 
	J.Marlow,T.Wilson,Ray Cohen etc
 
	Raccolta di brani che hanno in comune l'uso della Groovebox.Brani inediti di Beck,Cibo Matto,Air e Pavement.
 
	 
	 
	 
	un manuale completo e di facile lettura per chi desidera conoscere il mondo della chitarra: la sua storia, le tecniche per suonarla, i marchi piu` noti come gibson e fender -, i modelli particolari e gli artisti che hanno reso lo strumento famoso nel mondo, spaziando dalla musica country al rock. la sezione dedicata all`insegnamento vero e proprio e` arricchita da numerose illustrazioni che agevolano la comprensione delle diverse nozioni: dalla posizione delle mani alla scala musicale, dagli accordi ai riff, con suggerimenti utili e consigli per principianti e non.
 
	il volume illustrato, unico in italia, mostra con fotografie tutte le tipologie di frutta e verdura presenti nel mercato italiano. piu` di 20 varieta` di mele, agrumi, frutta esotica, insalate, tuberi orientali e angurie, erbe aromatiche, frutta secca e molto altro. oltre alle immagini, il volume riporta tabelle informative sullo stagionalita` dei prodotti, sui valori nutrizionali e ricette su come utilizzarli al meglio. questo libro e` un utile strumento sia per chi cucina che per chi semplicemente mangia.
 
	nella primavera del 1855 ippolito nievo decide per la prima volta di scrivere un romanzo. nasce cosi` "ii conte pecoraio", una "storia del nostro secolo", che uscira` dopo una tormentata elaborazione nel 1857. "il conte pecorajo", insieme ai racconti del "novelliere campagnolo", e` un tentativo di esplorare narrativamente la realta` rurale del friuli contemporaneo. il progetto di una letteratura "campagnuola", diffuso nell`europa di quegli anni, trova in italia con nievo una risposta capace di confrontarsi coi piu` importanti modelli letterari (manzoni, sand, carcano), di misurarsi sulla complessita` del romanzo, e di riflettere le difficili questioni - sociali, economiche e culturali - di quell`italia regionale, povera e arretrata, ma ricca di valori e di civilta`, che era ormai avviata all`unita` nazionale. la veste linguistica, eccessiva rispetto alla media ottocentesca e alle stesse abitudini nieviane, e alcuni artifici narrativi hanno ingiustamente penalizzato questo romanzo, forse il meno noto di nievo. eppure attraverso la storia di santo - il "conte pecorajo" - e di sua figlia maria, il lettore di oggi riscopre un documento vivo del friuli preunitario, un romanzo "contadinesco" tutt`altro che banale, e la prova prima di un grande scrittore.
 
	 
	 
	 
	romanzo per molto tempo conosciuto col titolo di "confessioni di un ottuagenario", titolo voluto dagli editori, che lo pubblicarono postumo nel 1867, perche` i lettori non avessero il dubbio si trattasse di un libro di propaganda politica. il protagonista, carlo altoviti (carlino) che l`autore dice essere nato nel 1775, narra nel 1858, i propri casi intrecciandoli con quelli dell`italia, dal crollo della societa` settecentesca sotto i colpi dei nuovi tempi rivoluzionari, al temprarsi della nazione italiana durante la restaurazione, alle prove di liberta` sui campi di battaglia.
 
	il libro racconta la storia di una famiglia in un lungo arco di anni. una dopo l`altra le generazioni si succedono nella stessa casa, al centro dello stesso podere, in apparente tranquillita`. ma il viaggio all`indietro verso l`origine rivela zone d`ombra e di mistero. non e` tutto stato come si tramanda e cio` che si scopre tra le reliquie e le memorie della famiglia e` la vertigine del proprio destino.
 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	Antologia economica con una manciata di classici del grande Hank. Rimasterizzata 2011.
 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	manca ancora un mese a natale, ma a procolo jovine, titolare del miglior ristorante di bauci, piace fare le cose per bene e sta gia` preparando un menu` coi fiocchi. del resto, il suo pranzo del 25 e` qualcosa di leggendario, un incantesimo di sapori e profumi capace di far tornare gli adulti bambini e riportarli nelle cucine delle loro nonne. i suoi segreti? il rispetto rigoroso della tradizione e una ricerca maniacale degli ingredienti piu` genuini. percio`, in questo meraviglioso paese della costiera amalfitana, la sua autorita` culinaria e` indiscussa. una mattina pero`, dall`altro lato della piazza, dove c`era una profumeria, procolo nota una nuova insegna "experience" - che promette "percorsi emozionali in cucina". una fitta allo stomaco lo avvisa che qualcosa non va. e quel qualcosa prende presto il volto di jacopo taddei, il paladino della cucina molecolare, il principe della mondanita` in tv, "colui il quale ha trasformato le ostriche in nuvole, scomposto i prodotti in particelle, e inventato il cappuccino di baccala`". un uomo bellissimo e, "ca va sans dire", il sogno proibito di ogni donna. per procolo il suo arrivo e` un oltraggio, un insulto, una sfida. di piu`: un atto di guerra. franco di mare mette in scena una brigata di personaggi irresistibili le cui bassezze e genialita` sono quelle di tutti noi. perche` la cucina e` vita, e la vita e` fatta di gioie, grattacapi, rivalita` e grandi amori.
 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	campi di segale sotto il sole abbacinante dell`arkansas. le mani strappano i frutti dalla terra, la terra prude e si mangia le mani. i braccianti arrancano nel meriggio insieme ai cavalli e il sogno americano e` un abbaglio nell`afa, una zacchera di fango sulla schiena, un canto di nostalgia e speranza spezzato dalle spighe del grano. clara e` la figlia di due contadini e trascorre l`adolescenza a correre tra gli odori aspri ed erbosi delle piantagioni, e a rubacchiare oggetti insignificanti nei negozi per divertimento e noia. vagheggia un futuro di emancipazione, ricchezza e amori idilliaci; fantastica di evadere dalla promiscua violenza del suo mondo provinciale gettandosi con abbandono in ogni avventura: prima con lowry, fascinoso e ribelle apolide che la strappa alla famiglia e l`abbandona subito dopo averla ingravidata; poi con revere, facoltoso uomo gia` sposato che clara seduce in cambio di una promessa di stabilita` economica; infine con suo figlio swan - l`ennesima speranza di riscatto, l`estrema illusione di una riscossa impossibile -, destinato pero` a diventare un uomo violento e autodistruttivo e a far naufragare anche gli ultimi sogni della madre. primo capitolo dell`epopea americana di joyce carol oates, "il giardino delle delizie" racconta l`america proletaria degli anni cinquanta e sessanta, l`america white trash, avida di scalate sociali e rivincite, cianotica per i pugni incassati dai bastardi nelle bettole e dalla vita. manescamente sordida, fumeggiante e sognatrice. attraverso gli occhi di una ragazza fragile e bellissima, straziata dai desideri e dai demoni sociali ereditati, oates tesse una storia di abusi e violenze, un ritratto realistico di quella impetuosa fiumana americana che travolge e annega i suoi figli, attirandoli ai margini dell`esistenza, senza possibilita` di ritorno, nel miraggio di un paradiso terrestre, un giardino delle delizie che si rivela, alla fine, una terra desolata.
 
	e un lungo, coinvolgente percorso quello in cui ci guida la voce di biancamaria frabotta, un percorso di decenni tra i piu` solidi e duraturi della nostra poesia d`oggi. nella classica compostezza della sua pronuncia, questa poetessa, tanto amabile e riflessiva, passa dal giovanile ardore, dall`ideologica passione degli esordi, ai mutamenti, lievi quanto essenziali e profondi, di una personale avventura, dentro le lacerazioni e le delusioni dell`epoca, per approdare a un vivo e paziente sentimento dell`esserci. e tutto questo nella luce della poesia, che e` il piu` alto momento di sintesi a sua disposizione e che si evolve nelle progressioni di un viaggio, nella sua bellissima viandanza. una vicenda poetica, quella di biancamaria frabotta, che si muove, sempre in pieno equilibrio di linguaggio e toni, alla ricerca, anche, della meraviglia semplice, nella felice perlustrazione, sempre piu` fitta, dell`apparentemente minimo o marginale. fino alla fiducia in una realta` piu` domestica e del sentimento, quella che troviamo in la pianta del pane che, come scrive roberto deidier nella sua limpida postfazione, . ma la piana coerenza di questa autrice trova conferma nell`umanissima, antiretorica saggezza del piu` recente "da mani mortali" e nella raccolta, dove si accentua l`adesione aperta alla , che non potra` non coincidere con una piena adesione del lettore alla bellezza saggia e impeccabile, pacata e pure cangiante dell`opera di biancamaria frabotta. nota biobibliografica di carmelo princiotta.
 
	 
	tutti hanno bisogno di amare e di essere amati, anche gli uomini. e questa la verita` essenziale che anima "la volonta` di cambiare", il libro a cui bell hooks ha affidato le sue riflessioni sulla mascolinita` tossica, sull`inclinazione maschile alla violenza e all`assenza di emozioni, ma soprattutto sulla rivoluzione affettiva necessaria per immaginare una societa` nuova, in cui nessuno debba piu` avere paura del proprio universo sentimentale. cresciuti in una societa` patriarcale, in cui resta fondamentale gestire e preservare il mito della forza, gli uomini hanno imparato a fabbricare meccanismi di difesa per resistere alla pressione emotiva che viene esercitata sulle loro coscienze. sono spinti a indossare maschere sempre piu` convincenti per evitare di esprimere cio` che sentono davvero e rivelare cosi` la loro incapacita` di gestire relazioni profonde e aperte. sono maschere di rabbia e violenza, con cui compiono i delitti che colpiscono migliaia di vittime ogni giorno. ma con una disposizione positiva al cambiamento, una rivoluzione delle coscienze non e` piu` un`irraggiungibile utopia, diventa anzi un`indispensabile visione per abitare un futuro diverso: l`unico in cui tutti avranno il coraggio di amare e di essere amati.
 
	figura centrale della nostra poesia novecentesca, in ogni sua opera vittorio sereni ha saputo scriverne un capitolo particolare. il volume che si ripropone, apparso per la prima volta postumo nel 1986, ripercorre - identificando anche le edizioni di riferimento - i momenti essenziali della sua vicenda poetica, scanditi dai suoi quattro libri con l`importante aggiunta del quaderno di traduzioni, dove si trova concreta traccia delle sue predilezioni letterarie per poeti come - tra gli altri - apollinaire, char, williams. si inizia con le delicate trasparenze liriche della raccolta d`esordio, frontiera (1941), seguita dal diario d`algeria (1947), in cui la tragica vicenda storica della seconda guerra mondiale, vissuta dall`autore e subita in prima persona con la prigionia, trova decisiva testimonianza. si tratta di un testo classico in cui le lacerazioni del conflitto e il dramma personale toccano la piu` alta dimensione espressiva nella fermezza antiretorica e nella impeccabile pronuncia di sereni. un poeta che, nella coerente fedelta` a se stesso e nella strenua attenzione alla realta`, riesce a rinnovare ogni volta la fisionomia della propria scrittura e perviene cosi`, con gli strumenti umani (1965), a una tensione viva e potente del linguaggio, a un`assunzione del dato esperienziale nel corpo del testo, passando dalla castita` formale degli esordi a un dire felicemente abbassato con inserti prosastici, rompendo , come scrisse montale. la complessita` dei mutamenti epocali si riflette nella consapevole, per quanto problematica presenza del poeta negli intrecci del reale, ma sempre con un`opzione di netta apertura alla vita, nonostante la piena coscienza della precarieta`, e tenendo bene aperta , come scrive dante isella nella prefazione. un`apertura vitale che si esplicita nel quarto capitolo del suo cammino poetico, stella variabile (1981), in cui trovano spazio, in perfetto e
