il libro raccoglie oltre cento fotografie, realizzate tra il 2001 e il 2004, che affrontano il tema della periferia come laboratorio aperto, come work in progress, come scenario per storie di scrittori e cineasti, cantiere ideale della sperimentazione architettonica, luogo di confine per eccellenza. le fotografie sono state scattate in luoghi e citta` diverse, anche lontane tra loro.
una particolare storia d`amore che inizia con una clamorosa evasione da una prigione del sud della florida; il vicesceriffo federale keren sisco, una gran bella donna fasciata in un tailleur di chanel e armata di una micidiale calibro 38, incontra un rapinatore di banche leggendario, furbo abbastanza da approfittare di una fuga progettata da altri. un giallo divertente nello stile dell`autore.
"gli scritti critici di robert schumann costituiscono una testimonianza della vita musicale romantica d`insostituibile valore. in essi e` la rivelazione di chopin, presentita con indescrivibile acume sin da un`opera della piu` acerba giovinezza; di berlioz, imposto all`attenzione del pubblico europeo con una memorabile analisi della sinfonia fantastica; di brahms, annunciato solennemente come l`iniziatore di nuove vie in un ultimo scritto che e` al tempo stesso una sorta di testamento spirituale e la consacrazione di una novella forza creatrice. come sempre avviene quando si tratta di uno scrittore ben vivo e originale, la critica schumanniana ha un timbro inconfondibile e tanto piu` raro in quanto dal musicista si e` soliti attendere disquisizioni tecniche aride e secche, mentre in essa il tono poetico supera di gran lunga quello minuziosamente esegetico, delizia del mediocre e del pedante. l`acutezza del giudizio si accompagna non soltanto alla raffinatezza del gusto, ma a un`assoluta probita` morale che e` veramente da pregiare quando si mostra cosi` costante in tutte le manifestazioni di una lunga, quotidiana attivita` inevitabilmente esposta, per sua natura, a tentazioni non buone." (dallo scritto di luigi ronga)
iniziato da sergej m. ejzenstejn nel 1937, "charlie the kid", qui presentato con altri due brevi testi del grande regista su charlie chaplin, avrebbe dovuto far parte di un libro incompiuto, "metodo", insieme a studi sulla fruizione dell`opera d`arte, sul cinema di david w. griffith e sul "grande artista e maestro" walt disney, saggio, quest`ultimo, edito da se nel 2004. il saggio e` un omaggio a chaplin, che ejzenstejn ebbe modo di conoscere nella sua sfortunata esperienza cinematografica in america nel 1930, e verso cui il regista nutri` per l`intera vita un affetto profondo e una stima senza confini.
luglio 1969. enrico, billo, valerio e gianni, amici come lo si puo` essere solo a undici anni, attendono con entusiasmo lo sbarco dell`apollo 11 sulla luna. nessuno di loro puo` immaginare che proprio a lancimago, il paese di poche centinaia di anime sperduto nella pianura dove vivono, sta per avere inizio una serie di avvenimenti terribili che, nei nove giorni della missione apollo, faranno scoprire agli abitanti che cos`e` l`orrore. solo enrico, superando il silenzio e l`ottusita` degli adulti armato unicamente di fantasia, riuscira` a penetrare nei suoi abissi, a capirlo e a fermarlo. ma perche` ora, trent`anni esatti dopo, da adulto, enrico vuole che il figlio lo accompagni proprio a lancimago e che ascolti la storia dei misteriosi eventi di quando era ragazzino? in bilico tra atmosfere rurali e lunari, questo romanzo conduce il lettore in una cupa realta` parallela, dove il quotidiano assume contorni inquietanti, per raccontare l`eterno rapporto tra uomo e natura e le emozioni che abitano l`infanzia nel momento in cui si avvia alla sua conclusione.
un gogol privo della sua consueta ironia che deforma la realta`, crea qui un affresco epico della forza e volonta` del popolo cosacco che combatte indomito contro ebrei e polacchi. da tutta la narrazione emerge la primitiva, selvaggia natura di questo popolo, la sua natura incoercibile, la sua vitalita` sfrenata. sullo sfondo di una natura ora terribile ora bellissima, le scene si susseguono con elementare e immediata potenza; difficilmente il lettore, preso dagli eventi incalzanti, dimentichera` la forza con cui sono descritte. introduzione di eridano bazzarelli. testo russo a fronte.
il volume presenta cinque testi che documentano le origini della leggenda. innanzitutto il testo fondatore, l`incompiuta "storia del graal" di chre`tien de troyes, cui segue il "giuseppe di arimatea", la riscrittura fattane da robert de boron che apre la strada alle innumerevoli rielaborazioni misticheggianti; tra esse i celebri "perlesvaus" e "la ricerca del santo graal"; arricchisce la scelta dei testi di area francese l`altotedesco "perzival" di wolfram von eschenbach.
sono qui raccolte le opere principali di robert louis stevenson, uno dei vertici della letteratura inglese dell`ottocento: i romanzi, i racconti e le favole, alcune pagine dalle cronache di viaggio e una scelta della produzione saggistica, a cura di attilio brilli.
la scelta delle opere, nell`edizione dei meridiani, di daniel defoe, autore tra i fondatori del romanzo moderno, nonche` saggista, giornalista politico e di costume, e` firmata dalla scrittrice anna banti. tra le opere: le avventure del capitano singleton, diario dell`anno della peste e l`amante fortunata ovvero lady roxana.
in ordine cronologico, le principali raccolte di hughes, quasi tutte tradotte per la prima volta in italiano. le traduzioni si devono ad anna ravano e a nicola gardini: l`una traduttrice di fama, curatrice del meridiano di sylvia plath e autrice anche dell`appassionante cronologia, l`altro condirettore di "poesia", saggista, poeta egli stesso e pioneristico interprete di hughes. gardini firma anche l`ampio commento e il saggio introduttivo, che offre un`efficace "idea del poeta" : della lingua di hughes - variegata e mobilissima, che passa dalla ritmicita` spumeggiante delle prime raccolte alla secchezza formulare di "crow" alla narrativita` scabra dei versi lunghi delle "lettere di compleanno"; dei suoi temi privilegiati - il recupero di un rapporto vitale con la natura, gli animali (anzitutto pesci, e poi uccelli d`ogni sorta, belve feroci ma anche mucche, capre, agnelli, animali domestici), gli elementi e le loro forze primordiali (l`acqua celebrata in tutte le sue declinazioni, dai fiumi ai ghiacciai), le sole capaci di portare una rigenerazione delle forze psichiche dell`uomo -; della tradizione in cui affonda la sua ispirazione, il cui termine di riferimento essenziale e` rappresentato da shakespeare, oggetto di un continuo dialogo sotto forma di riprese, allusioni e riformulazioni dei suoi miti; del suo rapporto con la scrittura e la poesia, veicolo privilegiato per attingere al proprio se` piu` profondo.
il meridiano, curato con affetto e rigore da raffaele manica, con la collaborazione di simone casini, riunisce una selezione di opere di siciliano che intende dare conto del ricco ventaglio dei suoi interessi di intellettuale e di scrittore. i piu` significativi racconti e romanzi ("rosa pazza e disperata", "la notte matrigna", "la principessa e l`antiquario", "carta blu") sono seguiti da un`ampia scelta dell`attivita` saggistica, organizzata in sezioni tematiche: si mettono cosi` in luce non solo gli interessi letterari, ma anche l`attenzione per la pittura, la musica, il cinema e l`attualita` politica e sociale. importante la presenza di "campo de` fiori" (uno dei capolavori di siciliano), una sorta di pellegrinaggio nei luoghi pasoliniani, e insieme un emozionante ritratto della cultura di roma del tempo.
in questa brillante commedia, ambientata ad atene, due giovani amici si innamorano perdutamente di quella che credono essere la stessa donna, bacchide, contro il volere dei padri, vecchi dispotici e severi. sara` il servo crisalo, astuto e fedele schiavo di mnesiloco, in un esilarante susseguirsi di equivoci e comici scambi di battute a indurre i due anziani padri a consentire agli amori dei figli. accanto alle bacchidi vengono qui presentati, grazie al fortuito ritrovamento di un papiro, caso unico per la storia della commedia latina, un centinaio di versi della commedia di menandro dis exapaton, che ci fornisce il modello greco a cui ha attinto plauto. un confronto che dimostra il profondo debito dell`autore latino verso la cultura greca ma anche il suo genio inventivo e la sua capacita` drammaturgica. del rapporto tra le due commedie parla nei suoi testi introduttivi guido paduano, preceduti da un profilo della commedia plautina di cesare questa.
considerati tra i capolavori della letteratura del novecento, questi quindici racconti - terminati nel 1906 ma pubblicati soltanto nel 1914 perche` per la loro audacia e realismo gli editori li rifiutarono - compongono un mosaico unitario che rappresenta le tappe fondamentali della vita umana: l`infanzia, l`adolescenza, la maturita`, la vecchiaia, la morte. fa da cornice a queste vicende la magica capitale d`irlanda, dublino, con la sua aria vecchiotta, le birrerie fumose, il vento freddo che spazza le strade, i suoi bizzarri abitanti. una citta` che, agli occhi e al cuore di joyce, e` in po` il precipitato di tutte le citta` occidentali del nostro secolo.
procopio e` uno storico degli inizi del`eta` bizantina. nella "storia segreta" cambia stile e tono. descrivendo le bassezze e la corruzione dell`imperatore giustiniano e ancor piu` della moglie teodora (di cui narra con dovizia gli eccessi sessuali) persegue lo scopo pedagogico di rivelare le "storie segrete", occulte e vergognose dei personaggi che dovrebbero essere d`esempio al popolo. egli e` convinto che a causa del suo libro "per i tiranni del futuro sara` chiara la non impossibilita` d`essere puniti per le loro malefatte". testo greco a fronte.
il libro parla di droghe, almeno di quelle piu` diffuse: legali e illegali. e` pensato e dedicato alle giovani generazioni, ma anche agli adulti, e vuole contribuire a dissolvere quel velo di nebbia che ancora avvolge il tema delle droghe. da un lato, infatti, c`e` il passaparola tra amici che spesso da` vita a un uso disinformato e sconsiderato delle sostanze; dall`altro una buona parte degli adulti educatori cerca di riparare alla carenza di informazioni trincerandosi dietro il proprio ruolo o facendo finta di niente. fra i contributi: jovanotti, gino e michele, lella costa, roberto baggio, albertino.
la tragedia del nazismo nella sfida mortale di due uomini davanti alla scacchiera. nel duello tra il rozzo czentovic e l`enigmatico e colto dottor b. si condensa la tensione di un conflitto in bilico tra odio e follia, simbolo di un dramma molto piu` vasto: sulla scacchiera si staglia infatti la disperazione di zweig per l`oppressione nazista che proprio in quegli anni stava lacerando l`europa in un`assurda, devastante guerra. considerata il testamento spirituale dell`autore - morto suicida pochi mesi dopo aver concluso il racconto - "la novella degli scacchi" e` costruita su un perfetto meccanismo narrativo, che mossa dopo mossa trasforma il duello dei protagonisti in una lotta per la sopravvivenza tra mondi contrastanti, inconciliabili al pari dei pezzi bianchi e neri che si affrontano sulla scacchiera.
con le ultime lettere di jacopo ortis il foscolo si propone di offrire, in forma di romanzo, la propria esperienza piu` intima. cosi` il protagonista diventa quasi un alter ego dell`autore e nei suoi amori e nei suoi sentimenti vediamo adombrati quelli del foscolo stesso, i suoi innamoramenti, le peregrinazioni per l`italia contesa e tradita dagli stranieri, l`esilio del 1815 dopo la caduta del regno italico. documento di una nuova sensibilita` romantica, l`ortis ebbe grande diffusione in europa e ad esso si ispirarono in particolare coloro che combattevano la dominazione napoleonica e per le liberta` nazionali.
punto piu` alto della ricerca filologica e storica di ka`roly kere`nyi sulla genesi e le forme della mitologia, "gli de`i e gli eroi della grecia" narra le vicende degli de`i, dalle origini del mondo alle complesse genealogie dell`olimpo, e quelle degli eroi, figure "quasi storiche" e leggendarie, esseri umani che si incontrano e scontrano con la divinita`. in un continuo rimando alle fonti originali greche, l`ascesa al potere di zeus contro il padre crono, gli amori di afrodite e le lotte di ares, la ribellione di prometeo, le fatiche di eracle e il dramma di edipo prendono vita in una materia narrativa in continua evoluzione. l`autore, tra i piu` cari amici di carl gustav jung - a legarli fu anche una lunga e fruttuosa collaborazione -, racconta gli antichi miti in una forma astratta dal tempo storico, e in cui le intenzioni e i significati dei testi mitologici sono letti in chiave archetipica, offrendo uno strumento di decodifica per la nascita della civilta`. il saggiatore porta in libreria un classico della storia delle religioni e degli studi sull`antichita`. riproposto in un unico volume, come nella prima edizione italiana del 1963, "gli de`i e gli eroi della grecia" e` un testo indipendente e di per se` strumento di conoscenza: kere`nyi esula dai limiti della narrazione storica per offrire al lettore un apparato mitologico organico...
gli alti e bassi di una carriera inimitabile, le difficolta` e i trionfi, i concerti e la solitudine. nelle parole di johnny cash - uno dei pochissimi cantanti ad aver venduto novanta milioni di dischi - c`e` tutta la storia di un uomo che ha viaggiato fino all`inferno e ritorno. il man in black, scomparso vent`anni fa, racconta la sua gioventu` nell`arkansas, lo status di superstar raggiunto a nashville, la capitale del country, la sua lotta contro la dipendenza da amfetamine e l`incontro con june, moglie e compagna di una vita. un artista fuori dal comune, poliedrico, oscuro e moderno, il piu` grande narratore in versi della storia d`america.
Naxos 2007.
da "i quattrocento colpi" del `59 a "finalmente domenica" dell`83: il percorso di un regista che amava le donne e il cinema con la stessa intensita`. fu proprio il cinema a salvarlo da un`adolescenza travagliata. grande ammiratore dei film americani, nelle sue opere ha saputo dare forma come nessun altro a quella ironica e disincantata malinconia tipicamente francese.