

"ripercorrere la storia delle donne nell`antichita` greca e romana non e` semplice curiosita` erudita. i radicali mutamenti intervenuti nelle condizioni della vita femminile, il riconoscimento della piena capacita` delle donne di essere titolari di diritti soggettivi e di esercitarli, la conquista della parita` formale con gli uomini non hanno ancora interamente cancellato il retaggio di una plurimillenaria ideologia discriminatoria, di cui solo la storia puo` aiutare a comprendere le matrici e individuare le cause. osservare la vita e seguire le vicende di organizzazioni sociali come quella greca e quella romana aiuta a svelare, se non il momento nel quale nacque la divisione dei ruoli sociali, il momento nel quale questa divisione venne codificata e teorizzata: e comincio` quindi a essere vista, invece che come un fatto culturale, come la conseguenza di una differenza biologica, automaticamente tradotta in inferiorita` delle donne" (dall`introduzione).

napoli, estate dei `43, il cielo non appartiene piu` alla citta`, ma ai bombardieri alleati. a luglio il fascismo collassa; in agosto le truppe alleate si avvicinano e a napoli s`inasprisce l`occupazione tedesca; a settembre la resa dell`esercito italiano, rastrellamenti e deportazioni di uomini: la citta` sta nella tenaglia di due eserciti, uno dentro e uno fuori. qui si svolge la vita di nove persone in quell`estate. eta`, mestieri e storie differenti, compresse in un assedio, rompono le distanze tra loro e vanno insieme, prima al passo, poi fino al galoppo. la macchina della storia maggiore si chiude a sacco sulle vite individuali, ma ci sono sussulti in cui le singole esistenze spezzano la camicia di forza e inventano la liberta`.

