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il volume illustra la raccolta del collezionista gino magnani, racchiusa nella villa della fondazione magnani rocca, nel parco di corte di mamiano (parma). l`intero palazzo e` uno scrigno ricco di dipinti, sculture, mobili e oggetti di grandi artisti di tutti i tempi: filippo lippi, ghirlandaio, durer, van dyck, goya, canova, e ancora, renoir, ce`zanne, matisse, carra`, braque, severini, de chirico, guttuso, burri e morandi. l`opera prevede una prima parte di saggi a firma di emiliani, fornari e sgarbi, mentre nella seconda parte, divisi in capitoli tematici, vengono passati in rassegna gli artisti e le opere presenti nel museo.

dallo sfarzo dei cesari ai maestri del rinascimento, dallo splendore del barocco ai rigori urbanistici della capitale d`italia, fino alle contraddizioni della modernita`: una rassegna inimitabile di mondi, epoche, culture che da duemila anni alimentano il mito della citta` eterna. fra le succose novita` di questa nuova edizione della guida verde: le tracce della citta` coloniale e le porte dell`accoglienza negli appassionati reportage della scrittrice igiaba scego; la grande bellezza da federico fellini a paolo sorrentino: la citta` di cinecitta` nei racconti dello scrittore paolo di paolo; le icone del patrimonio archeologico vs la gloria effimera dell`arte di strada: pigneto, torpignattara, tor marancia, una rassegna del grande museo all`aperto di urban art romana; sotto le stelle dell`antica roma: manifestazioni, iniziative, percorsi serali tra le magnetiche rovine; osterie, trattorie, vinerie, mercati: il culto del cibo alla romana e il meticciato gastronomico dei sapori dal mondo; in bicicletta sull`appia antica: accessi, percorsi, punti noleggio sulla regina viarum delle ciclabili; una ricca sezione di indirizzi utili e le tavole cartografiche della citta` riunite in un pratico atlantino interno alla guida, corredato da un indice delle vie e delle strade.

al lavoro: schede, memorandum, presentazioni. a scuola: temi, tesine, relazioni. nel privato: post su facebook, email personali, chat sul cellulare. sara` anche l`epoca degli audiovisivi e della comunicazione in tempo reale, ma non abbiamo mai scritto tanto. e piu` dobbiamo scrivere, meno sembriamo capaci di farlo. ma, mette subito in chiaro claudio giunta all`inizio del libro, . e quindi? non potendo insegnare come si scrive, claudio giunta prova a spiegarci come non si scrive, passando in rassegna gli errori, i tic, i vezzi, le trombonerie e le scemenze che si trovano nei testi che ogni giorno ci passano sotto gli occhi: dall`antilingua delle circolari ministeriali alle frasi fatte dei giornalisti, dal gergo esoterico degli accademici e dei politici al giovanilismo cretino della pubblicita`... ma in questo slalom tra sciatterie e castronerie giunta trova per fortuna il modo di contraddire la sua dichiarazione iniziale, perche` insegnare "come non scrivere" significa anche dare delle utili indicazioni su come si scrive: per ogni cattivo esempio se ne puo` trovare uno buono da opporgli, per ogni vicolo cieco argomentativo c`e` una via di fuga creativa, e spesso basta un punto e virgola per risolvere una frase ingarbugliata. in questo anti-manuale spregiudicato, arguto e divertente, nella tradizione di "come si fa una tesi di laurea" di umberto eco ma aggiornato all`era di google, scopriamo che per scrivere bene bisogna ripartire da un po` di affetto per la nostra bistrattata lingua italiana, ma soprattutto bisogna tenere a mente poche regole di buon senso: se scriviamo lo facciamo perche` qualcuno ci legga, capisca quel ch

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