le monumentali rovine scoperte per caso, alla fine dell`ottocento, fra le lande dell`anatolia, i bassorilievi scolpiti su rupi nere, le tavole istoriate di geroglifici, i grandi leoni di pietra posti a guardia di templi e fortezze provavano l`esistenza di una civita`, ma quale? questo libro racconta il caso piu` straordinario mai verificatosi nella storia dell`archeologia: risolvere un enigma senza indizi e riferimenti di sorta, senza possibilita` di confronto. e l`archeologo inglese archibald henry sayce che per primo, nel 1880, identifica gli ittiti, una grande potenza di cui fino ad allora non si ipotizzava neppure l`esistenza e che, invece, aveva cambiato il corso della storia in asia minore combattendo contro gli eserciti di ramsete ii per la conquista di babilonia.
un futuro prossimo ma non troppo, un mondo simile al nostro ma diverso dal nostro, un`unione europea che sembra il risultato finale delle peggiori ipotesi secessioniste, una societa` dominata da femmine rampanti. e questo lo scenario in cui la vita del venticinquenne mika ganz, che sbarca il lunario preconfezionando tesi di laurea, si intreccia, attraverso situazioni grottesche e paradossali, a quella di un amministratore delegato che vuole una laurea honoris causa per la sua amante, di un padre ipocondriaco, di un infelice assistente universitario, di una fidanzata forse non troppo fedele, di un insospettabile barbiere.
"ho passato quasi vent`anni a fare ricerche sulla vita e le opere di gabriel garcia marquez, uno dei piu` grandi autori della letteratura mondiale. ricerche non solo nelle biblioteche e negli archivi, ma anche lungo le strade, i fiumi e le coste della colombia, prendendo appunti ovunque mi trovassi. negli stessi anni, in modo del tutto indipendente, un altro europeo, fausto giaccone, lavorava a creare un equivalente visivo di queste esperienze, anche lui lungo le strade, i fiumi e le coste colombiane, scattando fotografie ovunque andasse. ed eccole a voi in questo libro" (gerald martin)
alla caduta del muro di berlino theo wuttke, meglio conosciuto come fonty per la sua ammirazione per lo scrittore ottocentesco theodor fontane, e` tra coloro che osserva scettico il susseguirsi degli eventi. grazie all`identificazione con il suo autore preferito, theo diviene un testimone informatissimo della storia tedesca, da federico il grande a helmut kohl. dall`accostamento di insoliti percorsi personali risulta un panorama di duecento anni di storia tedesca, con cui grass guida il lettore verso l`essenza stessa della germania.