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Clark Kellogg, è un ingenuo studente di cinema che accetta di lavorare per Carmine Sabatini, un potente importatore di New York. Come se stesse vivendo un incubo comico, il giovane si trova invischiato in una ingegnosa macchinazione che coinvolge un drago di Comodo in via di estinzione, la figlia di Sabatini, Bert Parks ed un gruppo di eccentrici molto affamati. Ma quando L'F.B.I. chiede a Clark di fare la spia riguardo al suo stravagante datore di lavoro, il ragazzo scopre di avere uno strano senso di fedeltà nei confronti di quella figura paterna. Con la divertente sceneggiatura di Andrew Bergman e la performance di Marlon Brando, affiancato da Matthew Broderick, 'Il boss e la matricola' rimane uno dei film comici migliori e più divertenti degli anni '90

all`interno della cultura ebraica, la "porta del cielo" occupa una posizione unica. scritta in spagnolo nei primi decenni del seicento, essa e` infatti il solo esempio di opera, fra quelle che ancora appartengono al periodo di formazione del canone classico cabbalistico, composta in una lingua "profana": non nella lingua santa ebraica, ne` nell`arcaizzante aramaico dello zohar, ne` nello yiddish al quale anche sarebbe ricorsa la letteratura chassidica. questa caratteristica rispecchia l`intento di abraham cohen de herrera (il mercante di origine spagnola, vissuto in italia e morto ad amsterdam, le cui vicende personali e familiari vengono ricostruite nell`introduzione anche grazie a documenti d`archivio rimasti finora inediti): scrivere un`opera di introduzione alle dottrine cabbalistiche che fosse accessibile al maggior numero possibile di lettori eliminando l`ostacolo linguistico che ne aveva fino ad allora ristretto la conoscenza diretta a ebrei ed ebraisti. altri elementi concorrono poi a giustificare quel ruolo di vera e propria mediazione fra cultura ebraica e contesto europeo che si propone la porta: non solo la lingua ma anche il linguaggio, lineare e razionalizzante, nella quale e` composta; il discorso sistematico con cui procede, richiamandosi al modello della scolastica latina; e il costante riferimento e paragone con il pensiero filosofico, da platone e aristotele ai neoplatonici alla cultura italiana rinascimentale.

a dieci anni dalla morte di luciano berio vede la luce la raccolta pressoche` completa dei suoi scritti editi e inediti. inquadrati in un ambito cronologico compreso fra il 1952 e il 2003, questi testi accompagnano il lettore nella vastita` degli interessi e dei coinvolgimenti umani e artistici che abitavano le riflessioni di uno dei piu` importanti e poliedrici compositori della contemporaneita`. nelle quattro ampie sezioni del volume si alternano conferenze e relazioni tenute a convegni o presso prestigiose istituzioni internazionali (tra queste, due lezioni a harvard del 1967, finora inedite); saggi e articoli eterogenei per respiro e temi trattati, che abbracciano con pari curiosita` intellettuale e responsabilita` etica la musica propria e altrui, il lavoro nello studio elettronico, il teatro, il rock, la musica popolare e tanto altro ancora; note di sala, voci enciclopediche, ricordi e omaggi a "compagni di strada" (anche lontani nel tempo o dalla propria arte), profili di musicisti, pittori o scrittori da festeggiare o commemorare, reazioni polemiche alimentate da letture o dibattiti e altre testimonianze sollecitate dai temi piu` diversi. l`insieme di questi "scritti sulla musica" offre per la prima volta una panoramica esaustiva e articolata di un pensiero, sempre critico e lucido, in cui un prisma di problematiche legate al fare musica convive, nutrendosene, con stimoli tra i piu` diversificati... introduzione di giorgio pestelli.

vienna, 1938. samuel adler e un bambino ebreo di sei anni. durante la notte dei cristalli, quando la famiglia perde tutto, la madre lo mette su un treno diretto in inghilterra per salvarlo. samuel inizia cosi una nuova vita, sempre accompagnato dal suo fedele violino e dal peso dell?incertezza e della solitudine. arizona, 2019. anche anita diaz e sua madre salgono su un treno, questa volta per sfuggire a un pericolo imminente nel salvador e cercare rifugio negli stati uniti. ma al loro arrivo la nuova politica di separazione familiare le divide e anita, sette anni, si ritrova da sola in un centro di accoglienza a nogales. lontana da tutto cio che le e familiare, si rifugia in un mondo magico di sua invenzione, mentre una giovane assistente sociale tenta in ogni modo di ricongiungerla alla madre. intrecciando passato e presente, allende racconta la storia di due personaggi indimenticabili alla ricerca di una famiglia, scrivendo una testimonianza delle scelte dolorose a cui i genitori sono costretti e una lettera d?amore per tutti quei bambini che sopravvivono a ogni difficolta senza smettere mai di sognare. "un romanzo che parla dell?oggi, che obbliga a riflettere e fa emozionare."

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