanished Gardens. Un disco inatteso e straordinario che mischia rock e jazz, ballate soffuse e canzone d'autore. La Williams è protagonista in cinque brani, dove canta in modo perfetto. La band di Lloyd fa il resto, con un sound molto personale. Lucinda rifà tre dei suoi classici, ci aggiunge un brano inedito (We've Come Too Far To Turn Around) e rilegge Angel di Jimi Hendrix. Lloyd, Frisell e co, dal canto loro, rileggono un brano di Monk e, sopratutto, regalano grandissima musica con una manciata di composizioni di Charles LLoyd. Sentire per credere: potrebbe essere uno dei dischi dell'anno. Copia non sigillata.
(dalla prefazione di roby, dodi e red)
a cinque anni dalla scomparsa di sergio marchionne, tommaso ebhardt torna in libreria con un`attesa edizione aggiornata e ampliata del bestseller sul manager che ha salvato fiat e chrysler dalla scomparsa. l`autore riprende il filo del racconto andando a ritrovare i protagonisti di un`epoca rivoluzionaria, da john elkann a alfredo altavilla, agli amici della little italy di toronto in un viaggio ideale che parte da torino e arriva fino ad amatrice via detroit, alla ricerca di cosa resta del ciclone marchionne. durante i quattordici anni della sua guida ha piu` che decuplicato il valore del gruppo globale in borsa. ha trasformato fiat da azienda italiana sull`orlo del fallimento a sesta societa` automobilistica al mondo. e andato all`assalto dei mercati nel momento della grande crisi economica. ha pensato sempre in grande. le sue scelte, mai scontate, spesso drastiche, hanno esaltato gli investitori, ma gli hanno anche attirato pesanti accuse, tra cui l`aver spostato il baricentro dell`impresa lontano dall`italia e calpestato i diritti degli operai. chi e` stato sergio marchionne, leader visionario e divisivo, e che cosa resta della sua eredita`? tommaso ebhardt - che l`ha letteralmente inseguito per dieci anni da un capo all`altro del mondo, dal lingotto a detroit, a wall street, fino alla sua casa in michigan - ritrae in questo libro una figura complessa, che si rivela man mano al giornalista in rapide battute, rare interviste, numerose occasioni professionali e preziosi incontri a due, a microfoni spenti ma soprattutto indaga le convinzioni piu` profonde, gli interessi, i sentimenti privati di un uomo riservatissimo, che tuttavia gli aveva affidato a volte i suoi pensieri, riconoscendolo pubblicamente come , e prova a capire il segreto del personaggio che da sconosciuto outsider e` diventato uno dei manager piu` visionari del nuovo millennio.
Giunti, 1997, IT. Il critico musicale Marco Grompi traccia per sommi capi la storia fondamentale di Bob Marley dagli anni giamaicani al successo con la Island, da Catch a Fire alla persecuzione politica fino alla morte. Il volume contempla le recensioni di tutti i dischi europei, fino alle antologie postume con una nota discografica sulle incisioni in Giamaica prima del 1973. Gli anni d'oro del reggae, la filosofia Rasta, la profonda influenza sulla scena musicale degli anni '80 e '90.
