
Con Jeff Baxter, Rick Derringer, Leon Russell, Johnny Winter etc

Ristampa rimasterizzata 2005 di un album Live dei '90

questo scritto, scoperto soltanto nel 1937, e` il piano di lavoro, lo schema di un`opera fondamentale della storia del pensiero economico, le "ricerche sopra la natura e la causa della ricchezza delle nazioni" (1776). abbozzo di una grandiosa costruzione teorica, della quale contiene gia` i tratti fondamentali, il breve testo di smith offre il quadro essenziale e incisivo della prima indagine sistematica sulla natura e le conseguenze della divisione capitalistica del lavoro.


cos`e` il jihad e qual e` il suo significato? ma soprattutto in quale accezione e perche` e` stato evocato nel corso della millenaria storia dell`islam e continua a essere utilizzato anche oggi? david cook risponde a queste domande ripercorrendo storicamente i testi fondamentali che da maometto a al-qaeda menzionano il jihad, offrendo un`analisi unica per completezza di informazione, per numero di fonti considerate e per capacita` di sintesi. il libro ha tre grandi vantaggi sugli altri saggi apparsi sull`argomento soprattutto dopo l`11 settembre: la chiarezza che origina da un diretto riferimento alle fonti testuali e che "pesa" tendenze e divergenze fra interpretazioni sul tema tramite cio` che materialmente tali fonti riportano; la semplicita` data da una linea interpretativa forte, esplicitata fin dall`inizio e che ha l`indubbio merito di accompagnare il lettore non specialista con mano ferma in complessi capitoli della storia musulmana; infine la completezza, determinata dalla scelta di affrontare oltre millequattrocento anni di storia, occupandosi del jihad dalle origini fino ai giorni nostri. il jihad che emerge nell`indagine di cook ha un significato soprattutto bellicoso, pur nella molteplicita` delle interpretazioni che nel corso del tempo hanno cercato di darne un significato piu` spirituale o irenico, a testimonianza di una molteplicita` e varieta` di interpretazioni che accompagna tutta la storia dell`islam

la signora curren, un`insegnante in pensione, diviene suo malgrado testimone di eventi storici violenti, di cui radio e televisione non dicono nulla, ma di cui sono protagonisti i figli della domestica: l`anziana signora si ritrova a dover medicare e identificare i corpi dei ragazzi. questa lunga e lenta agonia, individuale e privata, ma anche collettiva e pubblica, e` racchiusa nelle pagine di una lettera che la donna lascera` in eredita` alla figlia lontana, che da tempo ha voltato le spalle al paese. latore di questa missiva sara` forse il signor vercueil, il misterioso compagno dei suoi ultimi giorni di vita: angelo maledetto, messaggero, parassita?




per secoli l`uomo si e` rifiutato di affrontare il mare grigio, roboante e tempestoso che si estendeva al di la` delle colonne d`ercole, abitato da mostri terrificanti come le gorgoni e i giganti centimani o da razze bizzarre come i cimmeri, gli etiopi e i pigmei; solo i fenici, avidi e temerari, osarono sfidare quelle acque alla ricerca di un mollusco da cui estrarre il colore piu` ambito dalle e`lite di potere dell`eta` classica. oggi l`atlantico, nella percezione di molti, non e` altro che un piccolo inconveniente, che dura giusto il tempo di un paio di film proiettati durante un volo intercontinentale. fra questi due estremi sono intercorsi duemilacinquecento anni di esplorazioni, guerre, commerci e disastri, attraverso i quali l`oceano ha plasmato le ambizioni e la condotta di marinai, scienziati, mercanti e soldati, venendo visto, a seconda delle circostanze e della sorte, come un alleato o un nemico, una risorsa o un pericolo. simon winchester racconta l`ultra millenaria relazione fra l`atlantico e gli esseri umani - predatori vichinghi e monaci irlandesi, cacciatori di balene e mercanti di schiavi, posatori di cavi e pirati -, mescolando storia e aneddoto, geografia e ricordi personali, scienza e affabulazione. il risultato e` un`epopea del "mare interno della civilta` occidentale" maestosa, sorprendente, burrascosa, cangiante - quasi quanto l`oceano stesso.






in una lunga conversazione con bruno arpaia, scrittore italiano che per inclinazione letteraria e conoscenza del mondo latinoamericano rappresenta per lui un`ideale sponda dialettica, luis sepu`lveda affronta tutti i temi che lo coinvolgono e lo appassionano: la sinistra ieri e oggi; la sfida dei movimenti no-global; il significato dell`impegno ambientale; la letteratura latinoamericana al di fuori delle schematizzazioni e dei luoghi comuni; cos`e` stato per lui, fin dagli anni dell`apprendistato, lo scrivere, quali sono stati gli autori formativi e quali le affinita`; in che forma si puo` raccontare la lotta, il carcere, l`esilio. una confessione a tutto campo, che si confronta con gli stimoli, le domande, le insistenze, talvolta il dissenso di` un narratore che sposa e verifica nel proprio scrivere un`idea di letteratura non certo lontana da quella dell`autore del "vecchio che leggeva romanzi d`amore".