



asha rani e` la stella piu` brillante del cinema indiano, la bellezza stupefacente ammirata da milioni di spettatori. per arrivare in vetta ha dovuto lavorare sodo, farsi largo e scendere a mille compromessi, spinta da una madre ambiziosa e senza scrupoli che per il successo della figlia non si e` fermata davanti a nulla. asha ha dovuto essere spietata, con se stessa e con gli altri, indurirsi, difendersi con le unghie e soprattutto nascondere i propri sentimenti. e questo le e` costato molto, e molti sono i nemici che si e` lasciata alle spalle: attori e attrici rivali, agenti, registi, amici di un tempo e persino sua sorella... asha non poteva permettersi di sbagliare. ma ha commesso l`errore piu` grande, quello che puo` costarle tutto: innamorarsi.

"ho voluto fare il tentativo di presentare il gesu` dei vangeli come il gesu` reale, come il "gesu` storico" in senso vero e proprio. io sono convinto che questa figura e` molto piu` logica e dal punto di vista storico anche piu` comprensibile delle ricostruzioni con le quali ci siamo dovuti confrontare negli ultimi decenni. io ritengo che proprio questo gesu` - quello dei vangeli - sia una figura storicamente sensata e convincente. solo se era successo qualcosa di straordinario, se la figura e le parole di gesu` avevano superato tutte le speranze e le aspettative dell`epoca, si spiega la sua crocifissione e si spiega la sua efficacia. gia` circa vent`anni dopo la morte di gesu` troviamo pienamente dispiegata nel grande inno a cristo della lettera ai filippesi (2,6-11) una cristologia, in cui si dice che gesu` era uguale a dio ma spoglio` se stesso, si fece uomo, si umilio` fino alla morte sulla croce e che a lui spetta l`omaggio del creato, l`adorazione che nel profeta isaia (45,23) dio aveva proclamata come dovuta a lui solo. la ricerca critica si pone a buon diritto la domanda: che cosa e` successo in questi vent`anni dalla crocifissione di gesu`? come si e` giunti a questa cristologia? come mai dei raggruppamenti sconosciuti poterono essere cosi` creativi, convincere e in tal modo imporsi? non e` piu` logico che la grandezza si collochi all`inizio e che la figura di gesu` abbia fatto saltare tutte le categorie disponibili e abbia potuto cosi` essere compresa solo a partire dal mistero di dio?"








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scritto tra il 1020 e il 1027, il "libro della guarigione (kita`b al-sifa``)" del medico persiano avicenna e` ancora oggi un punto di riferimento per chiunque voglia comprendere l`evoluzione del pensiero occidentale dopo platone e aristotele. questo trattato, punto d`incontro tra la filosofia greco-araba e la teologia islamica, segna infatti il culmine di tutta la tradizione precedente e, insieme, l`inizio di una nuova fase della concezione e della prassi filosofica. nell`opera, l`originario pensiero di aristotele, dopo essere stato reinterpretato secondo le indicazioni degli esegeti greci, viene coniugato con una visione del mondo di matrice monoteista: e` grazie a questa sintesi che il kita`b al-sifa`` ha goduto di grande fortuna non solo nel mondo arabo, ma anche tra i teologi e filosofi cristiani. non e` un caso che, all`interno della "divina commedia", dante faccia sedere avicenna - unico filosofo musulmano, assieme ad averroe` - nel "castello degli spiriti magni": come scrive nell`introduzione al volume amos bertolacci, avicenna e` "l`esecutore materiale del progetto di rifacimento della filosofia di aristotele che e` insito nella tradizione precedente". il "libro della guarigione" e` una pietra miliare che delimita il percorso compiuto dalla filosofia fino all`xi secolo.