
la narrazione di fiori ha la cadenza del racconto e narra i tormenti privati, la formazione intellettuale, le strenue battaglie di ernesto rossi la cui militanza si intreccia con cinquant`anni di storia italiana. vita privata e vita pubblica sono entrambe intense e drammatiche: le tragedie familiari, le gravi ferite subite in guerra, le oscillazioni politiche del primo dopoguerra, la confidenza con mussolini, poi l`incontro con salvemini e la svolta che lo porta nella cospirazione antifascista con i fratelli rosselli e calamandrei. studioso di economia liberale, si rivela un manager straordinario nella gestione degli aiuti del piano marshall e stimola la diffusione delle piccole e medie imprese.


per una meravigliosa e tremenda ambiguita` linguistica, la morte e la vita sono iscritte nella stessa parola bios: bios e` vita, bios e` arco. noi siamo cosi` un cerchio incompiuto, imperfetto, un arco, in cui inizio e fine non coincidono. solitari restare a riva a osservare le tempeste della vita o salire a bordo senza troppo curarci dei compagni di viaggio? seguire le leggi del cosmo o le leggi dell`io? scegliere la politica o l`antipolitica? il negotium o l`otium? credere o capire di fronte a dio e alla morte? seguire la lezione dei padri o la rivoluzione dei figli? basta volgere lo sguardo al mondo classico di atene e roma per trovare i nostri piu` naturali interlocutori, coloro che ci hanno preceduti nelle nostre stesse domande. lucrezio e seneca hanno fatto il controcanto al presente ponendosi le domande ultime. non importa quali risposte abbiano dato, importa invece la loro allergia al pensiero unico, tanto da averci prospettato concezioni diverse e rivali del mondo. importa il coraggio di sperimentare, in solitudine e in autonomia, cosa significa sopportare la verita` quando la vita ti viene a trovare. a loro dobbiamo rivolgerci per ricordarci come eravamo e come potremmo essere.
giuseppe pignatone e michele prestipino ci svelano le caratteristiche e le trasformazioni delle organizzazioni mafiose di cui si sono occupati nella loro lunghissima esperienza da palermo a reggio calabria, fino alle piu` recenti inchieste che hanno coinvolto la capitale. il libro analizza il dna della mafia siciliana e di quella calabrese: la struttura organizzativa su cui entrambe si fondano, la `famiglia` in cui si entra mediante cerimonie solenni e, infine, il sistema di relazioni che le collegano a soggetti esterni. un`ampia parte - aggiornatissima alle ultime decisioni dei giudici romani - e` dedicata alla presenza della mafia nel lazio e nella capitale. dalle vicende romane si prende spunto per affrontare un aspetto oggi centrale nelle pratiche mafiose: l`utilizzo sistematico dei metodi corruttivi e collusivi, senza mai dimenticare che mafia e corruzione sono due cose diverse. infine gli autori prendono in esame gli scenari piu` recenti e di frontiera della criminalita` economica, particolarmente preoccupanti perche` l`espansione delle mafie e la penetrazione dei capitali illeciti nell`economia legale mettono in pericolo le basi stesse della vita democratica.

questa e` la storia di tre vite che si intrecciano indissolubilmente. una storia di clandestinita`, di estenuanti bracci di ferro e di colpi di mano. di tre uomini che, combattendo contro i nazifascisti, il 25 aprile 1945 provano a rifare un paese da capo. raffaele cadorna, ferruccio parri e luigi longo sono nati a pochi chilometri e a pochi anni l`uno dall`altro, con retroterra differenti, biografi`e politiche e culturali diversissime, eppure con un destino comune. pochi ricordano i loro nomi di battaglia: il generale valenti, comandante del corpo volontari della liberta`, e i suoi due vice, maurizio e italo, alias comandante gallo. un militare, un azionista e un comunista che il 26 agosto del 1944 si incontrano per la prima volta, in clandestinita`, e si stringono la mano. senza sapere cosa succedera` nei mesi successivi, senza sapere dove saranno e se ci saranno, alla fine di tutto, otto mesi dopo. e chiedendosi chi di loro sara` ai posti di comando, al momento dell`insurrezione. sono ore che segnano una delle rotture piu` profonde della storia italiana, quelle in cui i vertici della lotta di liberazione si incontrano con i gerarchi di salo` in arcivescovado, a milano. tutto intorno alla trattativa divampa l`insurrezione, mentre alla radio si sente una voce calma e determinata che intima ai fascisti: .

l`oceano che si acidifica! il riscaldamento climatico! le specie che si estinguono! hai appena fatto in modo di non essere mai ecologico. ti sei fatto schiacciare dall`afflusso dei dati, sei caduto nella trappola dell`orrore dell`estinzione e del riscaldamento globale. hai davanti a te solo lo spettro della decisione finale, disperata, a pugni e denti stretti. senti che devi essere o fare qualcosa di totalmente diverso. ecco scavato il baratro: da questo momento in poi non farai che mostrare a te stesso e agli altri quanto e` largo e profondo questo baratro. essere ecologici comporta un cambiamento imponente, ma di segno differente da quello seguito fin qui: se hai una vaga idea che ci sia un dentro di te e un fuori di te, sei sulla buona strada. non affogare nella paura della minaccia esterna, non c`e` nulla di esterno, noi siamo parte della natura, noi siamo ecologici.

pur dominando un territorio limitato e periferico, i gonzaga sono stati una delle famiglie piu` importanti d`europa, protagonisti per secoli della storia italiana. signori di mantova, poi marchesi e duchi, si imparentarono con gli asburgo e annoverarono nei loro ranghi due imperatrici e una regina di polonia. la promozione delle arti trasformo` mantova in una delle capitali della cultura del rinascimento. ai capolavori di pisanello e mantegna si aggiunsero nei secoli le meraviglie della celeste galleria e i prodigi della musica e del teatro. ma come e` stato possibile per questa casata ritagliarsi una simile posizione e conservarla per quasi quattro secoli? che origini ha avuto? e a cosa fu dovuto tanto successo? un affresco ricco di sorprese, una storia di guerre e di congiure, una lotta per la sopravvivenza prima e per la supremazia poi, attraverso cui si dipana la vicenda dell`italia dal medioevo delle grandi abbazie all`eta` comunale e ai principati.
la resistenza in montagna e quella in pianura. la guerriglia nelle citta`. il sostegno della popolazione e il rapporto con la `zona grigia`. la collaborazione con gli alleati e la guerra civile con gli italiani in camicia nera. a 75 anni dalla liberazione, finalmente una ricostruzione con l`ambizione di proporre uno sguardo complessivo su fatti, momenti e protagonisti che hanno cambiato per sempre il nostro paese. i due anni che vanno dall`8 settembre 1943 al 25 aprile 1945 rappresentano un momento cruciale della storia d`italia. sono gli anni della guerra mondiale, con le truppe straniere che occupano la penisola. sono gli anni della guerra civile, con lo scontro tra italiani di diverso orientamento. sono gli anni della guerra di liberazione, in cui si combatte contro il nazifascismo per far nascere un paese democratico e libero. e il `tempo delle scelte` per una societa` italiana schiacciata sotto il tallone nazista e fascista. una nazione divisa politicamente, militarmente e moralmente all`interno di un`europa in fiamme. per fare i conti con la storia della resistenza italiana, il libro ripercorre le varie fasi delle diverse resistenze: dalle specificita` della guerriglia urbana all`attestamento nelle regioni di montagna. affianca alla lotta armata le varie forme di supporto fornito ai `banditi` dalle popolazioni e la conflittualita` interpartigiana, si addentra nella cosiddetta `zona grigia`, evidenzia la peculiarita` delle deportazioni politiche e razziali. una ricostruzione nuova, originale, vivida, in cui lo sguardo d`insieme si alterna costantemente con l`attenzione a vicende personali e collettive poco conosciute o inedite. un libro necessario oggi, quando il venir meno degli ultimi testimoni diretti di queste vicende lascia sempre piu` spazio a un uso politico della resistenza che deforma e rimuove i fatti, le fonti e la storia.
niente razze, ma molto razzismo. niente razze, ma molte differenze, scritte un po` nel nostro dna. e moltissimo nella nostra cultura, nei tanti luoghi comuni dove andiamo a inciampare ogni giorno, nei pregiudizi che ci guidano attraverso le piccole e grandi vicende della vita e che ci portano a subire, dire, fare o semplicemente pensare cose razziste.
pubblicato una prima volta nel 1955 in occasione del decennale della liberazione, "uomini e citta` del resistenza" e` il testo fondatore della nostra epica resistenziale. questa edizione riproduce l`originale anche nell`immagine di copertina. la disegno` carlo levi per l`occasione, in ricordo di un episodio che piu` di qualunque altro sembrava evocare lo spirito della resistenza. un attimo prima di soccombere ai nazisti nel rogo di sant`anna di stazzema, una giovane donna, genny marsili, aveva scagliato contro gli aguzzini uno zoccolo: il simbolo, insieme, della sua fierezza e della loro abiezione. prefazione di carlo azeglio ciampi.

a cento anni dalla nascita del pci, canfora si interroga sulla metamorfosi progressiva di quel grande partito. una metamorfosi che ha al centro il `partito nuovo` di togliatti. quella fu, nel 1944, una seconda fondazione. fu la non facile nascita di un altro e diverso partito: diverso rispetto alla formazione `rivoluzionaria` sorta vent`anni prima. la nuova nascita era una necessita` storica, nella situazione mondiale del tutto nuova determinata dalla sconfitta dei fascismi. ma le potenzialita` insite in tale nuovo inizio non furono sviluppate con la necessaria audacia da chi venne dopo: berlinguer incluso. riannodando i fili di questa storia, canfora cerca le ragioni del mancato riconoscimento dell`approdo socialdemocratico che il mutato contesto storico determinava. una timidezza che ha contribuito alla successiva debolezza progettuale e `svogliatezza` pratica. e alla progressiva perdita di contatto con i gruppi sociali il cui consenso veniva dato ottimisticamente per scontato.

Tutti conosciamo l’aquila e la farfalla, la formica e il paguro, ma ci siamo mai chiesti dove abitano? In Casa, Isabelle Simler ci accompagna nelle incredibili dimore degli animali, 27 formidabili architetti che aprono le porte per farci entrare nell’intimo tepore delle loro case. Incontreremo il polpo, che distende le sue lunghe braccia in un sofà di sabbie fini, l’uccello giardiniere che decora il suo nido con una pioggia di petali azzurri, il castoro che preferisce una tana galleggiante in mezzo al lago, e il piccolo gufo elfo che si accuccia nell’incavo di un cactus. Età di lettura: da 4 anni.

non esistono guadagni senza perdite, e il sogno di una felicita` per il guadagno, depurata del dispiacere per la perdita, e` altrettanto vano della proverbiale speranza di un pranzo gratis. i guadagni e le perdite connessi a ognuno dei vari sistemi di convivenza umana vanno accuratamente conteggiati, per tentare di pareggiarli il piu` felicemente possibile. ma non e` mai esistito, e mai esistera`, un bilancio dove ci sia la voce dell``avere`, ma non quella del `dare`. la gioia della vita civile si ottiene solo insieme alla sofferenza, la soddisfazione va sottobraccio al disagio e l`obbedienza alla ribellione. la civilta`, quest`ordine artificiale imposto sul disordine naturale dell`umanita`, e` un baratto, un compromesso sempre rimesso in questione e volta a volta rinegoziato. "il disagio della postmodernita`" e` uno dei libri fondamentali di bauman. una lettura imprescindibile per chiunque voglia capire il suo tempo in tutte le sue implicazioni e le sue contraddizioni.

in tutte le raffigurazioni e` l`uomo dalla faccia dimezzata, da quando, nemmeno trentenne, un occhio e la radice del naso li aveva perduti per un colpo di lancia ricevuto durante una giostra. nella storia del rinascimento italiano, federico da montefeltro, duca di urbino, e` il piu` stimato e strapagato condottiero, circondato dalla fama per non aver perso (quasi) mai una battaglia. intelligente, coltissimo, ottimo stratega, bravo statista, abile diplomatico, scaltro (ma sempre elegante) curatore dei propri interessi, assieme al suo grande amore, la giovanissima e affascinante seconda moglie battista sforza, federico riusci` a trasformare la corte del montefeltro in uno dei centri della cultura e della politica italiane. ma come ogni vita avventurosa che si rispetti, anche quella di federico fu costellata da intrighi e misteri mai del tutto risolti: come riusci` da figlio `bastardo` a impadronirsi del potere? che ruolo ebbe nella famosa `congiura dei pazzi`? la vita incredibile di uno dei personaggi piu` significativi del rinascimento italiano.

dal primo avventurarsi su due gambe nelle pianure africane alla produzione di pitture rupestri, piramidi, bastimenti, parlamenti e molto altro: tanto si e` scritto sul cammino evolutivo dell`umanita` grazie al lavoro di paleontologi, archeologi e genetisti. ciascuno di loro ha messo un tassello a formare un quadro generale della nostra storia. ma oggi siamo riusciti a compiere un altro passo: con la capacita` che abbiamo acquisito di leggere a fondo il dna di tante persone, passate e presenti, e di interpretarne le differenze, quei resti non solo ci danno un`idea delle migrazioni, degli scambi, dei processi di adattamento all`ambiente che hanno fatto di noi quello che siamo, ma ci hanno anche permesso la ricostruzione delle sembianze dei nostri antenati. il lavoro scrupoloso di un gruppo di artisti ci fa finalmente guardare in faccia homo erectus, che per primo ha imparato a maneggiare il fuoco, e i piccoli ominidi dell`isola di flores in indonesia, che qualcuno ha ribattezzato hobbit; i vecchi europei, gli uomini di neandertal e quelli nuovi come otzi, l`uomo dei ghiacci del museo di bolzano, e tanti altri. guardandoli negli occhi possiamo capire meglio quanto abbiamo in comune, quanto ci siano vicini, quanto e` vero che, nonostante la grande distanza temporale, noi in qualche modo siamo loro.

l`arte contemporanea e` specchio sensibilissimo delle tensioni, delle contraddizioni, della bellezza e degli orrori del nostro tempo. un tempo a noi cosi` vicino che puo` indurre a ritrarci, interrogandoci sul suo senso. ma basta avvicinarla, con pazienza, ripetutamente, e si impara a conoscerla, se ne trovano le chiavi di lettura, gli intenti. pollock, rothko, fontana, burri, hopper, bacon, abramovic, gonzalez-torres, mueck e hirst. le vite, le storie e le opere di dieci artisti esemplari ci fanno attraversare e scoprire il volto della scena dell`arte contemporanea.

francis drake fu capace di sfidare da solo l?impero spagnolo in america, tra il 1577 e il 1579. durante le navigazioni, drake e i suoi uomini fecero eccezionali scoperte geografiche tra antartide e terra del fuoco. risalirono tutta la costa americana del pacifico fino alla california e tornarono a casa attraversando gli oceani, primi inglesi nella storia a farlo. grazie alle carte scoperte da david salomoni negli archivi di lisbona, per la prima volta un libro puo raccontare questa storia affascinante e sorprendente. le imprese di francis drake, il grande corsaro inglese al servizio della regina elisabetta i, hanno qualcosa di veramente epico e la sua vita era considerata una leggenda. in mezzo a tempeste violente e battaglie imponderabili affrontate nei suoi lunghi viaggi, pose le basi della supremazia inglese sui mari.

i protagonisti di questo libro sono personaggi noti e meno noti della storia antica. tutti emergono vincenti da contesti competitivi o escono indenni da situazioni di disagio. tutti mostrano come l?intelligenza, nelle sue diverse declinazioni - e tra queste, soprattutto l?astuzia -, sia la chiave per imporsi, o anche solo per sopravvivere, in ogni occasione. il cavallo di troia, le terre di didone, il ratto delle sabine, il tappeto di cleopatra... la storia antica e costellata di fatti e vicende in cui la vittoria in politica e sul campo di battaglia si ottiene usando l?arma piu efficace e affidabile: l?intelligenza. stratagemmi, imbrogli, trucchi e raggiri che ci raccontano anche il carattere e il mondo dei nostri antenati.

in italia, i crimini di guerra commessi all?estero negli anni del fascismo costituiscono un trauma rimosso, mai affrontato. questo libro ricostruisce la vita e le storie di alcuni degli uomini che hanno ordinato, condotto o partecipato fattivamente a quelle brutali violenze. l?hanno fatto per convenienza o per scelta ideologica? erano fascisti convinti o soldati che eseguivano gli ordini? o furono, come nel caso tedesco, uomini comuni, ?buoni italiani?, che scelsero l?orrore per interesse o perche convinti di operare per il bene della patria? non tutti gli italiani sono stati ?brava gente?. anzi a migliaia - in libia, in etiopia, in grecia, in jugoslavia - furono artefici di atrocita e crimini di guerra orribili. ma chi erano ?i volenterosi carnefici di mussolini?? da dove venivano? e quali erano le loro motivazioni?