dopo "piccolo mondo antico", fogazzaro ci offre, attraverso le vicende del protagonista piero, figlio del franco del romanzo precedente, uno spaccato della societa` postrisorgimentale. nascoste tra le pieghe della grande storia del risorgimento e lontane da ogni retorica nazionalistica, emergono virtu` eroiche ma non apparenti, affetti sani, il dramma intimo consumato fra le pareti di una modesta casa borghese. cosi` il romanzo dipinge figure indimenticabili, opponendo a personaggi di grande statura morale la maldicenza bigotta della provincia italiana. prefazione di alberto melloni.
rappresentata per la prima volta verso il 1594, "la commedia degli equivoci" costituisce quasi certamente la piu` antica prova comica del grande bardo di stratford. in questo testo shakespeare riesce a dare nuova, frizzante vita ai temi, tratti dal teatro classico e in particolare da quello di plauto, dei gemelli, della separazione, dell`agnizione. la vicenda, dall`intreccio spumeggiante e ricco di colpi di scena, prende infatti il via quando due coppie di gemelli identici (due giovani padroni con i relativi servi) vengono separate per poi riunirsi, casualmente e inconsapevolmente, nella citta` di efeso, dando cosi` luogo a una serie di equivoci che si mescola con un gioco di straordinaria invenzione verbale.
un manuale che si legge come un racconto: il maestro giardiniere ci conduce nel suo paradiso verde che racchiude un bosco-giardino, un orto e un frutteto per rivelarci i suoi segreti, frutto dell`esperienza di una vita. un vero e proprio calendario dei lavori, in cui le priorita` e le cose da fare mese per mese, le operazioni piu` complicate e i trucchi del mestiere vengono spiegati accuratamente grazie all`esperienza degli autori, alle splendide foto di daniele cavadini e all`immancabile supervisione di ugo, un dispettoso scoiattolo dal pelo argentato.