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Nuovo lavoro, 2007, per il musicista pop californiano

ambientato in scozia alla fine del settecento, il romanzo mette in scena il duro scontro tra il crudele giudice adam weir e il suo unico figlio archie. per essersi ribellato al padre, archie viene allontanato da edimburgo e mandato in esilio nella solitaria hermiston. qui subira` una sorta di regressione verso il mito di una terra arcaica. e compira` la sua vera formazione, attraverso incontri che segneranno la sua intera esistenza.

barnum e` sinonimo di spettacolo circense. per baricco, e` la parola-filtro con cui si diverte a guardare il mondo nei suoi interventi giornalistici (prima su "la stampa" di torino, indi su "la repubblica" con cui continua a collaborare): che siano eventi minori e marginali o grandi occasioni (la rivisitazione dell`arte di maria callas, il terremoto in umbria, un viaggio in giappone, l`arte di pollini, l`eredita` di calvino, e cosi` via), il taglio e lo stile sono quelli dello scrittore che va oltre il panorama offerto dai media intervenendo in qualche modo con il proprio pensiero e la propria intelligenza.

nel riferimento ai principali nodi speculativi intorno a cui si articola la ricerca di parmenide e eraclito, platone, aristotele e plotino, questo libro rilegge alcuni fra i testi piu` significativi della tragedia attica, da eschilo a euripide e del repertorio mitologico classico, valorizzandone la straordinaria ricchezza filosofica e mostrando attraverso quali suggestivi percorsi di riflessione i protagonisti di quelle vicende possano essere interpretati come figure dell`indissolubile connessione fra identita` e alterita`, assunta come connotato peculiare della condizione umana.

quello del 1984 e` l`ultimo corso tenuto da michel foucault al colle`ge de france. gia` malato, comincia le lezioni solo a febbraio per terminarle alla fine di marzo. muore pochi mesi dopo, il 25 giugno. queste circostanze gettano una luce particolare sul corso, che si e` portati a leggere come una sorta di testamento spirituale, dove il tema della morte ricorre frequentemente. il corso prosegue e radicalizza le analisi condotte l`anno precedente. anche qui, la domanda centrale ruota intorno alla funzione del "dire-il-vero" e al ruolo che la verita` riveste nell`ambito della politica e dei rapporti di potere. si tratta in sostanza di stabilire, nell`ambito della democrazia, un certo numero di condizioni etiche che sono irriducibili alle regole formali del consenso ma che fanno appello alla dimensione morale individuale: il coraggio di fronte al pericolo e la coerenza. foucault ritorna alle radici della filosofia greca, rivalutandone l`idea di democrazia contrapposta a ogni forma di tirannia, antica e moderna. nella morte di socrate non emerge la paura di morire, ma l`angoscia di non poter portare a compimento la propria "missione essenziale", il compito che da` senso a una vita. attraverso una rivalutazione del pensiero dei cinici viene sottolineata sia l`importanza di un radicale ritorno all`elementarita` dell`esistenza sia lo "scandalo della vita vera": al tempo stesso provocazione pubblica e pratica filosofica, che comporta un accoglimento dell`essenzialita` delle cose.

la pubblicazione di queste lettere ha lo scopo di contribuire a un approfondimento della conoscenza della vita di fernando pessoa, in funzione del lavoro di ricerca e interpretazione della sua opera. si tratta di lettere scritte da ofe`lia queiroz a fernando pessoa fra il marzo e il novembre del 1920 e fra il settembre del 1929 e il dicembre del 1932. e` infatti in questi due periodi che si dipana la storia d`amore tra il grande poeta portoghese e ofe`lia, giovane impiegata. proprio in un ufficio di import-export di lisbona i due si conobbero e a seguito della simpatia nata immediatamente, prese forma la loro relazione epistolare.

pochi filosofi o storici della cultura novecenteschi hanno saputo restituire la quintessenza del romanticismo come isaiah berlin; e nessuno scritto piu` di queste memorabili mellon lectures puo` rappresentare, di quell`accurato lavoro di filologia dello spirito, la sintesi definitiva. in sei sequenze di luminosita` tagliente, berlin spazza via con gesto deciso e perentorio i luoghi comuni che ancora gravavano su quella che egli considera la piu` grande rivoluzione cognitiva dell`occidente moderno. berlin ci rivela ad esempio che l`attacco ai lumi e` gia` implicito negli stessi lumi, grazie a figure come vauvenargues (col suo pessimismo nichilista), montesquieu (col suo esasperato relativismo antropologico) o hume (col tarlo scettico che rode dall`interno il grande edificio empirista). non solo: oltre a gettar luce su figure misconosciute eppure decisive come hamann - il cui vitalismo mistico sfocia nell`idea che dio non sia ne` un geometra ne` un matematico ma un poeta -, berlin delinea il romanticismo di kant, schiller e fichte, contrapponendolo a quello di schelling, della lucinde di schlegel, delle poesie di tieck e dei racconti di hoffmann. e, per finire, addita le ramificazioni del romanticismo nel nostro secolo, da quelle aberranti (sfociate nel fascismo) a quelle piu` autentiche (prodromi di un compiuto liberalismo).

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