da oltre l`atlantico, guardando alla vecchia europa dall`esilio argentino, lo scrittore polacco scomparso nel 1969 scrive una storia che e` satira, critica, trattato, divertimento, assurdita`, dramma e resa dei conti con il nazionalismo. gombrowicz vi compie un impietoso tentativo di "psicoanalisi nazionale": sviscera, con mezzi spesso poco ortodossi, l`anima polacca mostrandole la sua immagine ridicolizzata, goffa, meschina. e quali armi poteva scegliere per la sua battaglia lui, un esule osteggiato dagli emigrati politici perche` troppo iconoclasta e dalla letteratura ufficiale in quanto emigrato? naturalmente l`ironia e la risata.
una cronaca che, di fatto, e` gia` storia: tangentopoli, l`interminabile eutanasia della cosiddetta prima repubblica (morta per via giudiziaria) e lo stentato parto-aborto della seconda (nata per taglio maggioritario e gia` finita in metastasi). tra governi tecnici a base allargata e "discese in campo", pressati dal nuovo che avanza e da tutto il vecchio che e` avanzato, e che percio` torna alla carica, michele serra presenta una galleria di macchiette e di eroi di giornata; nomi nuovi, curricula seminuovi e facce decisamente gia` usate: il sempreduro bossi, il minaccioso pannella, il miliardario ridens... ma nei testi di serra non c`e` solo politica, ma anche i suoi grotteschi copioni e i suoi stralunati figuranti.
un viaggio eccezionale nell`italia degli anni ottanta, attraverso i luoghi e le esperienze degli operai della fiat. un reportage che va oltre l`universo metallico delle grandi fabbriche automobilistiche, qui descritte in "presa diretta", per raccontare la vita nei casermoni di periferia, le metamorfosi avvenute nei paesini meridionali degli emigranti, gli operai divisi tra robot e lavoro contadino, le patetiche gite aziendali in cui si ricerca la socialita` un tempo vissuta nel sindacato. non e` solo la storia di una sconfitta collettiva, ma anche il racconto di mille vittorie individuali nell`inedita lotta per emanciparsi dalla condizione di operaio. un racconto pieno di sorprese e di imprevisti, che si dipana fra il piemonte e l`irpinia, milano e la brianza, termoli e cassino. gad lerner incontra gente indimenticabile, di tale ricchezza umana da coinvolgere come i protagonisti della migliore narrativa: operai costretti a mantenere la famiglia con un milione di lire al mese e altri che hanno trovato gli espedienti per guadagnare di piu`, e poi anche i loro figli rocchettari, i capireparto, i comunisti smarriti, gli specialisti in attivita` ricreative, gli esiliati dei reparti-confino, gli operai dalle mani d`oro. tra le catene di montaggio tradizionali e le nuove officine della robotica piu` avveniristica, si da` voce e identita` a cinque milioni di operai dimenticati, ma che pure continuano a evocare un`irrisolta questione di giustizia sociale.
in questa antologia gli ultimi uomini dell`eta` della pietra descrivono la loro eroica lotta coi primi uomini dell`eta` della macchina, i loro riti e costumi, avventure di caccia e di guerra, e infine i loro patetici sforzi per assimilare le strane usanze dell`invasore bianco. da queste pagine parlano ancora una volta i grandi guerrieri che guidarono i pellirosse delle praterie americane: falco nero, toro seduto, geronimo... gli scritti degli autori indiani qui raccolti hanno un`enorme importanza perche`, fornendoci un`interpretazione dei fatti visti dal punto di vista degli indiani, ci consentono, tra l`altro, di mettere piu` precisamente a fuoco la reale natura del conflitto tra il pellerossa e l`invasore bianco. l`indiano vi spiega perche` abbia tanto aspramente conteso l`avanzata all`uomo bianco e perche` spesso abbia preferito morire piuttosto che cedere i suoi tenitori di caccia. entro i confini degli stati uniti esistevano centinaia di tribu`, ma fu il valoroso indiano delle praterie, con la sua colorata acconciatura di guerra e la lancia piumata, quello che divento` il simbolo del pellerossa, come dimostra anche una copiosa produzione cinematografica: la lunga lotta che sostenne e la dignita` con cui seppe sopportare la sconfitta gli hanno meritato il ruolo principale in questo libro.
"le relazioni pericolose" (1782) e` ambientato nella parigi del settecento, dove la marchesa di merteuil, falsa e devota, abbandonata dall`amante, gercourt, decide di vendicarsi diso-norandolo. a questo scopo conquista la complicita` del visconte di valmont, suo ex amante e noto seduttore senza scrupoli. valmont accetta la sfida e decide di sedurre la giovane ce`cile, promessa sposa di gercourt. inizia cosi` lo scambio epistolare (175 lettere) che mette in scena la rete diabolica elaborata da valmont e dalla marchesa di merteuil, tessuta in cinque mesi di progetti, manovre, sotterfugi, confessioni, elaborate ipocrisie, colpi di scena e complicatissimi intrighi. nella rappresentazione dei due protagonisti principali, tutti presi dalla loro volonta` di autoaffermazione, laclos ritrae in modo del tutto originale il quadro realistico di una societa` moralmente dissoluta e crudele, ormai in discesa libera verso l`autodistruzione nel momento in cui elabora l`idea del massimo potere e del completo piacere, del dominio incontrastato e ottenuto con ogni mezzo, e a ogni prezzo. "le relazioni pericolose" e` stato oggetto anche di fortunati adattamenti cinematografici: roger vadim (1959), stephen frears (1988) e milos forman (1989).
la protagonista indiscussa di questo grande romanzo d`amore e follia e` la giovane, oscuramente affascinante, marina crusnelli di malombra, ospitata dallo zio, il conte cesare d`ormengo, in una magnifica villa sul lago di como. venuta in possesso di un autografo dell`antenata cecilia, apparentemente portata alla morte dal marito, padre dell`attuale conte, si convince di esserne la reincarnazione e di avere l`obbligo di vendicarne l`assassinio. quando alla villa giunge lo sconosciuto scrittore corrado silla, orfano di una cara amica del conte cesare, i due giovani vengono subito travolti da un amore tormentato ma assoluto. un amore destinato tuttavia, a causa della crescente pazzia di marina, a essere trascinato verso un gorgo inevitabile.
nuova edizione aggiornata, con lettere e documenti inediti. giangiacomo feltrinelli, editore con "la testa tra le nuvole e i piedi per terra". l`infanzia, il legname di famiglia, il dopoguerra, la militanza nel pci, lo spirito del "fare le cose", un "mausoleo bavarese", le "carte della rivoluzione", un viaggio a osnabruck, gli anni cinquanta, la cooperativa del libro popolare, la nascita della casa editrice, il "terribile" 1956, un dattiloscritto in cirillico, l`"operazione gattopardo", la luna di miele tra bassa california e zihuatanejo, la "politica estera", africa, l`eskimosa nel fiordo di trondheim, libri "osceni", libri "necessari", fratelli d`italia a villadeati, la "biblioteca di psicologia e psichiatria clinica", i beatnik e un "bruco agrimensore", ping-pong con henry miller, juke-box in libreria, cuba cuba cuba, un politico-politico e un politico-impolitico, la prima intervista di yasser arafat, sgt. pepper`s e la stanza del camino, una lettera a lyndon johnson, la bolivia e il diario del che, il sessantotto, "dipingi di giallo il tuo poliziotto", il vietnam, il "colpo di stato all`italiana", piazza fontana, l`"irreperibilita`", "caro carlino, e` tanto tempo che non ti scrivo...", la pistola del console, i gap, la lotta armata, le minacce, la fine. senior service e` una sigaretta inglese, una storia di famiglia e molto altro ancora.
sulla volta del teatro goldoni domina marx. sopra il suo ritratto, lo striscione: "proletari di tutti i paesi unitevi!". il diciassettesimo congresso del partito socialista italiano si apre a livorno il 15 gennaio 1921 e, dopo una settimana drammatica, si chiudera` con la scissione e la nascita del partito comunista d`italia. siamo al punto di non ritorno: e` vietato qualsiasi compromesso tra rivoluzionari e riformisti. sembra passato molto tempo dalla presa del palazzo d`inverno, mentre sono trascorsi solo tre anni e poco piu`. ma questa e` un`epoca nuova: il secolo breve e` cominciato e avanza molto velocemente. mancano meno di settecento giorni alla marcia su roma. in una cronaca politica animata dalle voci di protagonisti epici - da terracini a turati, da serrati a bordiga, a gramsci defilato e silenzioso - ezio mauro ricostruisce un capitolo fondamentale della nostra storia, che raccoglie in se` ideali altissimi di liberazione e riscatto, ma in cui sembrano tutti condannati dentro il perimetro delle loro divisioni, mentre il paese sta per essere inghiottito dalla reazione che si fa dittatura. da quella scissione usciranno due partiti che cambieranno per sempre la storia d`italia, ma quanto accadde a livorno dev`essere compreso: come un peccato originale, una tentazione ricorrente. perche` "altre dannazioni seguiranno, come sappiamo, nei cent`anni. ma le occasioni perdute pesano, anche quando svaniscono gli errori e scompaiono i loro protagonisti".
gia` con "satura", apparso nel `71 dopo un lungo silenzio, eugenio montale aveva proposto rilevanti novita` nel cammino della sua poesia; novita` che sono ancora piu` evidenti nel "diario del `71 e del `72 ": il ritorno ai valori della comunicazione e l`ulteriore apertura a una dimensione quotidiana del reale. ma, s`intende, conservando in pieno la complessita` del messaggio e assorbendo, nella pronuncia piu` lineare e a volte colloquiale, non pochi tratti dell`incisiva tensione verticale dei libri precedenti. si impone dunque nel montale diaristico la coraggiosa scelta a favore di un dire piu` prosastico (con momenti di vivace estro plurilinguistico) e di una intonazione narrativa o gnomica. e forse oggi, piu` ancora di quando questi versi apparvero per la prima volta, la semplicita` elegantissima della loro natura, la loro verita` antiretorica ci appaiono esemplari. in queste pagine leggiamo un intreccio di meditazioni sull`esserci e sul mutare nel tempo di un soggetto che osserva se stesso e il mondo delle cose in cui e` inevitabilmente immerso. sono vere e proprie quotidiane annotazioni in versi che vanno dallo sguardo sulla realta` minima alla tensione metafisica, dalla riflessione sulla poesia stessa al pensiero di un`irraggiungibile divinita`: il tutto nel contesto di una societa` criticata con ironia tagliente. con scritti di angelo jacomuzzi e andrea zanzotto. commento di massimo gezzi.
LP. See For Miles Records, 1989, UK. Raccolta di materiale di studio del country singer accompagnato dalla sua band The Brazos Valley Boys. 26 successi.
dalla lapide spezzata di una antica tomba nel convento delle clarisse di cartagena emerge una lunghissima chioma rossa. da questo evento cui il giovane garcia marquez, allora cronista alle prime armi, si trovo` ad assistere, scaturisce "dell`amore e di altri demoni". al centro della vicenda, ambientata in una cartagena de indias perduta in un vago e oscuro passato coloniale, sospeso tra il possibile e il misterioso, c`e` una passione innaturale e distruttiva che vede protagonisti una bellissima bambina morsa da un cane rabbioso, un medico negromante e un giovane esorcista posseduto dal mal d`amore. unendo la logica di calderon de la barca e l`ironia di cervantes, garcia marquez da` vita a pagine di struggente poesia e di emozionato pudore: una prosa insolitamente scarna ed essenziale, una scrittura decantata e limpida che avvincono il lettore, trascinandolo in un enigmatico universo capace di travolgere i sensi e i sentimenti. tutto cio` in nome di una passione erotica che diventa malattia, metafora della letteratura e della vita.