
questa narrazione si muove in lungo e in largo per le strade di bombay, e ritrae la citta` attraverso le mille storie dei suoi abitanti, dai piu` famosi (compresi gangster e attori) alla gente comune. metha ricerca nella brutale bombay di oggi quella che ha abbandonato vent`anni prima e la ritrova moltiplicata e smembrata. e a poco a poco mette a nudo i fili tesi tra gli attici scintillanti affacciati sull`oceano e il mare di baracche dove milioni di persone vivono una vita durissima.

la signora curren, un`insegnante in pensione, diviene suo malgrado testimone di eventi storici violenti, di cui radio e televisione non dicono nulla, ma di cui sono protagonisti i figli della domestica: l`anziana signora si ritrova a dover medicare e identificare i corpi dei ragazzi. questa lunga e lenta agonia, individuale e privata, ma anche collettiva e pubblica, e` racchiusa nelle pagine di una lettera che la donna lascera` in eredita` alla figlia lontana, che da tempo ha voltato le spalle al paese. latore di questa missiva sara` forse il signor vercueil, il misterioso compagno dei suoi ultimi giorni di vita: angelo maledetto, messaggero, parassita?

figli del capostazione, i tre fratelli fo abitano in una vecchia casa bianca. dario inventa storie; fulvio costruisce velieri; bianca, la piu` giovane, diventa la cronista di un`infanzia felice. i giochi, gli amici, la maestra. e poi la guerra, gli sfollati, gli sbandati e i partigiani. "la ringhiera dei miei vent`anni" vede i tre fratelli, ormai grandi, impegnati negli studi e nel lavoro, in una milano di rioni, cortili e botteghe, dove i miti e le paure della giovinezza si saldano con vicende ed atmosfere dal sapore di favola.

roberto, aspirante romanziere soffocato dalla routine lavorativa di una settimana milanese, incontra uno scrittore di successo e si lascia convincere a trasferirsi a roma. in una babele di personaggi, tra fasulli politicanti e tipi dalla morale facilmente adattabile allo scopo, roberto percorrera` le tappe di una complessa e a tratti dolorosa formazione. all`inizio, infatti, credera` di poter realizzare il suo sogno di scrittore e, risucchiato nell`atmosfera seducente del colpo di fortuna inatteso, vedra` modificarsi ogni aspetto della sua esistenza. ammaliato dal carisma del suo pigmalione, non si accorgera` che la sua vena creativa si va inesauribilmente disseccando. per poi scoprire che la realta` e` assai lontana da come se l`era immaginata.

dall`esperienza di giudice e dalla passione per la letteratura, nasce questo libro di giancarlo de cataldo: storie di giovani assassini, natural born killer cresciuti nell`ostentazione dei simboli di lusso e allevati da famiglie "normali" che si nutrono di surgelati e di tv e sognano di "svoltare" con il jackpot.

durante la serie tv andata in onda nell`inverno 1997-98, lucarelli e il suo team di consulenti (tra cui il vicedirigente della scientifica di bologna silio bozzi) hanno raccontato dieci casi misteriosi degli ultimi anni: da quello di francesca alinovi a nada cella al mistero di antonella falcidia, massacrata a coltellate in casa sua a catania. ogni volta sono state storie di persone, e questa caratteristica rimane e viene potenziata nella versione scritta che qui lucarelli presenta. c`e` il rispetto e in un certo senso l`affetto per i protagonisti della storia da raccontare, soprattutto per le vittime. assieme al giallo del mistero e` stato mescolato il blu della malinconia, dell`atmosfera e del sentimento. ma ci sono anche altre cose da raccontare che non hanno trovato spazio nella serie televisiva. tutti quei ritratti di personaggi e di ambienti che si possono sviluppare meglio sulla carta che in video; altri particolari misteriosi per ogni caso che gli autori non hanno voluto aggiungere per non complicare il linguaggio televisivo; i retroscena delle indagini non fatte, dei silenzi dei testimoni, degli errori degli inquirenti, dell`omerta` timorosa di certi familiari. e, non ultimo elemento di fascino del libro, il respiro corale delle citta` che di volta in volta hanno visto accadere il delitto.

una ricetta "sbagliata" scatena il pandemonio in un prestigioso ristorante romano. solo che dalla farsa si cade presto nella tragedia, e nell?aria si spande odore di delitto. quello dell?"haute cuisine" e pero un mondo frequentato dai potenti. per le indagini serve uno come il pm melomane manrico spinori, che alla competenza unisce, in giusta dose, l?atavica disposizione a non lasciarsi intimidire. la notizia e clamorosa: i selezionati clienti del "controcorrente", pluristellato locale capitolino, sono rimasti vittime di un?intossicazione. nulla di cosi grave, in fondo, non fosse che uno di loro, un colonnello dell?esercito, dopo quarantott?ore muore. dagli accertamenti risulta che i piatti incriminati contenevano tutti psilocibina, una sostanza presente in alcuni funghi allucinogeni. ma la psilocibina non e letale, dev?essere un altro l?ingrediente che ha ucciso il militare. il caso, di cui si interessano pure i servizi segreti, si complica ancora quando i morti diventano due. costretto a interrompere le vacanze per occuparsene, manrico spinori arrivera alla soluzione del mistero con l?aiuto della sua squadra - composta unicamente da donne - districandosi con abilita tra false piste e ingerenze sospette. e avviando una collaborazione speciale con una spia molto abile e molto avvenente.