
in un isolato villaggio di montagna, un centro terapeutico costruito verso la meta` dell`ottocento e` il teatro in cui durrenmatt fa muovere i personaggi della sua "commedia". durante l`estate il centro "casa della poverta`" e` usato come luogo di riposo dai milionari stanchi della loro ricchezza e desiderosi di cambiar pelle per un breve periodo, mentre d`inverno diventa ospedale e rifugio di gangster costretti dalla loro famigerata celebrita` a cambiare i connotati. il grande vecchio senza barba, rovescio pagano del dio del vecchio testamento, manovra gli eventi e i personaggi del mondo paradossale e insensato di durrenmatt, in cui positivo e negativo si equivalgono e si sovvertono di continuo, i crimini piu` orrendi avvengono con estrema naturalezza e tutto e tutti sono intercambiabili. e questo universo non e` una "valle di lacrime", bensi` nient`altro che una "valle del caos", dominata dal principio dell`assurdo. con il linguaggio graffiante che gli e` peculiare durrenmatt colpisce la societa` con una satira amara e grottesca, condotta sul filo di una tensione sempre incalzante, che si risolve in un finale grandioso e apocalittico.

la storia puo` essere raccontata cosi`: george e jean hanno fatto nella vita tutto quello che dovevano. una casa, due figli adulti, un nipotino. ora che george e` andato in pensione, l`ultima stagione della vita si apre placida davanti a loro: cosa mai potrebbe venire a scuotere lo loro solide conquiste? ma la stessa storia puo` essere raccontata in altro modo: george e jean hanno fatto nella vita tutti gli errori che potevano. hanno allevato una figlia debole che non riescono ad aiutare e un figlio omosessuale di cui si vergognano, sono incapaci di comunicare tra di loro, si tradiscono con disinvoltura. la vita e` giunta quasi al capolinea, senza che niente, mai, li abbia costretti a una resa dei conti. ma quando meno se l`aspettano, un evento insignificante creera` una piccola valanga, che si alimentera` di altri eventi e problemi e segreti, fino a travolgere le vite di tutti quanti li circondano.

due storie scorrono e si intrecciano su due piani diversi: una vicenda reale, ambientata nel sudamerica della guerriglia, e una vicenda fantastica, cinematografica, sullo sfondo di una hollywood anni trenta. anita, una donna fuggita dall`argentina e ricoverata in un ospedale a citta` del messico, e` la protagonista della prima. la "donna piu` bella del mondo" e` il personaggio dell`altra storia, proiettata in una dimensione favolistica, fra avventure di spie e splendori kitsch.

un libro divertente ma sorretto dal rigore filologico che ripercorre, dalle origini al secolo scorso, l`altra poesia, quella bassa, burlesca e parodica. oltre cento poeti - da cecco angiolieri a ernesto ragazzoni, passando per berni e burchiello, porta e belli, ma includendo anche poeti altrimenti "severi", come dante, della casa, parini, monti, leopardi - attraverso i quali guido davico bonino esplora i molteplici sentieri di "quest`altra" poesia. ogni autore e` presentato da un breve cappello introduttivo, ogni brano e` annotato e - se in latino maccheronico o in dialetto - tradotto riga-verso.

questo countersprts (1995) e` il suo primo romanzo, e affronta la disturbante tematica del sadomasochismo. il giovane gargan, di madre inglese e padre mitteleuropeo, e` affetto da una sindrome nervosa che lo spinge di continuo a una sorta di "trance" automutilatoria. queste tendenze si coniugano con una ricerca esoterica che lo spinge a un viaggio attraverso l`europa, in un continuo confronto con i movimenti alternativi e le avanguardie artistiche che vanno da hermann nitsch al neo-tribalismo. un personaggio che sembra ritagliato sulle esperienze di bob flanagan, performer e artista visivo, detto "supermasochist" sulla cui vita e` stato girato un film presentato al festival di berlino.

"una partita infernale tra personaggi che hanno la concretezza del reale e l`aureola delle visioni". cosi` enzo golino salutava il romanzo d`esordio con cui lodoli si segnalava tra gli scrittori capaci di raccontare il disagio del proprio tempo con gli strumenti di una letteratura raffinata e consapevole dei propri mezzi. il giovane protagonista se ne sta stupito e immobile di fronte al disordine della vita, e deve misurarsi con dei personaggi ingombranti: un padre eroicamente votato al fallimento, un amico al tempo stesso demoniaco e meschino, due donne elusive e inquietanti. l`opera ha vinto il premio mondello opera prima.


la leggenda del graal continua a mantenere intatto il suo fascino non solo perche` intreccia nei modi dell`epica cortese l`avventura e l`amore, ma perche` in fondo racconta una storia di formazione di una personalita` attraverso una serie di prove difficili. l`autrice si e` ispirata alle leggende cavalleresche per reinventarle in un racconto che e` anzitutto un invito ad abbandonarsi al piacere dell`affabulazione, alla seduzione degli intrecci e alle raffinate atmosfere della vita di corte. dopo tante avventure, i tre cavalieri si ritroveranno in un castello per raccontare le loro esperienze e per offrirsi al giudizio di una specie di tribunale che dovra` decidere chi di loro e` degno di diventare il re del graal, il regno della bonta` e della giustizia.