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"danzatore" e "attore" sono termini che evocano tradizioni e istituzioni teatrali, culture e contesti diversi. individuando momenti storici di particolare rilievo - dal ballet d`action di noverre al tanztheater di pina bausch - si pone la questione della separazione fra teatro e danza, accogliendo la sfida di artisti nella ricerca ancora viva di "cio` che muove gli uomini e non il modo in cui si muovono". partendo dalla premessa del bel danzare e dell`imitazione della natura nel xviii secolo e della pantomima nel balletto ottocentesco, si sottolineano accanto a stili e codici il gesto e l`espressione. nel panorama europeo del novecento - dove si intrecciano ricerche ed esperienze tra movimento e azione - si evidenzia la centralita` del pensiero-in-movimento di laban e la trascendenza di nizinskij. questa antologia, suddivisa in quattro parti, alterna studi storici e teorici a biografie e interviste, in una rilettura destinata non solo agli studenti universitari e ai danzatori ma a coloro che intendono confrontarsi con una delle tematiche scottanti nel mondo del teatro.

pepita gia` stringe i pugnetti e suda acido formico, mentre ascolta ciclope, il grande maestro del gioco, esclamare ieratico: qualcuno dice che sei... adesso sei pronto per iniziare il pericoloso e surreale gioco di societa` dei pregi e dei difetti. pepita, emotiva com`e`, ogni volta che gioca e` paralizzata dal terrore e non riesce mai a indovinare chi la disintegra citando un suo difetto ma neanche chi la fa felice, sintetizzandola con un pregio. nasce dalla creativita` dell`artista milanese iaia filiberti la protagonista di questo libro moderno e attuale, graffiante ma allo stesso tempo delicato.

attraverso la ricostruzione storica della nascita della moderna famiglia borghese, l`autore porta alla luce le contraddizioni di una societa` che si era illusa di liberarsi attraverso la negazione dell`importanza delle relazioni familiari. la crisi della famiglia nella "societa` edonistica" si esprimerebbe nella diffusa affermazione di modelli di comportamento anafettivi ed egoistici. lo studio critico delle teorie sulla famiglia elaborate nel nostro secolo evidenzierebbe come anche i nuovi modelli relazionali siano in realta` il frutto di un progetto generale di ordine costituito non meno repressivo del precedente.

ha scritto derek walcott a proposito di jamaica kincaid. ed e` proprio la geografia di antigua, cosi` accecante e celeste, a permeare la prosa incantatoria del suo primo romanzo: gli alisei, i riti della pesca e dell`obeah si confondono in un`unica musica palpitante, mentre l`albero del pane e le sgargianti poinciane stonano con la chiesa anglicana, con la divisa scolastica, con i quaderni che hanno in copertina la regina vittoria. e intanto annie john cresce in una felice solitudine, al centro dell`universo della sua bellissima, giovane madre. ma poi, la catastrofe: annie , e la madre, che come una divinita` puo` dare e togliere tutto, incomprensibilmente si trasforma in un`algida nemica. dice annie dei suoi anni di bambina; ma ogni paradiso ha il suo , e sara` un tormentoso duello quotidiano a scandire il suo furente ingresso nell`adolescenza.

hsu, geologo cinese di formazione americana, e` riuscito in questo libro a raccontare il "caso" dei dinosauri, i quali incontrarono alla fine del cretaceo quella che, su scala geologica, deve considerarsi una morte improvvisa. tale evento si presenta come una imbarazzante anomalia rispetto alla teoria darwiniana. molte sono le cause invocate per dare ragione di questi eventi. la teoria di hsu, che individua la causa nell`impatto di un corpo di tale massa da provocare mutamenti radicali nello habitat, e` ritenuta fra le piu` solide e suffragate.

gia` sotto l`alto principato inizia a operare una struttura nuova che si pone accanto al senato e al foro. gli antichi la chiamavano aula caesaris, corte, vale a dire apparato di familiari, amici, personale, intellettuali che gravitano intorno al principe. e qui che si colgono le trasformazioni piu` grandi: l`integrazione fra principato e nobilta`; l`ascesa di ceti emergenti in concorrenza con la mobilita` del senato; la nuova elaborazione politica e ideologica fra vecchie figure che assumono nuove forme e nuove figure che si vengono costruendo; la formazione e lo sviluppo dell`apparato amministrativo dell`impero. luogo di mediazione fra principato e nobilta`, palestra di formazione dei ceti emergenti, nucleo della nascente burocrazia, nella roma altoimperiale la corte e` un luogo di vera e propria attivita` pubblica, che si affianca al senato e al foro, gli spazi politici tipici della precedente eta` repubblicana.

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