
quattordici anni passati "dentro" per un crimine mai commesso. quattordici inspiegabili anni persi per sempre. poi i cancelli si aprono all`improvviso. la storia e` arcaica e semplice: un uomo definitivamente in trappola, anche quando crede di essere "fuori".

isola di terranova, nuova caledonia. estate. in un villaggio di poche centinaia di anime, un numero crescente di abitanti dimentica a poco a poco come si respira. joseph e la figlia robin approdano nell`isola per le vacanze. la bambina ha un gran talento nel disegnare. e i suoi disegni sono premonitori di altri strani eventi: c`e` chi vede un calamaro gigante; chi pesca uno squalo albino; chi incontra i fantasmi di persone che non dovrebbero esserci piu`; e c`e` chi avvista il primo di una serie di cadaveri che l`oceano restituisce alla terra. soltanto i bambini come robin paiono essere immuni dal virus, e non esitano ad accettare le stranezze cui assistono. la natura rivelera` agli uomini che ne hanno tradito il corso il suo volto piu` oscuro e ancestrale.

semiperiferia milanese. sembra una storia di ordinaria follia metropolitana. un`ingiunzione di sfratto ha un esito drammatico: l`inquilino si barrica in casa e spara sulla polizia. pur di non abbandonare l`abitazione, alla fine si uccide, ma prima dell`ultimo gesto disperato ha un lungo colloquio con un giornalista a cui racconta la sua storia. reso folle da rovesci esistenziali il protagonista aveva trasformato la sua casa in un sacrario, dove accatastava miseri oggetti quotidiani dotati per lui di un valore simbolico, tutte tracce di desitini perduti e senza senso che lui ricostruisce come in una realta` alternativa. gli e` fedele compagno un extracomunitario nero, anche lui un relitto sperduto, un senza destino.



