
kibbutz granot. e un inverno piovoso, interminabile. il buio cala presto, fa freddo e solo il calore dentro le case e` capace di consolare. yoni e rimona sono due giovani sposi malinconici: lei sogna i figli che non ha avuto, lui il deserto, la fuga. hava e yolek invece rimuginano su vecchi rancori e nuove delusioni. bolognesi, un ex detenuto graziato, un tipo strano ma con delle mani d`oro, lavora a maglia e borbotta frasi incomprensibili. poi, nell`ennesima sera di pioggia, fa la sua comparsa azariah, un ragazzo tutto ingenuita` ed entusiasmo. da quella sera, le cose a poco a poco cambiano. ciascuno sembra andare progressivamente verso il proprio destino. e forse smettera` di piovere. ambientato alla vigilia della guerra dei sei giorni, nel 1967, "una pace perfetta" incastona la vita di un kibbntz nella storia d`israele e nel presente.

dalle sabbie dell`egitto e` emerso un sorprendente rotolo di papiro, che contiene una porzione della perduta "geografia" di artemidoro di efeso (ii seeolo a.c.), una carta geografica non finita e due serie di disegni, di animali e di figure umane. quando e come si puo` datare il reperto? in che rapporto fra loro stanno testo, mappa, primo e secondo gruppo di disegni? perche` le foto all`infrarosso mostrano numerose impronte speculari del testo e dei disegni? che base hanno i dubbi che qualcuno ha sollevato sulla sua autenticita`? con quali strumenti si affronta, tra archeologia, papirologia, filologia e storia dell`arte antica, un documento cosi` inatteso? questo libro ripropone, in breve e con linguaggio accessibile, la storia del papiro di artemidoro dalla scoperta all`acquisto da parte della compagnia di san paolo di torino, alle analisi fisico-chimiche, paleografiche, bibliologiche e contestuali che consentono di datarlo entro il i secolo d.c., alle nuove conoscenze che esso apporta agli studi classici. emergono il recupero di un testo perduto ma di autore identificabile, una mappa che e` a oggi la piu` antica che sia giunta dal mondo greco-romano, e infine le due serie di disegni che ripropongono con forza il tema delle pratiche di bottega degli artisti antichi, fra vari generi del disegno: di repertorio, di progetto e di esercizio. i disegni del papiro di artemidoro aprono cosi` una nuova stagione di studi, una nuova provincia delle ricerche sulla storia dell`arte antica.


perche` un viaggio sia ad alto tasso di "quozzita`" deve essere percorso lentamente, con l`animo di chi e` disponibile all`incontro. il cacciatore di quoz deve essere pronto a rispondere all`invito dell`insolito, al richiamo del sentiero meno battuto, della deviazione curiosa, della digressione vagolante. un devoto del "giro lungo", insomma, poco incline alla linea retta autostradale ma amante delle "strade blu". non serve una guida, tanto meno una guida turistica. quello che serve e` un compagno di viaggio. il viaggiatore che si inoltra tra le pagine di questo libro ha il privilegio di avere, come complice, niente meno che lui, il grande mago di quoz, la massima autorita` mondiale sui quoz, il quozzologo per eccellenza: william least heat-moon. ma cos`e`, si chiedera` l`esasperato lettore, un quoz ? per ora gli basti sapere che i quoz sono tutte quelle particelle di insolito, di imprevedibile, di incongruo e di prezioso che incontriamo nel cammino della nostra esistenza. i quoz sono oggetti, paesaggi, eventi, ma sono soprattutto persone, incontri lungo via, che si trasformano in ricordo, in cio` che resta una volta tornati a casa. il granello di sabbia intorno cui si forma la perla della memoria, e quindi del racconto. venticinque anni dopo "strade blu", least heat-moon torna a raccontare l`america meno battuta, e piu` sorprendente, attraverso sei viaggi, o, meglio, sei vagabondaggi nel cuore del paese




a tel kedar, una tranquilla cittadina israeliana nel deserto del negev, abitano noa e theo, il cui rapporto, in una fase stagnante, si incrina quando a lei viene affidato il compito di dare vita a un centro di riabilitazione per giovani tossicodipendenti. aiutata da muki, agente immobiliare, da linda, una timida divorziata, e da lumir, un pensionato, noa si dedica al progetto con entusiasmo e idealismo, pronta a lottare contro l`opposizione di tutta la comunita` che teme che un simile centro possa portare droga e criminalita`. non vuole mostrare le sue debolezze e chiedere l`aiuto di theo, e lui non vuole interferire dove non richiesto. se per un verso la vicenda sembra mettere a dura prova la loro relazione, dall`altro dimostra l`affetto struggente, l`infinita tenerezza e l`amore profondo che ancora li lega. sullo sfondo, le vite degli altri abitanti di tel kedar, persone colpite da grandi tragedie, ma anche personaggi buffi, pieni di vitalita` e di speranze. con "non dire notte" amos oz torna a esplorare l`animo umano, raccontando la realta` quotidiana di una comunita` lontana da tel aviv o gerusalemme e che, pur chiusa dietro un filo spinato sorvegliato da guardie, cerca di vivere la vita normale di qualsiasi altra cittadina del mondo."